Covid Campania, 1.282 casi. Zona gialla, ma a Napoli molte scuole superiori al 50%

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Sebbene il dl Covid preveda in zona gialla che la didattica in presenza debba essere tra il 70 e il 100 per cento degli studenti, in città sono diversi gli istituti che hanno deciso di mantenere la didattica in presenza solo al 50 per cento avvalendosi della possibilità fornita dall'ultima ordinanza della regione in materia di scuola

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Campania

 

Sono 1.282, in Campania, i casi positivi al Covid nelle ultime 24 ore su 11.364 tamponi molecolari esaminati. La regione da oggi è in zona gialla (LE NUOVE REGOLE) ma, nonostante il dl Covid preveda che la didattica in presenza debba essere tra il 70 e il 100 per cento degli studenti, a Napoli sono molti gli istituti che hanno deciso di mantenere la didattica in presenza solo al 50 per cento avvalendosi della possibilità fornita dall'ultima ordinanza in materia di scuola della regione. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

19:04 – Portici, 50 ospiti albergo sanzionati perché fuori comune

Cinquanta ospiti in una struttura ricettiva su sessantatré sono stati sanzionati per inottemperanza alle misure anti covid: è accaduto a Portici (Napoli) nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio che, nel fine settimana, ha visto in campo agenti del Commissariato della Polizia di Stato Portici-Ercolano e i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, con il supporto degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Campania. Da quanto si apprende, nell'albergo al centro, i cinquanta ospiti sono stati sanzionati poiché trovati fuori dal proprio comune di residenza. Ospiti con residenza a Napoli o nei comuni limitrofi che, sebbene non assembrati, non avevano validi motivi per essere lì. E sempre nell'ambito dell'attività nel comune vesuviano, sono state identificate novantuno persone di cui una sanzionata per inottemperanza alle misure anti Covid poiché trovata fuori dal proprio domicilio oltre l'orario consentito e sono stati controllati quarantotto veicoli.

18:33 - Nel Casertano otto morti nelle ultime 24 ore

Otto morti di Covid nelle ultime 24 ore nel Casertano e un indice di contagio molto alto, vicino al 15%: sono i due dati non positivi emersi dal bollettino giornaliero dell'Asl di Caserta, che certifica il superamento nel Casertano della soglia delle millecento vittime - sono 1101 - da inizio pandemia, ovvero da marzo 2020. A far preoccupare è anche l'indice di positività, del 14,88%, con 245 nuovi positivi su 1647 tamponi processati; i guariti nelle ultime 24 ore sono 237. Il numero di positivi attuale nel Casertano resta stabile rispetto a ieri, a quota 6789, in calo rispetto ad inizio aprile - il primo aprile i positivi nel Casertano erano 7066 - anche se la discesa della curva non è veloce come poteva attendersi, e il numero totale di contagiati resta comunque elevato. E' il capoluogo Caserta il centro con il maggior numero di positivi (468), seguito da Maddaloni (432) e Marcianise (427), mentre Aversa ha meno di 400 positivi (328). Ci sono però altri centri più piccoli con un alto tasso di positivi: Orta di Atella (297), già zona rossa durante la seconda ondata, San Felice a Cancello (257), Lusciano (233), Trentola Ducenta (229).

18:10 - Controlli a Napoli, identificate 216 persone

Gli agenti del Commissariato Vomero e i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, con il supporto degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Campania, nell'ambito dei servizi tesi al rispetto delle norme anti Covid-19 hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nelle zone della "movida" in via Scarlatti, piazza Vanvitelli e via Falcone, a Napoli. Nel corso dell'attività sono state identificate 216 persone, sanzionandone 6 per inottemperanza alle misure anti Covid-19 poiché trovate fuori dal proprio domicilio oltre l'orario consentito e perché prive della mascherina; sono state contestate due violazioni al Codice della Strada per mancanza di revisione e per guida con patente diversa e controllate 18 persone sottoposte agli arresti domiciliari. la scorsa notte, inoltre, su disposizione della Centrale Operativa, gli agenti sono intervenuti in corso Vittorio Emanuele per una segnalazione di furto su un'autovettura. Giunti sul posto, i poliziotti hanno visto un uomo disteso sotto un'autovettura che stava armeggiando con un arnese, dopo averlo bloccato, hanno accertato che, poco prima, utilizzando un cric aveva staccato alcuni bulloni del catalizzatore di un'altra auto parcheggiata a pochi metri di distanza; inoltre, nell'autovettura in uso all'uomo sono stati rinvenuti diversi arnesi atti allo scasso. Un 42enne di Pomigliano d'Arco è stato arrestato per furto aggravato nonché sanzionato inottemperanza alle misure anti Covid-19 poiché privo della mascherina e perché circolava oltre l'orario consentito.

17:47 – Cuochi Campania: “Metà ristoranti chiusi e nozze ferme”

istoranti senza spazio esterno chiusi, strutture per matrimoni e migliaia di coppie di sposi abbandonati a loro stessi. Queste le disposizioni che l'Unione Regionale Cuochi della Campania contesta nel giorno in cui si consente ai locali che hanno spazi esterni di riprendere la loro attività. "Siamo in una crisi drammatica - commenta il presidente dei cuochi campani Luigi Vitiello - con tanti colleghi che stanno chiudendo i propri locali strangolati da fitti, mutui, tasse, utenze. I cuochi e i ristoratori campani non ne possono più. Dopo un anno di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 non si è riusciti a far riaprire tutto il comparto e intanto altre migliaia di colleghi si apprestano a cambiare lavoro perché hanno chiuso i locali per fallimento. I ridicoli stanziamenti disposti fin qui hanno potuto poco. E chi sperava adesso di riaprire ma non ha tavoli esterni deve dire addio ad ogni possibilità di rimettersi in sesto. Peggio ancora il comparto delle cerimonie. Oggi nessuno può programmare nulla, da un anno è tutto fermo, rinvio su rinvio". Duro il commento del presidente vicario della Federazione Italiana Cuochi, nonché segretario regionale, Pietro Roberto Montone: "Siamo alla resa di un comparto, a iniziare da quello delle cerimonie, con colleghi che in lacrime stanno dicendo a chi ha riprogrammato da un anno la propria cerimonia che non c'è certezza futura, non c'è garanzia. Abbiamo cercato di far comprendere alle istituzioni che non è certo il settore ristorativo e degli eventi che ha contribuito a propagare il virus. Ma al nostro comparto si dice no a priori e poi si consente alla movida di fare tutto quello che vuole con zero controlli". L'Unione Regionale Cuochi della Campania fa presente al governo che la proroga ulteriore della chiusura e il protrarsi di questa crisi del settore "creerà una bomba in Campania con migliaia di famiglie sul lastrico", scrivono.

17:29 – Ristoratori di Napoli centro: “Stop alle 22 è presto”

Riaprono i ristoranti al sole di Napoli, oltre che sul lungomare anche nei vicoli e nelle piazze del centro, nelle strade che negli ultimi 5-6 anni erano state invase dai turisti e che ora vedono funzionare solo i tavoli all'aperto, con i ristoranti senza spazio davanti costretti a restare chiusi, e senza turisti. La ripartenza è vissuta con un sospiro di sollievo dai ristoratori che in attesa dei visitatori lanciano un appello ai napoletani: "tornate a riprendervi in questo periodo il centro storico che finora avete condiviso con i colori e la cultura dei nostri tanti visitatori", spiega Angelo Martino dal suo ristorante "Al 53" di Piazza Dante. Un appello condiviso anche da Dario Eugenio, che gestisce la pizzeria Annarè con i suoi tavoli in Piazza del Gesù, ingresso del cuore della città: "La mancanza dei turisti certo pesa, siamo in una piazza turistica in pieno centro storico e questo ci ha danneggiato tanto. Ma ora apriamo ai napoletani che pensano che la zona sia turistica e che invece ora possono riprendersi questi spazi, venendo dal Vomero, da Posillipo, da Fuorigrotta. Troveranno una Piazza bellissima rivalutata e ripulita negli ultimi anni e che noi stessi contribuiamo a mantenere pulita". La crisi c'è. Tanti locali parlano dei tagli, anche di dieci dipendenti a ristorante, con addetti a cui non è stato rinnovato il contratto, altri licenziati, altri che si sono dimessi cercando altre strade lavorative. "La crisi è pesante - spiega Eugenio - ma è ancora peggio per chi ha solo i tavoli all'interno e sta chiuso. Dovremmo dare loro degli spazi vicini per aprire". In Piazza San Domenico tornano i tavoli dei bar ma anche quello di Palazzo Petrucci: "Dopo tanto tempo di chiusura - spiega il direttore Carlo Corricelli - la riapertura la accogliamo come una festa e con entusiasmo, anche senza turisti. Poi con la zona gialla è aperta la circolazione tra le Regioni e ci aspettiamo che arrivino un po' nel prossimo week-end anche se ma resta la paura e l'ansia per quello che può succedere". Anche Corricelli manda l'invito ai napoletani: "E' l'occasione giusta - dice - per i napoletani che amano la loro città e possono riscoprirla con meno confusione rispetto agli ultimi anni". Camerieri in attività anche al "53" di Piazza Dante con Martino che però voleva decisioni diverse sulle aperture serali: "Napoli è come Barcellona, Rio de Janeiro, vive di notte, ma in pochi controlli delle forze dell'ordine sono concentrati solo di mattina o pomeriggio. La sera siamo alla mercè di comportamenti spesso non etici per il covid. Al governo chiederei di allungare la coperta di sera: qui ad esempio non ci si nutre, si fa un'esperienza nella tradizione culinaria napoletana, bisognerebbe far sedere gli ultimi tavoli alle dieci e poi si va via anche a mezzanotte con lo scontrino che testimonia che sei stato al ristorante. Così si abbatterebbe anche il nero. In un ristorante serio non si fanno le corse, si cucina e si gusta. Io da stasera l'ultimo tavolo lo farò sedere alle 21 ma dovrà fare una corsa".

16:35 - In Campania 1.282 casi su oltre 11mila tamponi molecolari

Sono 1.282, in Campania, i casi positivi al Covid nelle ultime 24 ore su 11.364 tamponi molecolari esaminati. E come sempre accade dopo il fine settimana, quando cala il numero dei tamponi, si alza l'indice di positività. Ieri la curva dei contagi era del 10,6%, oggi è dell'11,28%. ;58 sono le persone decedute - ;38 deceduti nelle ultime 48 ore, 20 deceduti in precedenza ma registrati ieri - mentre sono 1836 i guariti. In merito alla situazione degli ospedali, resta stabile la situazione nelle terapie intensive con 141 posti letto occupati, ieri ne erano 137. Aumentano, invece, i ricoveri in degenza: oggi 1527 e ieri 1511.

15:59 - Confcommercio al Prefetto: “Controllare assembramenti”

Confcommercio di Napoli ha scritto una lettera al prefetto Marco Valentini per porre l'attenzione sullo "stato di profonda preoccupazione degli operatori commerciali a causa del proliferare di assembramenti spontanei cui abbiamo assistito nell'ultimo fine settimana, sia in città che in provincia". "Queste aggregazioni - prosegue la missiva firmata dal presidente di Confcommercio di Napoli Carla Della Corte - a volte formate da centinaia di persone, rischiano di vanificare gli sforzi di gran parte della popolazione ed i sacrifici che gli operatori commerciali hanno dovuto affrontare per contenere la Pandemia. Inoltre, tali eventi hanno evidenziato ancora una volta come il formarsi di assembramenti a rischio avvenga in maniera del tutto indipendente dalla presenza di esercizi commerciali, bar e ristoranti in attività. Le imprese non potrebbero sopportare le conseguenze di ulteriori periodi di chiusura". L'allarme prosegue chiedendo "l'attuazione- di un piano straordinario di controlli sul territorio, volti ad arginare queste violazioni di massa delle normative di contrasto al Covid, che rischiano di compromettere la ripartenza della nostra economia". La lettera di conclude chiedendo un incontro per rappresentare "le preoccupazioni del mondo delle imprese e verificare quali forme di collaborazione possono essere attivate, ai fini di una più rapida fuoriuscita dalla Pandemia, da parte del sistema imprenditoriale da noi rappresentato".

14:56 - Vaccini: accordo in Campania per dosi nei luoghi di lavoro

Sottoscritto in Campania un protocollo d'intesa per la campagna vaccinale nei luoghi di lavoro: a firmarlo, alla presenza del governatore Vincenzo De Luca, i rappresentanti di sindacati, Confindustria e Asl. "E' un protocollo - spiega Giovanni Sgambati, segretario generale Uil Campania e Napoli - che rimodula quello firmato a livello nazionale e che lancia un preciso segnale nelle priorità della campagna vaccinale: dopo le fasce d'età e i fragili si proceda nei luoghi di lavoro. E' del tutto ovvio che è subordinato all'arrivo dei vaccini".

13:59 - Napoli, aprono locali sul lungomare

C'è chi riaprendo non è riuscito a trattenere le lacrime e chi non vedeva l'ora di riabbracciare (virtualmente, va da sè) i propri clienti. C'è voglia di ripartire tra i ristoratori del lungomare di Napoli, tutti aperti da stamattina dopo due mesi e mezzo di solo asporto. Per molti - quelli all'aperto sono circa il 30% dei locali di Napoli e provincia - si tratta di una sorta di liberazione e di ritorno alla normalità con una buona fetta di prenotazioni già per oggi. Non manca tuttavia un tema di preoccupazione in vista del weekend del Primo Maggio, quando con i locali al chiuso inaccessibili la clientela si riverserà su quelli all'aperto. E nessuno - è il messaggio che parte da Napoli - intende pagarne le conseguenze col rischio di nuove chiusure. "Quando stamattina ho alzato la saracinesca - spiega Stella, titolare dell'omonima trattoria in via Partenope - mi è venuto da piangere. Viviamo per il contatto con i nostri clienti e per il nostro lavoro: tutte cose che ci sono mancate. Tuttavia alla voglia di ripartire si accompagna anche un po' di preoccupazione, specie dopo aver visto le scene di ieri". Il riferimento è alla folla che ha preso d'assalto il lungomare nell'ultimo giorno di zona arancione. "Pur essendo chiusi - spiega - avevamo tirato fuori i tavoli in vista della riapertura di oggi. La gente si è messa a bivaccare un po' ovunque, ragazzini ma anche adulti. Il pensiero va al prossimo weekend, quello del primo maggio, quando ci aspettiamo una grossa affluenza di clienti. E siccome preferisco lavorare il giusto ma bene, con il rispetto delle regole, fondamentale sarà la collaborazione delle forze dell'ordine. Come vengono da noi a fare i verbali, mi auguro possano darci una mano regolamentando gli accessi. Non possiamo permetterci nuove chiusure". "Si riparte in sicurezza - sottolinea uno dei titolari di Fresco ricordando il distanziamento tra i tavoli -. Qualcosa si sta muovendo, stanno tornando gli uffici e si rivede qualche turista. Ma devono poter riaprire tutti, anche i colleghi che hanno spazi solo al chiuso. Penso infatti che dobbiamo abituarci a convivere col virus garantendo comunque le attività pur nel rispetto delle regole". Regole chiare, abolizione del coprifuoco e riapertura per tutti sono le richieste di Antonino Della Notte , presidente dell'Aicast e titolare di Antonio & Antonio: "Si riparte - dice - con lo spirito di chi non vuole più richiudere perché abbiamo subito degli stop dettati solo dalla volontà di impedire la mobilità delle persone e non sulla scorta di dati certi. In questo momento il nostro pensiero va ai colleghi che non possono riaprire. Bisogna riaprire tutto quello che si può - è la tesi - parchi, spiagge, in modo da ridurre i rischi di assembramento. Noi esercenti non possiamo sostituirci alle forze dell'ordine, non spetta a noi mandare via il cliente che non trova posto e che magari aspetta il turno. E' evidente che chi non potrà andare nel ristorante al chiuso sceglierà la soluzione all'aperto. Ecco perché - conclude Della Notte - confidiamo nei controlli perché tutti rispettino le regole".

12:54 - Roccarainola, banchetto nuziale clandestino, 13 persone multate 

Banchetto nuziale "clandestino" nel Napoletano: 13 persone sono state sanzionate dopo che sono state soprese in una villa per ricevimenti dai carabinieri della stazione di Roccarainola. In transito lungo Via Veccio, i militari hanno notato un cameriere all'ingresso della struttura che attendeva verosimilmente gli ospiti. All'interno alcuni tavoli già imbanditi e nel patio esterno un ricco buffet. Multati per violazioni alla normativa anti-covid i due sposini, gli invitati, il proprietario della tenuta con i camerieri e il cuoco. L'attività sarà sospesa.

12:37 - De Luca: "Tra 2-3 settimane avremo immunizzato tutte le isole"

"Credo che fra due o tre settimane avremo immunizzato tutti i cittadini di Ischia, Capri e Procida e tutti i dipendenti delle strutture alberghiere. A quel punto cercheremo di estendere l'intervento al Litorale Domitio, alla Costiera Amalfitana e Cilentana". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine di una visita all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli. "C'è un comparto economico - ha spiegato - quello turistico-alberghiero, nel quale se non si prendono decisioni per il mese di maggio avremo un disastro, perché chi va a prenotare si sta già orientando verso le Baleari, la Spagna, la Grecia, la Croazia. Quindi andremo avanti appena avremo completato l'immunizzazione sulle isole, ci permetteremo di fare anche una campagna di promozione turistica internazionale perché Capri e Ischia sono marchi di valore internazionale e possono richiamare turismo sul territorio della Regione".

12:22 - Vincenzo De Luca: "Se facciamo ricreazione ci giochiamo l'estate"

"Se pensiamo di fare la ricreazione e se non abbiamo comportamenti responsabili ci giochiamo l'estate". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine di una visita all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli. "Dobbiamo avere il tempo di immunizzare tutti i nostri concittadini, abbiamo bisogno perlomeno di altri quattro-cinaque mesi se ci mandano i vaccini, che ancora non arrivano in misura adeguata in Campania. In questi mesi dobbiamo essere ancora più responsabili, immaginare di andare in giro senza mascherina o di fare assembramenti notturni in maniera totalmente irresponsabile significa essere veramente dei criminali. Mi è capitato di vedere le immagini della serata di sabato, eravamo ancora in zona arancione e c'erano in strada centinaia di giovani senza mascherina, in assembramenti irresponsabili. Cerchiamo di capirlo fino in fondo, non ci vuole nulla per far riaccendere l'epidemia, se non ci sarà senso di responsabilità da parte dei cittadini non illudiamoci, riavremo il problema. Se avremo comportamenti responsabili e avremo il tempo per completare la vaccinazione credo che avremo la possibilità di uscire dal tunnel".

11:33 - Quattro morti in una settimana nell'area flegrea 

Il virus ha mietuto ancora vittime nell'area flegrea. Nell'ultima settimana se ne contano quattro, tre a Pozzuoli ed una Monte di Procida, come hanno informato i sindaci dei due comuni. Tra i decessi un dipendente del comune di Pozzuoli e un ultra 90enne a Monte di Procida, ai quali, nonostante le terapie, il Covid non ha lasciato scampo. La percentuale di contagi nell'area flegrea si mantiene alta, superiore all'11%. Nelle ultime 24 ore solo a Pozzuoli sono stati registrati 33 nuovi contagi su 290 tamponi analizzati che porta a 5.138 il numero dei positivi in città dall'inizio dell'epidemia. Attualmente, secondo i dati forniti dal sindaco, Vincenzo Figliolia, i positivi sono 637, di cui quattro ricoverati e 633 in isolamento domiciliare, mentre 4.447 sono i guariti, 22 registrati nella giornata di ieri e 55 le vittime. Il sindaco Figliolia in un appello invita alla responsabilità i propri concittadini, nel passare in 'zona gialla'. 

10:06 - Campania in zona gialla ma molte superiori restano al 50% di presenza

L'ingresso della Campania in zona gialla non ha portato cambiamenti nella vita scolastica degli studenti delle scuole superiori di Napoli. Sebbene il dl Covid preveda in zona gialla che la didattica in presenza debba essere tra il 70 e il 100 per cento degli studenti, in città sono molti gli istituti che hanno deciso di mantenere la didattica in presenza solo al 50 per cento avvalendosi di tale possibilità fornita dall'ultima ordinanza in materia di scuola della Regione Campania. E così oggi, ad esempio, per gli studenti dei licei Sannazzaro e Mazzini non è cambiato nulla rispetto alla settimana scorsa. Tra i ragazzi c'è un po' di delusione, soprattutto tra chi tra meno di due mesi dovrà affrontare l'esame di maturità. "Fare lezione tutti i giorni in presenza per questo scorcio d'anno - dice Giuseppe - credo che ci avrebbe aiutato in vista dell'esame, sarebbe importante confrontarsi con i docenti su alcuni temi, magari approfondire meglio alcuni argomenti visto anche che l'esame sarà solo orale. Tutto questo in dad non è possibile". Ma accanto a chi avrebbe voluto un cambio di passo anche nella scuola, nel giorno in cui anche le attività commerciali e di ristorazione ripartono, c'è anche chi ritiene che si può finire l'anno in Dad. "Ormai un mese non ci cambia nulla - sottolinea Michele, studente del terzo anno - le scuole hanno effettivamente problemi di spazio, in classe siamo tanti e mantenere le distanze è impossibile. Spero che a settembre sua tutto diverso: che tanti siano stati vaccinati e che chi ha le competenze utilizzi questi mesi per affrontare davvero il tema dei trasporti perché l'anno prossimo non vogliamo nemmeno un giorno in Dad".

7:20 - In Campania 1.854 nuovi casi su 17.408 tamponi

In aumento in Campania la curva dei contagi. Il rapporto tra positivi registrati (1.854) e tamponi molecolari effettuati (17.408) è del 10,6%. 21 i morti per un totale complessivo di 6.210. Calano i ricoverati in terapia intensiva, 137, mentre aumentano i ricoveri di degenza ordinaria, 1.511.

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