Omicidio a Grumo Nevano, arrestato confessa anche davanti al giudice

Campania

Il gip di Napoli ha convalidato il decreto di fermo emesso dal sostituto procuratore Patrizia Dongiacomo nei confronti del 31enne. Il giudice ha anche disposto la custodia cautelare in carcere per omicidio volontario aggravato dai futili motivi

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Il gip di Napoli ha convalidato il decreto di fermo emesso dal sostituto procuratore Patrizia Dongiacomo nei confronti di Elpidio D'Ambra, accusato di avere ucciso la 23enne Rosa Alfieri a Grumo Nevano (Napoli) nel pomeriggio di martedì primo febbraio. Il giudice ha anche disposto la custodia cautelare in carcere per omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Infine il giudice di Napoli ha poi disposto il trasferimento degli atti presso i colleghi di Napoli Nord in quanto il delitto è avvenuto in uno dei comuni che ricadono nella loro competenza.

L'autopsia

Intanto si terrà martedì 8 febbraio, nell'ospedale San Giuliano di Giugliano (Napoli), l'esame autoptico sulla salma della 23enne. Secondo quanto si è appreso le esequie, invece, sono previste per il giorno dopo, mercoledì 9 febbraio, nella basilica di San Tammaro di Grumo Nevano. Ad officiarle sarà mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa (Caserta), insieme con i quattro parroci della città. Il sindaco di Grumo Nevano, l'avvocato Gaetano Di Bernardo, insieme con la Prefettura, sta organizzando un piano di sicurezza per consentire che il rito funebre possa celebrarsi nel rispetto delle norme anticovid. 

La confessione

Il 31enne ha confermato davanti al giudice per le indagini preliminari di aver ucciso la giovane. "Ho sentito delle voci che mi dicevano di ucciderla e l'ho strangolata con le mie mani", ha raccontato l'uomo nel corso dell'udienza davanti al Gip, presenti anche il sostituto procuratore Patrizia Dongiacomo e Dario Maisto, avvocato del 31enne. Come già riferito durante l'interrogatorio reso al pm subito dopo l'arresto, D'Ambra ha riferito di aver fatto entrare la ragazza a casa sua per chiederle informazioni sulle bollette e ha negato di aver tentato di violentarla. Una versione che la famiglia della ragazza contesta decisamente, visto che la giovane è stata rinvenuta nell'abitazione del 31enne con il busto scoperto.

L'arresto

L'uomo, fuggito dopo il delitto, è stato catturato dalla Polizia di Stato all'ospedale San Paolo di Napoli, dove si era recato per farsi visitare dopo aver passato in strada quasi 24 ore. Alla vista degli agenti del Commissariato di Bagnoli, si è nascosto dietro una parete ma è stato notato; i poliziotti, avendolo riconosciuto, gli hanno chiesto le generalità ma lui non ha risposto, e solo dopo un po' ha ammesso di essere Elpidio D'Ambra. 

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