Siracusa, madre fa prostituire i figli: fermato anche un carabiniere

Sicilia
Foto di archivio (ANSA)

Le violenze sessuali sarebbero avvenute nell'abitazione della donna e in un garage, tra il 2014, epoca in cui le vittime avevano 3, 4 e 7 anni, e l'ottobre 2016

Una madre, disoccupata, faceva prostituire i tre figli per denaro. I carabinieri hanno arrestato la donna con l'accusa di induzione alla prostituzione minorile e maltrattamenti contro familiari. Con lei sono stati fermati anche due uomini, tra cui un carabiniere, per violenza sessuale aggravata su minorenni con meno di 14 anni.

Nel giro di prostituzione ci sarebbe anche un carabiniere

Secondo la ricostruzione della Procura distrettuale di Catania la donna faceva ''prostituire i tre figli ponendoli a disposizione degli arrestati in cambio di denaro. Uno dei due arrestati era un militare dell'Arma, all'epoca in servizio presso la stazione del comune di residenza della donna e delle vittime''. Le violenze sessuali sarebbero avvenute nell'abitazione della donna e in un garage nella sua disponibilità, tra il 2014, epoca in cui le vittime avevano 3, 4 e 7 anni, e l'ottobre 2016, quando i minorenni sono stati sottratti alla potestà genitoriale della madre. Le due sorelline sono state affidate ad una comunità, mentre il fratellino è stato dato in affidamento a una famiglia.

Il racconto dei fratellini e gli arresti

Le indagini sono scattate dopo la denuncia per maltrattamenti e violenze sessuali aggravate presentata dagli operatori della comunità in cui erano ospitate le due sorelline. Secondo l'accusa, una volta fuori dal contesto familiare, in cui avevano vissuto in condizione di degrado e malnutrizione e di carenze igienico-sanitarie, i tre minori hanno trovato il coraggio di raccontare gli abusi subiti. I racconti sono avvenuti in maniera autonoma l'uno dall'altro e in contesti separati. Dopo le indagini sono finiti in carcere la madre dei minori, 43 anni; Mario Schiavone, 41 anni, carabiniere, e un 46enne, consuocero dell'indagata. Nel corso dell'interrogatorio di garanzia i tre indagati hanno respinto le accuse.

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