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Giornate Fai d'Autunno 2022 in Campania: i luoghi aperti da visitare

Campania

I volontari della Fondazione apriranno al pubblico 700 luoghi speciali in 350 città d’Italia, selezionati perché meritevoli di essere conosciuti e valorizzati, molti dei quali solitamente inaccessibili

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Sabato 15 e domenica 16 ottobre 2022 tornano le Giornate FAI d’Autunno, l'evento autunnale dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, con il supporto di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture attivi da nord a sud della Penisola. (TUTTI I LUOGHI APERTI)

Le giornate Fai d'autunno

I volontari della Fondazione apriranno al pubblico 700 luoghi speciali in 350 città d’Italia, selezionati perché meritevoli di essere conosciuti e valorizzati e molti dei quali solitamente inaccessibili, dove verranno proposte visite – a contributo libero - che permetteranno ai partecipanti di cogliere lo splendore delle città in cui viviamo e dei territori che ci circondano. Ecco quali sono i principali luoghi aperti in Campania.

Cittadella monastica di Suor Orsola Benincasa

L'Università Suor Orsola Benincasa sorge in Corso Vittorio Emanuele, sotto la collina di Sant'Elmo a Napoli. L'istituto, oltre ad ospitare l'ateneo universitario, possiede un ricchissimo patrimonio storico-artistico che si è andato a stratificare nel corso di tre secoli di storia all'interno di quella che, ancora oggi, viene definita "Cittadella". Il complesso ospita anche il Museo Storico Universitario.

L'apertura per le Giornate FAI prevede un percorso di visita che attraverserà il complesso e avrà come tappe principali la Chiesa Vecchia dell'Immacolata, fondata da Suor Orsola Benincasa nel 1580 e rimaneggiata nel `700; la Chiesa Nuova dell'Immacolata, chiamata 'Sala degli Angeli', ora sconsacrata e usata come sala conferenze; il Museo Storico Universitario nel quale sono conservate opere e arredi che adornavano gli ambienti del monastero.

Villa Rosebery

Villa Rosebery è situata sulla collina di Posillipo a Napoli, un luogo di pace e tranquillità come lo stesso nome greco della zona indica: “Pausylipon”, infatti, si può tradurre come “che libera dagli affanni”. La villa è inserita all'interno di un parco che si estende su 6,6 ettari di verde.

Durante l'apertura è prevista la visita del Parco, che unisce la flora mediterranea allo stile del giardino inglese, si prosegue poi verso la Casina Borbonica con le sue sale di rappresentanza, ancora continuando nel parco si giunge alla Darsena per poi concludere il giro alla Grande Foresteria.

La Chiesa della Compagnia della Disciplina della Santa Croce

La Chiesa della Compagnia della Disciplina della Santa Croce è situata nel centro storico di Napoli, nel rione Forcella. Era sede dell'omonima arciconfraternita laicale, fondata nel 1290, una delle più antiche e prestigiose istituzioni religiose nobiliari della città. Il complesso è stato finora chiuso al pubblico per i lavori di restauro che lo hanno interessato, e riaprirà per la prima volta durante le Giornate FAI, dove si avrà la possibilità di visitare la chiesa e l'oratorio.

Necropoli romana di Cappella a Monte di Procida

La straordinarietà di questo piccolo monumento che viene aperto al pubblico in occasione delle Giornate Fai di autunno è data dalla capacità di racchiudere in pochi metri usi, credenze e riti di popoli diversi che qui hanno vissuto. Gli aspetti più interessanti sono sicuramente quelli relativi alle decorazioni pittoriche ritrovate nella parte più antica del sito e alle informazioni preziose che la necropoli ci ha fornito sulla vita e le abitudini dei marinai della flotta misenate.

Baia di Ieranto a Massa Lubrense

La Baia di Ieranto è uno dei Beni FAI aperti al pubblico tutto l'anno. Per le Giornate FAI d'Autunno, sarà possibile partecipare ad una serie di percorsi guidati per scoprire i vari ambiti della baia: quello agricolo e naturalistico, quello legato al suo passato di sfruttamento industriale e quello invece legato al mare. Ci si può muovere sia sui sentieri che in acqua, con i kayak, per scoprire la ricchezza della biodiversità di un ecosistema giustamente protetto, frutto del lavoro dell'uomo e di un quotidiano impegno per la sua conservazione. Proposte: visita all'area agricola ore 10:00/11:30/14:30/16:30, visita guidata per scoprire il valore della Baia di Ieranto come paesaggio rurale Visita all'area della ex Cava Italsider - ore 12:30/15:30.

La casa del tessitore di San Leucio

L'itinerario proposto prevede la visita alla Grande Filanda dei Cipressi, che un tempo ospitava la grande macchina idraulica a mangani che azionava i telai, ed alla Cuculliera, dove avveniva la lavorazione dei bozzoli dei bachi da seta, edifici normalmente chiusi e fuori dal percorso museale dove ci sarà un allestimento di costumi e di tessuti in seta dell'epoca, con un laboratorio scientifico inerente le fibre tessili. Inoltre, la visita alla casa del tessitore darà la possibilità al visitatore di fare un salto nel tempo per ammirare come era organizzata la vita dei leuciani al tempo dei Borbone.

Belvedere di San Francesco delle monache ad Aversa

È un luogo unico, normalmente chiuso, perché unico contatto delle suore Clarisse con il Mondo Esterno. Dalle grate del Salone del Belvedere le Monache potevano assistere alle processioni religiose, e ancora oggi è possibile ammirare dall'alto un paesaggio unico fatto di cupole e campanili della città.

Parco Sorgenti Ferrarelle di Riardo

Il Parco Sorgenti Ferrarelle di Riardo è patrocinato dal FAI, che ne tutela lo straordinario contesto paesaggistico e architettonico. Un paradiso tutto naturale per custodire le fonti delle acque minerali Ferrarelle, Natìa, Santagata e Roccafina. All'interno del Parco Sorgenti di Riardo Ferrarelle ha fondato la società Masseria delle Sorgenti, azienda agricola che coltiva in regime di agricoltura biologica. La visita dello stabilimento è prevista soltanto per il sabato 15 ottobre a partire dalle 10 e per gruppi di 15 persone ciascuno che si susseguiranno ad intervalli regolari di 45 minuti. L'ultimo ingresso sarà alle 13.

Chiesa di Santa Maria ad Martyres

Per inquadrare l'orizzonte storico della chiesa occorre rifarsi a tutto il Basso Cilento su cui gravita storicamente il paese che l'ospita: la zona orbita nell'ambito della “Chora” dell'antica Pyxous, della Lucania tirrenica. Durante le invasioni barbariche (Goti di Alarico, Alemanni di Buccellino e Longobardi di Tatzone) il territorio tra i fiumi Mingardo, Sciarapotamo e Bussento si ripopolò al seguito di religiosi orientali dalla santa vita, venuti con gli eserciti imperiali dei generali Belisario e Narsete, sbarcati nei porti di Oliva, Infreschi e Molpa (guerra gotica 535-553 d C). Questi monaci di rito ortodosso radunarono le sparse popolazioni intorno a chiese, inizialmente in grotta, poi in legno ed infine in fabbrica. La locale toponomastica rimanda ad intitolazioni riferenti alla sfera devozionale bizantina.