Ragusa, violentata nel centro accoglienza da un mediatore culturale

Sicilia
Immagine d'archivio (Agenzia Fotogramma)

Nei confronti dell'uomo, è stata emessa un’ordinanza cautelare, che prevede l’obbligo di dimora in un paese della provincia e il divieto di avvicinamento alla vittima 

Un’ospite del Centro per richiedenti asilo di Ragusa è stata violentata da un mediatore culturale in servizio presso il centro. Nei confronti dell’uomo, A. S., originario del Gambia, è stata emessa un’ordinanza cautelare, che prevede l’obbligo di dimora in un paese della provincia e il divieto di avvicinamento alla vittima e non l'arresto come si era appreso in un primo momento. Il provvedimento è stato disposto dal GIP di Ragusa. La donna non aveva denunciato la violenza, in un primo momento, per timore di ritorsioni da parte dell’uomo.

Le violenze

“Ma quando il mediatore l’ha accusata di aver violato una regola del centro, lei ha detto che avrebbe denunciato l’aggressione subito alla polizia”, affermano gli inquirenti. A seguito di questa rivendicazione l’uomo avrebbe reagito ancor più violentemente, picchiando la richiedente asilo e provocandole gravi lesioni personali. A causa delle percosse la donna ha riportato la frattura delle ossa nasali, della mascella e dello zigomo.

La denuncia

La donna è stata quindi trasferita, e ha denunciato infine sia lo stupro che l’aggressione subita alla polizia. L’indagato, nel frattempo, aveva lasciato il centro di accoglienza tentando di far perdere le sue tracce. Gli agenti però lo hanno rintracciato.

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