Coronavirus Campania, de Magistris: "De Luca non riaprirà le scuole"

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"Siamo all'inizio di un'escalation che porterà al lockdown, magari non quello di massa come il primo ma a quello stiamo arrivando", le parole del sindaco partenopeo dopo l'ordinanza firmata ieri dal governatore. Proteste a Napoli e Arzano

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Campania

 

"Siamo all'inizio di un'escalation che porterà al lockdown, magari non quello di massa come il primo ma a quello stiamo arrivando. Per ora De Luca ha chiuso le scuole fino al 30 ottobre ma non le riaprirà. Si arriverà fino a Natale”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dopo l’ordinanza firmata ieri dal governatore campano, che ha disposto la chiusura degli istituti scolastici fino a fine mese per l’aumento dei contagi. Decisione che ha suscitato proteste nel capoluogo, dove davanti alla sede della Regione si sono radunati diverse mamme e gli autisti degli scuolabus, che chiedono un aiuto economico dopo il blocco delle attività. Ad Arzano, invece, manifestazioni contro le misure stringenti adottate dai commissari prefettizi.  

"Le mezze misure non servono più a niente, prima prendiamo decisioni forti meglio è. Se tardiamo ci avviciniamo al momento in cui saremo costretti a prendere decisioni ancora più gravi ma con l'acqua alla gola", ha affermato il governatore della Campania prima di aggiungere che "nel weekend di Halloween chiuderemo tutto alle 22. Sarà il coprifuoco, non sarà consentita neanche la mobilità". Intanto oggi sono 1.261 i nuovi positivi su 14.422 tamponi eseguiti. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

19:56 - Asl Napoli 1: "Ci prepariamo a piano chiusura reparti"

"Questa mattina abbiamo avviato una serie di riunioni con tutti i direttori degli ospedali di Napoli per decidere un piano di chiusure di reparti, senza interrompere l'assistenza sanitaria ma garantendo l'ampliamento richiesto dall'Unità di crisi dei posti letto per il covid19". Lo afferma all'ANSA Ciro Verdoliva, direttore generale dell'Asl Napoli 1 che ha convocato in una riunione online i responsabili dei nosocomi partenopei. "A breve inviamo alla Regione il nostro piano - spiega Verdoliva - per avere l'approvazione finale e procedere. La sospensione delle attività del regime di elezione partita da oggi ci consente di effettuare solo gli interventi urgenti e ci permette di recuperare spazi e personale tra cui gli anestesisti". Il regime di elezione fermato da oggi in Campania vale circa il 15% dell'attività degli ospedali.

19:20 - Calcio, tamponi del Napoli tutti negativi

Sono risultati tutti negativi al Covid 19 i tamponi effettuati stamattina al gruppo squadra del Napoli. Si tratta di controlli ai quali i calciatori azzurri si sottopongono periodicamente per eliminare il rischio di contagio all'interno del gruppo. Rimangono invece ancora in isolamento domiciliare Zielinski ed Elmas gli unici due risultati contagiati nei giorni scorsi e che non saranno disponibili per la gara di domani con l'Atalanta. Assente contro i bergamaschi anche Insigne, ancora bloccato dall'infortunio muscolare subito durante la partita con il Genoa.

16:45 - De Luca: “A questo ritmo richiesta 900 posti letto al mese”

"Dobbiamo garantire i posti letto, non è facile. Eliminiamo ora le attività secondarie, da oggi garantiamo solo interventi salvavita su pazienti cardiologici, colpiti da infarti, ictus, politrauma, malati oncologici. Tutto quello che può essere rinviato viene rinviato, altrimenti non abbiamo posti letto". Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca su Facebook, commentando lo stop dalla mezzanotte di tutti i ricoveri e gli interventi non urgenti. "Facciamo un esempio - ha detto - sui 1261 positivi di oggi. Gli epidemiologi dicono che sui positivi quelli che chiedono il ricovero sono il 4,3% quindi diciamo che sul numero di oggi dobbiamo trovare 40-50 posti letto. A questo numero va sottratto quello delle persone guarite, quindi 10-12 posti letto e allora dobbiamo trovare tra i 30 e i 35 posti letto in media, significa che in dieci giorni di questo ritmo di contagio servono 300 posti letto, in un mese 900, anche mille. E mettiamo in conto che andando verso l'inverno e verso la stagione influenzale avremo un aggravio di presenze rispetto a marzo-aprile e ricordo che sul numero di terapie intensive siamo tra le ultime Regioni d'Italia per mancanze del governo ma anche della Regione che non aveva un piano sanitario ed era commissariata". Il governatore ha parlato anche dei tamponi: "Ho sentito polemiche inutili - ha detto - sul numero dei tamponi in Campania, abbiamo fatto esattamente quanto prescritto dall'Oms. Tamponi e reagenti non sono illimitati, è un bene requisito dalla Protezione Civile e quindi abbiamo lavorato i tamponi che arrivavano. Oggi abbiamo fatto 14.000 tamponi, l'obiettivo è di 17.000 al giorno per le strutture pubbliche. Da Roma ci hanno mandato 1,3 milioni di kit di reagenti che garantiscono ottomila tamponi al giorno fino ad aprile, quindi abbiamo chiesto un altro milione e mezzo di kit al commissario Arcuri. Con i test antigenici puntiamo allo screening sulle scuole: faremo un primo test antigenico a un milione di studenti, un secondo a gennaio, un terzo in primavera. Quindi abbiamo chiesto al governo tre milioni di test antigenici. Poi abbiamo chiesto i test molecolari rapidi per 20.000 pazienti al mese nei pronto soccorso. Sui test puntiamo a dare ai cittadini il risultato in tempi rapidi, da qui alla prossima settimana puntiamo a mandare con un sms il risultato del tampone in massimo 12 ore"

16:23 - De Luca: “Nessuna tolleranza, stop a feste e cortei funebri”

"Se dobbiamo prenderci in giro, non è tempo di tolleranza. Sono vietate feste per matrimoni, prime comunioni, cresime, funerali con cortei". Lo ha detto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca spiegando nella sua diretta Facebook la sua ordinanza di ieri. "Avevamo avuto - ha ricordato - un incontro con le associazioni categoria che ci hanno parlato di 1400 matrimoni programmati ad ottobre e avevamo concordato di farli, ma con l'obbligo dei gestori di comunicare l'elenco degli invitati e i nomi del responsabile di sala e di cucina. Questo non è avvenuto. C'è stato un matrimonio a Monte di Procida con decine di contagi. Un altro a Mirabella Eclano con decine di contagi e dopo un mese da quelle bozze una invitata di 90 anni è morta. C'è stata una festa in una residenza per anziani con decine contagi. Una festa nel centro storico di Napoli di ragazzi Erasmus. Basta, in Campania oltre la metà dei contagi è frutto di comportamenti irresponsabili, incivili, delinquenziali".

16:10 - Madre positiva con la figlia neonata: “Rispettiamo le disposizioni”

Elisa Volpe, la giovane mamma di Piano di Sorrento (Napoli), ricoverata al Policlinico della Federico II perché contagiata dal Covid- 19 insieme alla sua bambina di soli 20 giorni, ha lanciato un appello attraverso i social media. "Una settimana fa mia figlia è risultata positiva al Covid-19 - afferma la madre - dopo essere stata portata all' ospedale San Leonardo, di Castellammare di Stabia. Risultata poi anche io positiva, ci hanno trasferite a Napoli, al Policlinico della Federico II, dove esiste un reparto nel quale i bambini e le mamme affette dal virus possono stare insieme. Potete immaginare il dolore, ma soprattutto la paura che ho avuto. Per fortuna la situazione di mia figlia non era poi così critica - prosegue Elisa Volpe - e lo stesso per quanto mi riguarda.. "Adesso lei sta bene, ed io sto ancora combattendo con questo maledettissimo virus - afferma ancora la donna - ma non avete idea di che cosa si vive in questi ospedale - e l'unica cosa che leggo è che vi preoccupate se i vostri figli vadano a scuola o meno. Proteggete i vostri figli e proteggetevi voi - conclude Elisa Volpe - perché questo mostro viene preso in mille modi e nessuno ne è immune, quindi abbiate la decenza di rispettare le restrizioni che vengono date dal Governo e di non remare contro le disposizioni che i sindaci emetteranno, perché è solo per il nostro bene". La madre ringrazia infine il sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino, che - afferma - "si tiene informato costantemente sulla nostra situazione".

16:03 – De Luca: “Pochi anestesisti, se serve chiuderemo reparti”

"Non ci sono problemi di posti di terapia intensiva ma ora mancano gli anestesisti. Abbiamo fatto i concorsi e non se ne è presentato uno. Abbiamo avuto l'invio dalla protezione civile di 17 anestesisti ma se necessario bloccheremo altri reparti per averne a disposizione per il covid. Prenderemo misure di guerra, ma per salvare le vite dobbiamo decidere". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della sua diretta Facebook. "Se abbiamo ogni giorno 30-35 persone - ha spiegato - che chiedono di essere ricoverate, mettiamo in conto che con il passare delle settimane avremo condizioni sempre più gravi. Ci aspettiamo che arrivi l'aiuto sui medici che ci hanno promesso dal governo, finora gli impegni sono stati rispettati contiamo sia così anche nei prossimi giorni".

15:48 - De Luca: “Misure di guerra per salvare vite umane”

"Prenderemo misure di guerra, per salvare le vite dei nostri concittadini dobbiamo decidere, costi quel che costi. Se l'alternativa è tra decidere e salvare vite, io non ho dubbi". Così il governatore campano Vincenzo De Luca su Facebook. "Vi chiedo comprensione e collaborazione. A volte vengono assunte decisioni difficili, ma mai a cuor leggero. L'amarezza è che basterebbe avere comportamenti responsabili da parte di tutti per risolvere i problemi. Le forze dell'ordine e le polizie municipali facciano il necessario. Al 90 per cento di persone e famiglie perbene, che hanno compreso la situazione, chiedo di aiutarci e di avere comprensione".

15:22 - Pediatri, non auspicavamo la chiusura in Campania

La stretta in Campania con la chiusura delle scuole fino al 30 ottobre per cercare di contenere i contagi di Covid-19, "è il contrario di quello che ci saremmo auspicati". A dirlo è Paolo Biasci, presidente della Federazione italiana medici pediatri, durante il XIV Congresso nazionale Fimp. "Le situazioni regionali evidentemente sono molto diversificate", spiega. "Ci auguriamo che il provvedimento del presidente della regione Campania sia solo limitato a queste prossime due settimane e che non sia esteso successivamente e che la situazione si possa ridimensionare - prosegue Biasci - Non so se è proprio la scuola in questo momento il posto meno sicuro che può essere frequentato dai ragazzi. Forse le problematiche di un aumento dei contagi sono dovute probabilmente da altre situazioni e non dalla scuola. Bisognerebbe approfondire prima di prendere provvedimenti così importanti".

15:28 - De Luca: “Coprifuoco per Halloween”

"Nel weekend di Halloween, americanata che è monumento all'imbecillità, chiuderemo tutto alle 22. Sarà il coprifuoco, non sarà consentita neanche la mobilità". Lo annuncia il governatore Vinceno De Luca, secondo il quale la diffusione del covid impone "lo stop alla movida". "Probabilmente potremo decidere un blocco della mobilità dopo la mezzanotte anche prima di quel weekend. Sentiremo il Viminale, perché se decidiamo una misura del genere occorrono controlli e sanzioni rigorose. Chi diffonde l'epidemia non usando le mascherine deve essere considerato autore di un reato. Con questi numeri non si può scherzare. L'obiettivo è tenere in piedi 80-90 per cento delle attività economiche, se la gente ci aiuta indossando le mascherine ed evitando uscite irresponsabili di notte".

15:13 - Aumentano i contagi: 1261 nuovi casi

Sono 1.261 i nuovi positivi in Campania su 14.422 tamponi eseguiti ieri. Lo ha reso noto il governatore Vincenzo De Luca nella diretta su Facebook.

14:52 - De Luca: “Dobbiamo prendere decisioni forti”

"Le mezze misure non servono più a niente, prima prendiamo decisioni forti meglio è. Se tardiamo ci avviciniamo al momento in cui saremo costretti a prendere decisioni ancora più gravi ma con l'acqua alla gola. È responsabile prendere oggi decisioni difficili senza attendere oltre". Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca su Facebook.

14:48 – Scuole, il sindaco di Salerno: “Essere lungimiranti”

"Registriamo una situazione di grande preoccupazione, i contagi stanno assumendo livelli alti. Ho dato uno sguardo anche alla quantità di contagi nelle scuole di Caserta e Napoli. Sono allarmanti". Così il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha commentato l'ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sulla chiusura delle scuole e sulle ulteriori limitazione delle attività produttive. Per il primo cittadino "bisogna, quindi, essere lungimiranti e cauti per evitare che si creino situazioni disastrose che poi vanno fuori controllo. È stato fatto un ragionamento equilibrato per non creare situazioni ancora più preoccupanti". Sulla situazione in città, il sindaco Napoli ha detto che "Salerno città non ha luoghi di attenzione particolari. C'è stato un lentissimo livello di contagio. Ci stiamo comportando bene anche se l'esuberanza davanti alle scuole, specialmente all'uscita, era preoccupante e c'era una tendenza a sottovalutare" . In città ci sono ancora 56 malati di cui circa 12 /13 in ospedale. Solo ad ottobre si sono registrati 38 contagiati, mentre dal 30 giugno 160 sono stati i contagiati, di cui ad oggi 104 guariti. Il sindaco ha anche ricordato di "essere stato a contatto con un diretto collaboratore. Avuta la notizia mi sono chiuso in quarantena fiduciaria. Mi sono sottoposto a due tamponi così come aono stati sottoposti i miei stretti collaboratori e a screening sierologici tutti i dipendenti comunali". Sulle criticità in merito a scuole e trasporti ha ribadito che: "Il problema sono le scuole, i trasporti, gli assembramenti. Sono momenti plurali di un unico fenomeno. I trasporti sono in una situazione molto difficoltosa così come le scuole e anche alcuni pezzi di movida che sono fuori controllo. Noi facciamo le multe ma quello che dovrebbe prevalere non è solo l'aspetto repressivo ma che tutti rispettino le norme. Non è coercizione ma aiuto che noi chiediamo a giovani e giovanissimi. Lo chiedo per favore: scaricate l'app Immuni. Dobbiamo fare in modo che si diffonda tantissimo". "Ogni piccolo gesto, senso di responsabilità da parte di tutti -ha aggiunto anche l'assessore al Commercio Dario Loffredo - è importante. Artigiani e commercianti salernitani non potrebbero sopportare una chiusura. Sarebbe letale. Gli strascichi ed i malefici del precedente lockdown lo stanno vivendo ora. Un lockdown, soprattutto nelle festività natalizie, sarebbe insostenibile. Sono proprio i ristoratori a garantire oggi grandi distanze e grande spazio con distanze e igienizzatori. Sempre la mascherina, la indossano sempre, perché sono i primi a fare attenzione. Gli spazi esterni devono essere sfruttati. Rivolgo un appello al Governo per concedere una proroga fino al gennaio 2021 per l'utilizzo di spazi all'aperto".

14:44 - Chiusi gli ambulatori in ospedale Polla

Sospese da oggi sino a data da destinarsi le attività ambulatoriali nell'ospedale "Luigi Curto" di Polla, nel Salernitano. Dal provvedimento sono escluse le attività ordinarie, le prestazioni di urgenza ed i day hospital. La decisione, adottata dalla direzione sanitaria del nosocomio del Vallo di Diano, rientra nelle misure di contenimento del contagio da coronavirus. Il direttore sanitario, Luigi Mandia, ha, inoltre, incaricato, quale già responsabile area Covid, il dirigente medico, dott, Domenico Rubino, di attrezzare un reparto, con medici e strumentazioni, per accogliere eventuali degenti positivi al Covid 19. Nelle ultime ore sono risultati positivi al "Luigi Curto", a seguito di uno screening di massa, otto dipendenti ospedalieri tra medici infermieri addetti alla manutenzione e alle pulizie.

14:00 Il sindaco Pozzuoli chiude la piazza, vietati assembramenti

Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, con propria ordinanza ha disposto la "totale chiusura" di piazza a Mare, tra il centro storico e l'area portuale per domani e domenica. Con il provvedimento, già adottato la scorsa settimana, si intende fronteggiare l'impennata di contagi registrata nelle ultime settimane a Pozzuoli, così come nell'intera regione. Il provvedimento va anche nella direzione di salvaguardare la sicurezza pubblica dopo la violenta rissa scoppiata tra gruppi di giovani dell'hinterland la notte dello scorso 3 ottobre con tre feriti da arma da taglio ed una fuga generale nella movida che poteva procurare ben più gravi conseguenze. Intanto a Pozzuoli negli ultimi due giorni si registrano 27 nuovi casi di positività al virus e tra questi anche 4 studenti, due di scuola superiore che frequentano il Petronio, uno di scuola elementare della Rodari ed una bambina della materna della privata San Giuseppe. Ad oggi i casi positivi a Pozzuoli sono 193, con 104 solo nell'ultima settimana, con il totale dei colpiti dal virus che tocca quota 348. Incremento di contagi anche nella vicina Quarto con 11 casi positivi nelle ultime 24 ore.

13:59 - Mamme chiedono revoca chiusura scuole

Urlano 'Dignità' e chiedono la revoda dell'ordinanza regionale che chiude le scuole in tutta la Campania fino al prossimo 30 ottobre. Mamme, insegnanti, alunni, oggi hanno protestato davanti alla sede della Regione Campania, a Napoli, contro il provvedimento emanato nella serata di ieri dal presidente della Giunta regionale VIncenzo De Luca. Alla loro protesta si è unita quella degli autisti degli scuolabus, che, con i loro mezzi gialli, hanno percorso le strade intorno all'edificio, incassando gli applausi delle mamme in presidio. Hanno uno striscione che è il riassunto del loro pensiero: "Oggi è il giorno più buio per la scuola" e non ci stanno a vedere scaricata sulla scuola il 'peso' dell'impennata di contagi registrata negli ultimi giorni in Campania e che ieri ha raggiunto il picco del 1127 casi di Covid-19. Valeria è una mamma che si domanda "cosa aspetti il Governo a intervenire contro una decisione ingiusta". "Noi adulti viviamo disagi economici e lavorativi - afferma - perché prendersela con i bambini che erano finalmente tornati alla loro vita". "Sono stati bravissimi nel rispettare le regole, molto più bravi dei nostri governanti - aggiunge - Perché non pensare a fare maggiori controlli fuori dalle scuole?". "Per me è un provvedimento doppiamente penalizzante - spiega Andrea Cannata, insegnante di musica, che oggi è in compagnia del figlio al presidio - De Luca, nei 5 anni trascorsi, avrebbe dovuto occuparsi di scuola, sanità e trasporto pubblico. Non ha fatto niente in nessuno dei tre casi. Il responsabile di questo stato di emergenza è lui, non i bambini, non le scuole, non gli alunni". Come Andrea Cannata, anche Flavia Brescia oggi protesta in veste di mamma e di insegnate "precaria", tiene a precisare. "Le scuole sono il posto più sicuro dove tenere i nostri figli in questo momento - sottolinea - Sono estremamente controllate, insegnanti, dirigenti scolastici, personale Ata hanno lavorato senza sosta per consentire la riapertura in totale sicurezza e questo è il risultato? Stiamo pagando l'inefficienza della Regione". Ilenia Maccarone, insegnante della scuola dell'Infanzia, è arrivata a Napoli da Maddaloni, in provincia di Caserta. "E' un provvedimento ingiusto e inaspettato - dice - abbiamo lavorato tanto per mettere la scuola in sicurezza. Bambini, famiglie, noi insegnanti non meritiamo la chiusura, ci sentiamo valutati meno di niente". Ananda Ferrantino fa parte della rete Priorità alla scuola che, già nell'immediato dopo lockdown, aveva richiesto a gran voce la ripresa delle lezioni in presenza. "La scuola non può che essere in presenza, i bambini, i ragazzi devono poter socializzare - conclude - Chiediamo non solo la revoca del provvedimento ma anche che siano fatti investimenti nella scuola".

13:58 – Napoli, Asl stop interventi e ricoveri non urgenti

L'Asl Napoli 1 ha sospeso dalla mezzanotte appena trascorsa i ricoveri programmati sia medici che chirurgici, fatti salvi i ricoveri con carattere di urgenza non differibili e quelli per pazienti oncologici e e oncoematologici medici e chirurgici. Lo si apprende dall'Asl Napoli 1. La decisione è stata presa per l'aumento dei contagi di covid19 e per valutare l'ampliamento dell'offerta di posti letto dedicati ai positivi.

13:50 - Arzano; esercenti, avanti fino a revoca provvedimento

Fanno sapere che la protesta andrà avanti ad oltranza fino a quando non saranno convocati dalla Commissione straordinaria che governa il Comune di Arzano (Napoli) e che, sui dati della diffusione del contagio da Covid, ha emesso il provvedimento con il quale si dispone la chiusura di tutte le attività, che non siano di prima necessità. È stato oggi il secondo giorno di protesta nel comune confinante con Napoli. In piazza sono scese alcune decine di persone che hanno paralizzato il traffico, sia lungo la circonvallazione esterna di Napoli e in Corso D"Amato, dove hanno sede diverse aziende. I commercianti chiedono la revoca del provvedimento ma sotto il profilo sanitario preoccupano ancora i dati del contagio che hanno indotto le autorità comunali ad firmare l'ordinanza. Arzano questa mattina si presentava con le serrande abbassate dei negozi ed un traffico veicolare paralizzato. "Non possono essere solo i commercianti a pagare le conseguenze di questa pandemia - dice Gennaro, a nome di tanti altri esercenti - un altro paio di giorni di blocco e per tante botteghe, che già vengono da un periodo difficile, sarà la fine" Intanto per migliaia di automobilisti dell'hinterland a nord di Napoli quella di oggi è stata un'altra giornata da dimenticare. Disagi notevoli sul fronte della viabilità che ha avuto ripercussioni anche su altri Comuni della zona. "Protestare si può - ha detto un automobilista rimasto bloccato nel traffico- Ho perso almeno due appuntamenti di lavoro. E chi mi ripagherà?"

13:31 - Piero De Luca: “Smartworking per pubblico e privato”

“Lo smart working, ove possibile, in base alla tipologia di lavoro che si svolge, è ormai da considerarsi una modalità di impiego ndispensabile a livello generalizzato per aiutare a contenere la curva dei contagi, decongestionando il trasporto pubblico e arginando i rischi di assembramento e di contatti". A dirlo, all'ANSA, il deputato Dem Piero De Luca. "Allo stesso tempo, - spiega Piero De Luca - per tutelare le famiglie, soprattutto nelle zone rosse e dove sono stati applicati provvedimenti di didattica a distanza per le scuole, è fondamentale prevedere immediatamente congedi speciali Covid da riconoscere automaticamente ai genitori che devono farsi carico dei figli. Si tratta di due misure indispensabili per conciliare la lotta al contrasto di questo virus, l'organizzazione delle famiglie ed evitare di dover procedere a misure ancor più drastiche che rischiano di bloccare il rilancio dell'economia che non può subire altri duri colpi in questo delicato momento storico. Sono convinto che il Governo saprà mostrare in questa fase la consueta sensibilità e attenzione anche a queste tematiche". 

13:08 - Flash mob contro la chiusura delle scuole in Campania

l Comitato "Priorità alla Scuola" dice no alla chiusura delle scuole in Campania "perché il diritto all'istruzione deve essere garantito uniformemente su tutto il territorio nazionale", spiegano i promotori. Per questo motivo il Comitato "Priorità alla Scuola" organizza per lunedì 19 ottobre presìdi e flash mob davanti a tutte le sedi delle Regioni per ribadire la contrarietà alla chiusura delle scuole salvo nel caso in cui sia deciso un lockdown completo di tutto il Paese

12:44 - Manfredi: “Per università ordinanza De Luca non serviva”

"Di fronte all'avanzamento della pandemia è legittimo avanzare una riduzione dell'impatto degli studenti sulla mobilità. Questo si sarebbe potuto fare con un sistema più flessibile senza un'ordinanza, utilizzando un principio di concertazione e che avrebbe consentito di garantire più flessibilità nelle scelte". Lo ha detto il ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, ospite del programma TgTg su Tv2000, commentando la scelta del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di chiudere le scuole fino al 30 ottobre.

12:33 - Protesta ad Arzano, disagi su Circumvallazione Napoli

È blocco totale lungo la Circumvallazione esterna di Napoli - nel tratto che va fa Melito verso Casoria e viceversa - per la protesta di alcune decine di cittadini di Arzano che contestano l'inasprimento delle misure per il contrasto alla diffusione del Covid 19. Dalle prime ore del mattino i manifestanti stanno presidiando alcuni punti strategici per la circolazione stradale. I disagi sono notevoli.

12:17 - Operatori Fiera trovano cancelli chiusi, proteste

Gli operatori della fiera settimanale di Teverola (Caserta) hanno protestato oggi con un blocco stradale, mettendo i furgoni di traverso per fermare la circolazione, quando hanno trovato i cancelli del mercato chiusi. È stato il sindaco ad ordinare la chiusura sulla base dell'ordinanza numero 78 della Regione Campania che vieta "sagre e fiere e in generale, ogni attività o evento il cui svolgimento o fruizione non si svolga in forma statica o con postazioni fisse". Dopo alcune ore di protesta, con carabinieri e poliziotti a presidiare, la prefettura di Caserta ha chiarito che la disposizione regionale non riguarda le fiere settimanali, e così i cancelli sono stati aperti e gli operatori sono potuti entrare per lavorare.

11:57 - Altro blocco stradale ad Arzano

I manifestanti che ad Arzano protestano contro la decisione della commissione prefettizia di assumere misure più stringenti nel territorio del comune per contrastare la diffusione del contagio da Covid hanno lasciato la circonvallazione esterna di Napoli e hanno raggiunto il Corso D'Amato, dove hanno bloccato di nuovo il traffico veicolare. I manifestanti, dopo la giornata di protesta di ieri, hanno rinnovato la richiesta alle autorità competenti di revocare il provvedimento.

11:39 - Luigi De Magistris: "Si rinuncia a scuola come se fosse passeggiata"

"Invece che intervenire nei luoghi in cui davvero c'è la diffusione del virus si rinuncia alla scuola come se stessimo rinunciando a una passeggiata in campagna. Invece la scuola è il luogo dove si fonda la democrazia''. Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a La7, in merito all'ordinanza emanata ieri dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha sospeso l'attività didattica nelle scuole fino al 30 ottobre avviando la didattica a distanza. 

11:36 - Luigi de Magistris: "De Luca in otto mesi non ha fatto nulla"

"De Luca in questi otto mesi non ha fatto praticamente nulla per rafforzare la sanità pubblica e per impedire che si arrivasse a questo punto al primo momento serio di stress autunnale che tutti prevedevamo. Gli ospedali sono già andati in stress''. Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a L'Aria che tira su La7. 

11:15 - Luigi de Magistris: “Per giovani catastrofe pedagogica”

"Non possiamo chiudere immediatamente le scuole con una decisione presa in due ore e consegnare generazioni intere a una catastrofe educazionale e pedagogica". Sono le parole del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, espresse a Radio24, rispetto alla decisione del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di chiudere le scuole fino al 30 ottobre e passare alla didattica a distanza a seguito della crescita dei casi di contagio. 

11:07 - Luigi de Magistris: “De Luca non riaprirà scuole”

"Siamo all'inizio di un'escalation che porterà al lockdown, magari non quello di massa come il primo ma a quello stiamo arrivando. Per ora De Luca ha chiuso le scuole fino al 30 ottobre ma non le riaprirà. Si arriverà fino a Natale. Che dubbio c'è: con questi numeri e vista l'incapacità a tenerli sotto controllo". Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a Radio 24, parlando della chiusura delle scuole in Campania decisa dal governatore De Luca con n'ordinanza. Secondo il sindaco, "il tema vero non sono né il trasporto né la scuola, ma è la sanità pubblica ma ce la si prende con la scuola”.

10:46 - Napoli, protesta mamme: "Giorno più buio per scuola"

Protestano le mamme a Napoli contro la decisione di Vincenzo De Luca di chiudere le scuole da oggi al 30 ottobre. Le mamme si sono date appuntamento davanti alla sede della Regione Campania, dopo un tam tam cominciato nella tarda serata di ieri. "Oggi è il giorno più buio per la scuola", è il testo di un manifesto che le mamme hanno portato per protestare, insieme con i propri figli.

10:24 - Ancora proteste ad Arzano: traffico bloccato

Ancora un sit it di protesta oggi ad Arzano, nel Napoletano, contro la decisione dei commissari prefettizi di adottare misure più stringenti per contrastare il contagio da Covid-19. Alcune decine di persone hanno bloccato il traffico lungo la circonvallazione esterna di Napoli, con pesanti ricadute in tutta la zona. 

10:09 - Scuola, protesta dei conducenti bus trasporto alunni

I conducenti dei bus gialli dedicati al trasporto scolastico stanno protestando sul lungomare di Napoli diretti alla sede della Regione Campania per sollecitare un aiuto economico dopo il blocco delle attività del mondo della scuola deciso dal governatore De Luca per l'aumento dei contagi Covid. Il corteo - una lunga scia gialla che si è mossa dalla zona di Fuorigrotta - è controllato dalle forze dell’ordine.

7:34 - Vincenzo De Luca: "Oltre l'8% i tamponi positivi"

I tamponi positivi registrati in Campania sono stati 1.127 su 13.780, pari all'8,1 %. Lo ricorda il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, riportando i dati dell'Unità di crisi. "Per quanto riguarda il mondo della scuola, ecco i dati riferiti a Napoli e Caserta: Asl Napoli 1: contagiati 120 tra alunni e docenti. Asl Napoli 2: contagiati 110 tra alunni e docenti. Asl Napoli 3: contagiati 200 alunni e 50 docenti, con circa 70 casi connessi. Asl Caserta: contagiati 61 tra alunni e docenti. Decine di questi contagi sono contatti diretti, e sono stati rintracciati attraverso il contact tracing", ricorda De Luca che nell'ordinanza con cui sospende le attività didattiche in presenza sottolinea proprio l'elevato numero di contagi registrato nel mondo della scuola. 

7:29 - Ingressi scaglionati in uffici pubblici della Campania

In tutti gli uffici pubblici della Campania, tranne quelli impegnati in servizi pubblici di emergenza o essenziali come quelli sanitari, l'ingresso al lavoro avverrà lunedì e martedì prossimi in forme scaglionate per ordine alfabetico. Lo prevede la nuova ordinanza del governatore Vincenzo De Luca, che raccomanda "di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza, per evitare picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo e relativi affollamenti". In attesa che ciascun ente si organizzi, l'ordinanza prevede che il personale con iniziale del cognome tra la A e la D entri al lavoro tra le 7:30 e le 8:30; per i cognomi con iniziali E-O ingresso nella fascia oraria 8:30-9:30; per le iniziali P-Z arrivo tra le ore 9:30 e le 10:30, adeguando di conseguenza gli orari di uscita. 

7:24 - Asl Na3, sospesi interventi non urgenti

Nuove disposizioni per i ricoveri negli ospedali dell'Asl Napoli 3 Sud. Sono quelle firmate in serata dal direttore generale Gennaro Sosto, dal direttore sanitario aziendale Gaetano D'Onofrio e dal direttore amministrativo aziendale Esposito. ''Concretamente alle disposizioni della unità di crisi regionale - si legge nel documento - a far data dal 16 ottobre 2020 sospensione fino a nuovo ordine di tutti i ricoveri programmati sia medici che chirurgici, garantendo soltanto i ricoveri d'urgenza 'non differibili' ed i ricoverati dei pazienti oncologici ed onco-ematoligi medici e chirurghi''. ''Per il solo ospedale Maresca di Torre del Greco - si legge ancora - i pazienti attualmente ricoverati nel reparti di Ortopedia, Chirurgia e Medicina generale dovranno essere dimessi a domicilio se ne sussistono le condizioni cliniche; quelli non dimissibili trasferiti, previo accordo telefonico, presso le case di cura private accreditate insistenti sul territorio della nostra azienda, le quali, contattate per le vie brevi, hanno espresso la propria disponibilità''.

7:18 - In Campania vietati anche i cortei funebri

Le nuove restrizioni anti Covid-19 contenute nell'ordinanza appena firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, includono anche il divieto per i cortei funebri e le riunioni in presenza di organi collegiali scolastici, nonché per l'elezione di questi ultimi. Fino al 30 ottobre solo didattica a distanza per le scuole primarie e secondarie; per gli asili sono sospese l'attività didattica ed educativa "ove incompatibili con lo svolgimento da remoto". 

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