Sotto una forte pioggia, diversi tifosi si sono radunati per rendere omaggio al campione argentino scomparso un anno fa. In mattinata il presidente De Laurentiis ha deposto una corona di fiori davanti al murales che ricorda il Pibe de oro nei Quartieri Spagnoli
È stata svelata la statua di Diego Armando Maradona davanti allo stadio del Napoli, che oggi porta il suo nome, a un anno dalla morte, avvenuta il 25 novembre 2020 a Tigre, in Argentina, in circostanze ancora da chiarire. La cerimonia si è svolta sotto una forte pioggia, che non ha fermato i tifosi partenopei, riunitisi davanti all’impianto per rendere omaggio al campione argentino con inni e cori. ”Maradona è il nostro San Gennaro, è figlio di Napoli, è sempre con noi e sempre lo sarà”, ha detto uno dei presenti. Diverse anche le persone giunte dall’Argentina: "Maradona non poteva che venire e amare Napoli perché Diego era come noi, era uno del popolo. I napoletani così come noi argentini non lo potranno mai dimenticare”, ha detto una di loro.
La statua
Il monumento è stato realizzato dall'artista Domenico Sepe, il quale ha spiegato che "la scultura vuole simboleggiare l'amore di quest'uomo e per quest'uomo e nasce esclusivamente dalla passione e senza alcun altro scopo privatistico". Al momento del ricordo hanno partecipato anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis, Corrado Ferlaino, colui che riuscì a 'regalare' Maradona al Napoli e ai napoletani, e alcuni ex compagni, tra cui Renica e Giordano. "Siamo venuti ad onorare la sua dedizione al mito - ha detto De Laurentis, parlando con lo scultore - ogni opera che verrà realizzata per Diego va onorata e manifestata". Soddisfazione per come è stato rappresentato Maradona è stata espressa da Ferlaino: "E' un grande lavoro. L'anima di Diego era napoletana come noi". Commozione al momento dell'abbraccio tra Ferlaino e Diego Armando Maradona junior. La statua resterà nel piazzale fino alle 22 di oggi e poi sarà nuovamente portata in deposito in attesa dell'autorizzazione del Genio civile. "Siamo riusciti a sbloccare questa situazione - ha concluso l'assessore comunale allo Sport, Emanuela Ferrante - essere qui oggi tutti insieme rappresenta l'inizio di una nuova stagione di collaborazione e di condivisione per quelli che sono i valori fondamentali per noi napoletani".
De Laurentiis depone corona di fiori
In mattinata il presidente De Laurentiis, accompagnato dal figlio Eduardo, ha voluto rendere omaggio al “Pibe de oro” portando una composizione floreale davanti al murale che ricorda il numero dieci argentino nei Quartieri Spagnoli. Il patron del club partenopeo ha trovato decine di tifosi del Boca Juniors che, da ieri in città, stanno visitando i luoghi storici e i murales dedicati a Maradona. Dopo aver deposto il grande numero 10 formato da rose bianche e azzurre il presidente De Laurentiis ha affermato, guardando la bella fotografia che arreda uno degli 'altarini': "Ha la faccia di un attore e mi piacciono le ali dorate accanto al suo volto come quelle di un mito, un intoccabile mito come quelli dell'Olimpo". E alla domanda "A Maradona avrebbe rinnovato il contratto?" ha risposto: "Non voglio togliere nulla a chi mi ha preceduto che ha il grande merito di averlo scelto e portato a Napoli. A volte noi veniamo giudicati troppo severi nella gestione dei calciatori del Napoli attuale ma io credo che si debba fare così, in questo modo. Questa giornata è caratterizzata - ha concluso - dall'adorazione verso questo giocatore. Vedete, per esempio, i 300 tifosi argentini che ci hanno raggiunto solo per celebrarlo”.