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Coronavirus Campania, De Luca: "Movida? Basta rincretinirsi con alcol e droga”

Campania

Il governatore conferma la chiusura dei locali alle 23 e lancia la campagna “cafoni zero” per “annullare queste abitudini”. E sull’intesa Stato-Regioni afferma: “Non c’era niente da firmare, ho difeso l’unità nazionale”. Nei prossimi giorni riaprono lidi, hotel e palestre

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"Cogliamo l'occasione per umanizzare i momenti di incontro affinché non ci si rincretinisca con alcol e droghe”. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca, lancia in diretta Facebook la campagna “cafoni zero” e conferma la chiusura dei locali alle 23 per mettere un freno alla movida. “Nessuno può immaginare che tornare alla normalità sia tornare a fare quello che si faceva prima, dobbiamo avere il coraggio di dirlo ai giovani - ha dichiarato -. C'è una crescente massificazione alienante anche per il divertimento”. Per De Luca, quindi, la Fase 2 si trasforma in un occasione da cogliere “per annullare queste abitudini a rincretinirsi. Approfittiamo per fare una campagna cafoni zero". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN CAMPANIA)

“Feste vietate, vogliate bene alle vostre famiglie”

De Luca ha poi rincarato la dose, ricordando quanto accaduto ad Ariano Irpino - comune poi divenuto zona rossa - dove i contagi sono iniziati per una festa di carnevale. "Non sono consentite feste a casa. E che diavolo, tutelate almeno i vostri padri, madri, figli, altro che feste, festini, carnevale e pippe varie”.

Non solo la festa di Ariano Irpino: il governatore ha ricordato tutta una serie di “comportamenti irresponsabili”, dalla “cerimonia familiare a Villanova del Battisto con altre 70 persone di 5 nuclei familiari che poi sono andati allegramente in giro” al "gestore di un bar che è andato a Milano, è tornato e ha continuato a lavorare nel bar”. Infine “un medico e la moglie positivi che sono andati allegramente in ospedale e poi in una struttura sanitaria privata". Comportamenti “per i quali abbiamo interessato la magistratura perché hanno determinato un danno immenso”.

Gli spostamenti interregionali

Durante il suo lungo intervento, il governatore ha toccato diversi temi relativi all’emergenza coronavirus, a partire dagli spostamenti tra Regioni, sui quali ha detto di aver apprezzato le ultime dichiarazioni del ministro Boccia, secondi cui "l'apertura della mobilità interregionale non è scontata, ma subordinata alla situazione epidemiologica”. Una poszione, quella del ministro, “ragionevole, che mi convince”, ha affermato De Luca.

L'intesa Stato-Regioni

Il presidente campano è poi tornato sull’intesa Stato-Regioni: ”La Campania ha difeso l'unità nazionale ed è stata coerente. Non c'era nulla da firmare - ha spiegato -. La Campania ha posto due problemi: uno piccolo relativo all'apertura del lunedì e uno grande relativo al ruolo tra Regioni e Stato. Nella comunicazione pubblica è stata capovolta la realtà. La Regione Campania - ha sottolineato De Luca - ha difeso l'unitarietà dello stato italiano contro la tendenza alla frantumazione in venti regioni staterelli. Dovevamo decidere una settimana fa, in vista dell'apertura del 18, quale istituzione dovesse accertare lo stato dell'epidemia: venti regioni o lo Stato, cioè il ministero della Salute. La Campania ha sostenuto che dovesse essere il ministero della Salute. Questo è stato il motivo del dissenso”.

Le questioni aperte con il Governo

Nonostante il sostengo espresso al Governo, De Luca ha comunque voluto mettere in luce alcune questioni aperte con Roma, a partire da quella sorta ieri e relativa ai fondi negati alle ex zone rosse del Vallo di Diano e Ariano Irpino: “L'orientamento del Governo è totalmente sbagliato e deve essere cambiato, le misure di ristoro economico devono riguardare non solo Bergamo, Brescia e Lodi”. Quindi, il governatore ha riferito che la Regione deve “avere dal Governo, dal ministero dell'Economia, 240 milioni di euro, che sono stati incamerati illegittimamente molti anni fa. Stiamo ancora aspettando che qualcuno si decida a sbloccare questi fondi”.

Verso la riapertura di palestre, lidi e hotel

"Credo che in questa settimana, tra oggi e domani, prenderemo altre decisioni che riguardano le piscine e le palestre, B&B”, ha aggiunto De Luca, annunciando le prossime riaperture. “Vorremmo partire già dal 25 maggio con i B&B e le attività degli alberghi, insieme ai centri termali”. Via libera anche all'attività da diporto e alla possibilità di andare in barca: “Daremo questa possibilità anche per le isole e autorizzeremo anche gli stabilimenti balneari, credo già da questa settimana”, ha dichiarato il governatore. Verranno aperti anche gli zoo.

L’uso delle mascherine

Infine, De Luca, si è rivolto al ministero dell’Interno per chiedere ”direttive rigorose per il controllo dell'uso delle mascherine e degli assembramenti notturni" e ha proposto di pubblicare ogni giorno "la lista delle ammende fatte a chi non indossava le mascherine. Ho saputo di un intervento della Guardia di Finanza sul Lungomare di Napoli, vorrei chiedere un impegno massiccio delle forze dell'ordine. Se tutti giriamo la testa dall'altra parte, -ha concluso - questo Paese prima o poi tornerà nel disastro dell’epidemia".