Migranti, falsi contratti d’affitto: 5 indagati nel Ragusano

Sicilia
Foto di Archivio (ANSA)
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Quattro italiani e un tunisino sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina nell’ambito di un’indagine denominata “Affittopoli” 

I carabinieri di Ispica, in provincia di Ragusa, hanno eseguito cinque misure cautelari nei confronti di 4 italiani e un tunisino accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nell’ambito di un’indagine denominata “Affittopoli”. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i 5 sottoscrivevano contratti di locazione (30 dal 2014 al 2017) con extracomunitari impegnati, in buona parte, nelle attività di raccolta di ortaggi e frutta nel territorio ragusano. I contratti erano necessari per chiedere il rinnovo del permesso di soggiorno, richieste che indicavano come luogo di residenza alcuni alloggi, sempre gli stessi, della frazione marinara di Marza.

Tutti gli stranieri hanno confermato ai carabinieri che gli indagati li hanno contattati per stipulare contratti fittizi di affitto, dietro un compenso che oscillava dai 300 ai 500 euro. Gli appartamenti nei quali avrebbero dovuto abitare i migranti erano a volte privi di infissi e in tutti i casi non avevano luce e acqua. Le menti del sistema erano Paolo Iozzia e Giorgio Caccamo, di 43 e 50 anni, finiti in carcere. Gli altri tre (A.F., 57 anni; P.S., 51 anni e il tunisino K.B., 53 anni) sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.  

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