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Whirlpool, gli operai in protesta hanno passato la notte in fabbrica

Campania
©Ansa

I lavoratori hanno deciso di trascorrere nello stabilimento le ultime ore prima della chiusura del sito che, come deciso dalla multinazionale americana, avverrà oggi a mezzanotte

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Hanno trascorso la notte in fabbrica gli operai della Whirlpool di Napoli. Non hanno voluto lasciare la fabbrica e hanno deciso di trascorrere le ultime ore prima della chiusura del sito che, come deciso dalla multinazionale americana, avverrà oggi a mezzanotte. Dopo, non sarà più consentito entrare in fabbrica se non "ai fini del legittimo esercizio dei diritti sindacali derivanti dal Ccnl", come scritto nella comunicazione dell'azienda (LE PROTESTE NEI GIORNI SCORSI). Per riscaldarsi, gli operai hanno acceso un fuoco in un cesto difettoso della lavatrice, un pezzo destinato al macero che, nella notte, è servito per combattere il freddo.

L'assemblea dei lavoratori - ©Ansa

L'assemblea dei lavoratori

All'assemblea indetta dalla RSU della Whirlpool di via Argine, aperta alle forze politiche, sociali e istituzionali, hanno partecipano le sigle sindacali di categoria Fim Fiom e Uilm, alcuni parlamentari e delegazioni di vari partiti politici e associazioni.

Intanto, i diversi sindacati si dicono pronti per lo sciopero del prossimo 5 novembre. ”Saremo in piazza con tutta la città di Napoli per portare la solidarietà a Whirlpool ma non solo - ha dichiarato Raffaele Paudice, della segreteria Cgil di Napoli -. Sarà il secondo sciopero generale che facciamo a Napoli per la Whirlpool. Ma sarà uno sciopero per difendere l'industria in questa città, perché accettare che Whirlpool vada via, che questa fabbrica chiuda, significa accettare un futuro di deindustrializzazione a Napoli". 

De Magistris: “Una multinazionale conta più del governo?”

"Avevamo chiesto che il Governo facesse di tutto per far rispettare alla Whirlpool l'accordo sindacale dell'autunno del 2018. Ciò non è accaduto e questo è grave perché si ha la sensazione che in questo paese, soprattutto in questo momento, conti più una multinazionale del governo", ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris rispondendo alle domande dei cronisti a margine dell'assemblea. "Adesso - ha precisato il sindaco di Napoli - è il momento delle proposte, a cui il Governo questa volta non si può sottrarre. Noi l'abbiamo fatta una proposta seria, perché ci abbiamo lavorato con giuristi ed economisti. Abbiamo discusso anche con i lavoratori nei mesi scorsi. Far diventare questo luogo il primo esempio di una fabbrica bene comune, dove il governo, la Regione Campania, la Città Metropolitana acquisiscono le azioni della Whirlpool con un'attività di produzione e se nel caso anche di riconversione, con i lavoratori che entrano nell'organizzazione e nella produzione". "Sarebbe per la prima volta - ha concluso de Magistris - una vera attuazione dell'articolo 3 della Costituzione. È fattibile sul piano giuridico, fattibile sul piano delle competenze, perché questa non è un'azienda decotta, qui ci sono delle competenze tecniche, professionalità, voglia di mettersi in gioco per una nuova sfida. Noi ci siamo, la città è unita quindi io chiedo immediatamente al governo di convocarci, come ho già chiesto formalmente, anche in video conferenza, per concretizzare la nostra proposta".