Il giovane aveva avuto una lite per futili motivi con l’uomo, che morì l’11 marzo in seguito a tre colpi. La madre avrebbe aiutato il figlio a disfarsi dell’arma: è stata portata nella casa circondariale femminile di Pozzuoli
Una donna è stata arrestata con l’accusa di avere istigato il figlio minorenne fino a fargli esplodere tre colpi di arma da fuoco contro un 30enne, col quale il ragazzo aveva avuto una lite per futili motivi. I proiettili, sparati alle gambe a scopo “intimidatorio”, l’11 marzo causarono la morte di Antonio Rivieccio, originario Torre del Greco (in provincia di Napoli), giunto al piano Napoli di Boscoreale per incontrare la fidanzata nonostante il lockdown imposto a livello nazionale dalle misure anti-Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI – LA SITUAZIONE IN CAMPANIA). La madre, dopo le formalità di rito, è stata portata nella casa circondariale femminile di Pozzuoli (in provincia di Napoli)
Le indagini
A tre mesi dal delitto c’è stata una svolta nelle indagini sull'omicidio dell'uomo, vicenda per la quale è già stato arrestato il minorenne. I carabinieri della compagnia di Torre Annunziata (nel Napoletano) hanno infatti dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale oplontino nei confronti di Anna Basco, ritenuta responsabile - insieme al figlio già detenuto - dell'omicidio. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno infatti consentito agli inquirenti di accertare che il figlio di Anna Basco, a seguito di una lite per futili motivi, aveva esploso tre colpi di arma da fuoco all'indirizzo di Antonio Rivieccio (poi deceduto a causa delle ferite) su istigazione della madre, la quale, successivamente all'omicidio, avrebbe aiutato il figlio a disfarsi dell'arma, occultandola in luogo sconosciuto.