Caltanissetta, busta con proiettile a procuratore Bertone

Sicilia
Amedeo Bertone (ANSA)

La busta sarebbe stata recapitata quattro giorni fa. Il magistrato: "Non mi fermo, vado avanti nel lavoro, con tutto il mio ufficio". La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta

Una busta contenente un proiettile è stata recapitata al procuratore capo di Caltanissetta, Amedeo Bertone. All'interno c'era anche una lettera con delle gravi minacce. La missiva è stata aperta dallo stesso Bertone tre giorni fa, ma sarebbe arrivata alla segreteria del magistrato lunedì. Per via di alcuni interrogatori, infatti, quel giorno Bertone non aveva avuto modo di leggere la posta.
"Non mi fermo, vado avanti nel lavoro, con tutto il mio ufficio", il commento del procuratore capo di Caltanissetta.
Il magistrato è titolare di diverse inchieste delicate. Tra le indagini che sta seguendo ci sono quella sul cosiddetto “sistema Montante” e quelle sulle stragi di Palermo. La Procura di Catania, competente per territorio, ha aperto un’inchiesta.
Nel frattempo, è stata rafforzata la scorta assegnata a Bertone.

La correlazione con le minacce a Claudio Fava

La tempistica mette in correlazione il caso con quello del Presidente dell'Antimafia siciliana, Claudio Fava, che proprio lunedì scorso, quattro giorni fa, aveva ricevuto una busta con un proiettile.
Lo stesso Fava ha rivolto al Procuratore parole di vicinanza: "Al procuratore Amedeo Bertone abbiamo espresso la nostra stima e la nostra solidarietà. E' chiaro che in Sicilia c'è un clima ostile contro chi tocca i nervi scoperti del sistema di potere e delle sue collusioni mafiose. E questo ci preoccupa molto".

Il commento del ministro Salvini

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro degli Interni, Matteo Salvini, che ha espresso parole di sostegno nei confronti del lavoro del magistrato. "Solidarietà al procuratore capo di Caltanissetta, Amedeo Bertone: in un Paese civile non sono ammissibili minacce, soprattutto se gravi come un proiettile infilato in una busta. Due giorni fa era successo al presidente dell'Antimafia, Claudio Fava. Sono episodi che mi danno ancora più forza per contrastare i criminali", le sue parole.  

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