Maltempo in Campania, madre bloccata in auto con due bambini nel Casertano: salvata

Campania
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È successo a Casal di Principe ieri sera: l’acqua è arrivata all’altezza dei finestrini quando un autista si è reso conto del pericolo e ha tratto in salvo la famiglia. Le piogge intense e il vento forte si è intanto abbattuto nella nottata in tutta la provincia

A Casal di Principe, ieri sera, una madre e i suoi due bambini sono stati salvati in extremis da un autista della Ctp, dopo che erano rimasti bloccati nella propria autovettura ferma in strada e sommersa dall'acqua per il violento maltempo che si è abbattuto ieri sera (LE PREVISIONI IN CAMPANIA - IL MALTEMPO NEL SALERNITANO).

Il salvataggio

L'acqua era arrivata all'altezza dei finestrini della vettura con a bordo la madre e i due bimbi, quando l'autista, in servizio sulla vettura 3838 impegnata sulla linea T51 Aversa-Castel Volturno (località Pinetamare) si è reso conto del pericolo, si è avvicinato alla vettura e ha tratto in salvo la famiglia. Un gesto da eroe, visto che il conducente (Roberto il suo nome) ha messo in pericolo anche la sua vita, salvandone tre. I colleghi e la stessa azienda si sono congratulati immediatamente con lui.

Il maltempo nel Casertano

Piogge intense e vento forte hanno flagellato in nottata il Casertano. Fiumi d'acqua hanno attraversato Mondragone e Casal di Principe, con allagamenti in case e cantine, e tanti sono gli alberi caduti.

Coldiretti: bomba d'acqua e fango sugli uliveti dop

Olive affogate nel fango, reti per la raccolta distrutte, campi isolati, strade bloccate, alberi caduti, terreni allagati. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sulla violenta ondata di maltempo che ha colpito la Campania nelle province di Salerno e Caserta con danni alle coltivazioni e abitazioni invase da fango e detriti. La nuova perturbazione - sottolinea la Coldiretti - si abbatte sulle campagne dove è in pieno svolgimento una raccolta di olive che già registra un calo del 12% della produzione in Campania - Uil maltempo si abbatte improvvisamente - continua la Coldiretti - in un 2020 che si classifica fino ad ora come il quinto più bollente mai registrato in Italia dal 1800, con una temperatura di quasi un grado (+0,91 gradi) più elevata della media storica secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi dieci mesi dell'anno. Il moltiplicarsi di eventi estremi - continua la Coldiretti - è la conseguenza dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Sono saliti a 7275 i comuni - continua la Coldiretti - con parte del territorio in pericolo di dissesto idrogeologico, il 91,3% del totale sulla base dei dati Ispra. Il risultato è che - continua la Coldiretti - sono 7 milioni gli italiani che vivono in aree a rischio frane, alluvioni ed esondazioni di fiumi in una situazione di incertezza determinata dall'andamento meteorologico che condiziona la vita e il lavoro. A questa situazione - conclude la Coldiretti - non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall'abbandono che negli ultimi 25 anni ha fatto sparire oltre un quarto della terra coltivata (-28%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari. 

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