Rimane in cella il giovane accusato dell'omicidio volontario di Francesco Pio Maimone, ucciso "per sbaglio" mentre era con alcuni amici davanti a un chiosco del lungomare del capoluogo campana. Confermata anche l'aggravante delle modalità mafiose
Il fermo di F.P.V, accusato dell'omicidio volontario del 19enne Francesco Pio Maimone, è stato convalidato dal gip di Napoli Maria Luisa Miranda che ha anche emesso nei suoi confronti la misura cautelare del carcere. Inoltre, è stata ritenuta sussistente l'aggravante mafiosa. Secondo quanto ricostruito, Maimone è stato ucciso "per sbaglio" la notte tra il 19 e il 20 marzo con un colpo di pistola al petto mentre mangiava noccioline insieme con alcuni amici davanti a un chiosco del lungomare di Napoli. I suoi funerali si svolgeranno sabato 25 marzo alle 15:30. Le esequie saranno nella chiesa di San Lorenzo Martire nel quartiere di Pianura, dove il ragazzo viveva con la famiglia.
Il fermato si è avvalso della facoltà di non rispondere
Il ragazzo fermato per l'omicidio, difeso dall'avvocato Antonio Iavarone, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Oltre a non rispondere, "il mio assistito non ha reso alcuna dichiarazione spontanea", ha detto il legale. L'udienza davanti al gip si è tenuta nel carcere di Secondigliano, dove il giovane è rinchiuso dal 21 marzo, giorno in cui gli è stato notificato il provvedimento di fermo.
La visita del sindaco alla famiglia della vittima
Intanto oggi in tarda mattinata, secondo quanto riporta l'Ansa, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, si è recato dalla famiglia di Francesco Pio Maimone. Il primo cittadino ha abbracciato i genitori del giovane per manifestare la sua vicinanza e quella dell'intera amministrazione comunale. Manfredi ha ribadito la volontà di dare un sostegno alla famiglia e ricordare la giovane vittima mettendo in campo azioni attive nel quartiere e nelle scuole.