Whirlpool Napoli, azienda conferma lo stop alla produzione il 31 ottobre

Campania
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Lo ha comunicato Luigi La Morgia, amministratore delegato di Whirlpool Italia, durante l’incontro odierno in videoconferenza con Invitalia, sindacati e Regione Campania. Gli operai del sito di via Argine convocano un'assemblea

A prescindere dagli effetti del crisi causata dal Coronavirus, la produzione presso lo stabilimento Whirlpool di Napoli cesserà il 31 ottobre. Lo ha confermato - si apprende - l’amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia, durante l’incontro odierno convocato in videoconferenza a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, a cui hanno preso parte, oltre all’azienda, anche Invitalia, sindacati e Regione Campania. La Morgia ha reso noto di aver già dato comunicazione ai fornitori.

Operai convocano assemblea. Domani un'ora di sciopero

Dopo aver appreso quanto emerso dal tavolo al Mise, gli operai del sito di via Argine hanno convocato un’assemblea ad horas sul futuro dell’azienda. I lavoratori, intanto, definiscono “deludente”, l’incontro odierno e accusano il Governo di "piegarsi alle multinazionali e invece si trovare soluzioni concrete per fermare la decisione dell'azienda e rilanciare le produzioni di Napoli, presenta Invitalia che cerca soluzioni diverse".

"Vogliamo il rispetto degli accordi e dei lavoratori - spiegano - non accettiamo riconversioni fantoccio che consentirà comunque a Whirlpool, quando vuole, di poter andare via. Bisogna difendere i diritti dei lavoratori e del Paese - aggiungono - e non permettere che le multinazionali decidano il bello ed il brutto nel nostro Paese”. Per domani, è stata indetta un'ora di sciopero.

Un momento del presidio dei lavoratori all'esterno dello stabilimento Whrilpool in Via Argine a Napoli, 23 Giugno 2020.ANSA/CESARE ABBATE

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Fissato un incontro il 31 luglio

Da quanto si apprende, un nuovo incontro al Mise è stato fissato per il 31 luglio, durante il quale verrà presentato il business plan da parte di Invitalia. "Dal primo giorno abbiamo detto che siamo disposti a fare qualsiasi cosa” per salvaguardare il sito di Napoli, ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli. “Stiamo lavorando con Invitalia ad un possibile piano B", ma "resta intesa l'opzione A di individuare gli strumenti necessari per mantenere la produzione a Napoli".

L'azienda: "Disponibili a supportare Napoli"

Durante l’incontro a Roma, Whirlpool si è detta in ogni caso disponibile “a supportare il progetto di reindustrializzazione per garantire la continuità produttiva del sito di Napoli”, sottolineando il calo dei volumi conseguente all'emergenza Covid per cui "a livello europeo prevediamo una contrazione dei volumi produttivi di circa 2 milioni di unità, legata al crollo nel secondo trimestre".

 

Le reazioni dei sindacati

Dura la reazione dei sindacati al termine del tavolo. ”Il governo sta scaricando Napoli dopo un anno di lotta, dopo promesse fatte e un accordo stracciato”, l'attacco del segretario generale della Uilm Campania, Antonio Accurso. "Abbiamo ancora nelle orecchie le parole del Ministro Di Maio che prometteva sanzioni e strumenti per impedire il disimpegno di Whirlpool. Oggi Patuanelli - ha sottolineato Accurso - si dimostra impotente e non riesce a contrastare le decisioni della multinazionale, scegliendo la strada facile di accompagnare. Whirlpool - ha concluso il sindacalista - deve mantenere gli impegni e non può pretendere o pensare di poter chiudere Napoli e poi chiedere sostegno e ottenerlo da parte del governo per supportare le produzioni che crescono in altri siti”.

Ad Accurso fa eco il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, secondo il quale il tavolo di oggi "è stato interlocutorio e deludente, mentre urgono soluzioni concrete che garantiscano continuità industriale e lavoro, poiché purtroppo Whirlpool non ha mutato il suo proposito di chiudere lo stabilimento di Napoli alla fine di ottobre". 

Su Whirlpool e il sito di Napoli "bisogna evitare di arrivare al prossimo autunno con elementi di incertezza ed utilizzare il mese di luglio per trovare soluzioni che garantiscano la continuità occupazionali e garanzie di lungo periodo". Così, invece, la segretaria nazionale della Fim-Cisl, Alessandra Damiani.

De Luca: “Pronti 20 milioni per far restare Whirlpool”

Sulla conferma dello stop alla produzione a Napoli è intervenuto anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca: ”Su Whirlpool la Regione si presenta al tavolo trattative, se si apre, riconfermando l'impegno a mettere 20 milioni per un sostegno agli investimenti della proprietà Whirlpool se decidono di investire”, ha fatto sapere il presidente. "Siamo pronti - ha detto De Luca - a fare un sacrificio per incoraggiarli. Io credo che le vicende degli ultimi mesi spingano una multinazionale a riflettere, si apre uno spazio nuovo di mercato anche rispetto a costi di produzione di Whirlpool. Comunque siamo pronti a dare venti milioni per incoraggiarli".

NAPLES, ITALY - JUNE 23: Workers chained in a procession near the Whirlpool factory on June 23, 2020 in Naples, Italy. The workers of the Whirlpool plant in Naples protested against the government's immobility with respect to the dispute that sees them engaged in an attempt to safeguard their workplace, symbolically chaining themselves in a procession carried out near the headquarters in via Argine. (Photo by Ivan Romano/Getty Images)

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