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La decisione di un vescovo del Casertano: niente padrini e madrine a battesimi e cresime

Campania

E' quanto ha deciso il vescovo delle diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca, Giacomo Cirulli. "Nell'odierno contesto socio-ecclesiale l'ufficio dei Padrini e delle Madrine, per lo più, ha perso il suo valore originario", si sottolinea in una nota

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Niente padrini e madrine ai battesimi, alle cresime e al Rito dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti. E' quanto ha deciso il vescovo delle diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca, Giacomo Cirulli. "Nell'odierno contesto socio-ecclesiale l'ufficio dei Padrini e delle Madrine, per lo più, ha perso il suo valore originario", si sottolinea in una nota, dato che queste figure finiscono per essere presenti solo a quella celebrazione. Una decisione - si legge in una nota - "adottata in via sperimentale per la durata di tre anni".

La nota del vescovo

"La missio legata a tali figure consiste nell'accompagnare i catecumeni o i cresimandi nell'intero percorso di fede e non soltanto nel momento della celebrazione del Sacramento. Allo stato attuale, tuttavia, tale ruolo ha perso quasi del tutto il suo significato, riducendosi ad una sorta di adempimento formale o di consuetudine sociale", si legge in una lunga nota che è stata pubblicata sui siti web delle tre diocesi. "La sospensione in via sperimentale non ha lo scopo di sminuire il valore di tali figure, ma rappresenta un tentativo, da parte del Vescovo, di recuperarne l'identità e la missione, come meglio specificato nelle note applicative, che costituiscono parte integrante del Decreto", si legge ancora nella nota. Monsignor Cirulli, 71 anni, originario di Cerignola, dal 2017 è alla guida della diocesi di Teano-Calvi, e poi anche di Alife-Caizzo e di Sessa Aurunca. Ha dato anche disposizione agli uffici liturgici delle tre diocesi "di monitorare, durante tale triennio - prosegue - l'andamento della nuova prassi e, contemporaneamente, di studiare possibili nuove forme di accompagnamento, che recuperino il vero senso ecclesiale dell'ufficio del Padrino e della Madrina".

Deroga fino a Pentecoste

La sospensione entrerà in vigore a partire dal prossimo 9 aprile ma è prevista una deroga fino alla prossima solennità di Pentecoste. "Ai parroci è lasciata la facoltà di rilasciare o meno il nulla osta per la celebrazione dei Sacramenti del Battesimo e della Cresima al di fuori del territorio diocesano; il Vescovo raccomanda, tuttavia, che esso sia concesso per giusta motivazione, come previsto dal Codice, e per ragioni non connesse alla presenza dei Padrini e delle Madrine", conclude la nota.