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Coronavirus Campania, artigiani del presepe di Napoli lanciano un sos

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La straordinaria tradizione del presepe napoletano rischia di essere soffocata dagli effetti della crisi generata dal coronavirus. Il grido d'allarme è stato lanciato da una delegazione di rappresentanti degli operatori di San Gregorio Armeno

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La straordinaria tradizione artigianale del presepe napoletano rischia di essere soffocata dagli effetti della crisi generata dal coronavirus. Il grido d'allarme è stato lanciato da una delegazione di rappresentanti degli operatori di San Gregorio Armeno, la strada di Napoli famosa in tutto il mondo per i presepi, in un incontro con il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, alla presenza del vice sindaco Enrico Panini e dell'assessore alle Attività Produttive, Rosaria Galiero. San Gregorio Armeno è diventata fin dal '700 il punto di riferimento per la laicizzazione del presepe con tale abilità da farla diventare un'arte ineguagliabile: ora però rischia seriamente di dover cessare la produzione come effetto delle misure resesi necessarie per fronteggiare la pandemia da Covid-19. In una via deserta da settimane, evidenziano i maestri artigiani, le singole attività rischiano di essere schiacciate dal pagamento di fitti molto alti, e da costi per un'attività che non possono esercitare.

Mettere in atto “controlli rigorosi nei luoghi di maggiore assembramento della città e della provincia di Napoli, così come richiesto in tutta la regione", è invece  la richiesta avanzata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al prefetto di Napoli, Marco Valentini, durante un colloquio tenutosi questa mattina riguardo le misure da rispettare durante la Fase 2 dell'emergenza coronavirus. (DIRETTA)

18:54 - Napoli, dall'11 maggio riattivate quattro Ztl

Nella fase 2 l’Amministrazione comunale di Napoli ha deciso di procedere alla riattivazione dei quattro varchi telematici di controlli degli accessi delle ZTL cittadine che erano state sospese nella fase 1, con il ripristino, a partire da lunedì 11 maggio, dei consueti orari di attivazione: ZTL Tarsia, Pignasecca, Dante: dalle 9 alle 18 tutti i giorni; ZTL Centro Antico: - via del Sole (dopo l'ingresso dell'Ospedale) attivo dal lunedì al giovedì dalle 9 alle ore 22 e venerdì, sabato, domenica, festivi e prefestivi dalle 9 alle ore 24 e fino alle ore 2 del giorno successivo. In via Miroballo attivo tutti i giorni dalle 9 alle 17; in via Duomo (altezza piazza Museo Filangieri) attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00; in via Santa Sofia (altezza via Oronzio Costa) attivo tutti i giorni dalle 9 alle 17 ZTL Piazza del Gesù: H24 tutti i giorni; ZTL Belledonne, Martiri,Poerio: dalle 19 alle 7 del giorno successivo. "L’atto deliberativo di riattivazione delle ZTL sarà approvato in Giunta comunale nella giornata di domani, venerdì 8 maggio. Ci preme anticipare il prima possibile ai cittadini la comunicazione, prima della discussione in Giunta, per evitare di incorrere in sanzioni", spiegano il vice sindaco Enrico Panini e l'assessore Alessandra Clemente.

18:21 - Fase due a Napoli, persone in strada e sul lungomare

Gente in strada nella prima domenica della fase 2 a Napoli. In tanti si sono riversati sul lungomare, ma tutti nel rispetto delle norme previste: distanziamento e mascherine. Nella maggior parte dei casi, le persone indossavano le mascherine, con le dovute eccezioni. Molti sono usciti per un gelato oppure per comprare un omaggio floreale in occasione della festa della mamma. Non sono stati pochi i ragazzi che hanno approfittato dell'apertura consentita dei bar per consumare qualcosa da bere. La prassi ormai è la stessa: si compra al bar e si consuma strada facendo, cercando di evitare assembramenti davanti ai locali. Passeggiate, ma senza folla, anche in altre strade della città. In Piazza Dante, sono stati soprattutto bambini con i genitori a riprendersi gli spazi, giocando a pallone oppure girando in bicicletta. Gente a passeggio anche in via Toledo e in piazza del Plebiscito.

17:10 - In Campania tre morti, 12 positivi e 59 guariti

Tre morti per un totale di 391, 12 positivi che arrivano a 4.588 su un totale di 114.819 (4.008 in più) e altri 59 guariti (ora sono 2.282). E' il bilancio aggiornato fornito dall'Unità di crisi regionale per la realizzazione di misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologic​a da COVID-19. Per quanto riguardi i guariti 1956 lo sono totalmente mentre 326 quelli clinicamente. Vengono considerati clinicamente guariti i pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventano asintomatici per risoluzione della sintomatologia clinica presentata ma sono ancora in attesa dei due tamponi consecutivi che ne comprovano la completa guarigione. Il riparto per provincia:  Provincia di Napoli: 2.525 (di cui 958 Napoli Città e 1567 Napoli provincia) Provincia di Salerno: 667 Provincia di Avellino: 503 Provincia di Caserta: 430 Provincia di Benevento: 189 Altri in fase di verifica Asl: 274.

14:39 – Napoli, controlli delle forze dell’ordine in area metropolitana

Nella giornata di oggi, oltre alle ordinarie attività di controllo del territorio e di prevenzione e contrasto alla criminalità comune ed organizzata, le forze dell'ordine hanno proseguito nello svolgimento di specifici servizi di controllo sul rispetto delle misure di contenimento anti Covid-19. Lo rende noto la Prefettura di Napoli. In tali attività sono state impiegate oggi 730 unità della Polizia di Stato, 1190 dell’Arma dei Carabinieri e 282 della guardia di Finanza, oltre a 886 unità delle polizie municipali dell'area metropolitana di Napoli. Nella giornata di ieri in tali controlli le forze dell'ordine e le polizie municipali dell'area metropolitana, impiegando complessive 2597 unità, hanno sottoposto a verifica 8587 persone, sanzionandone 123 e denunciandone 6. Inoltre i controlli sono stati effettuati nei confronti di n. 1164 esercizi commerciali, con l'irrogazione di sanzioni a 6 titolari.

14:24 – In Campania indicazione favorevole a ripresa tennis

L'unità di crisi della Regione Campania per l'emergenza Covid-19 conferma, in merito alla ripresa dell'attività sportiva del tennis "l'indicazione favorevole della task force regionale, tenuto conto anche di distanziamento e uso non condiviso degli spogliatoi. Per evitare contenziosi con il Governo, l'Unità di Crisi ha chiesto ai ministeri competenti di condividere questo orientamento. Altre regioni - si sottolinea - hanno consentito la ripresa del tennis ma con ambiguità, e dando il via libera come "attività individuale o con un parente". Si attende quindi solo la condivisione da parte del Governo dell'orientamento della Campania favorevole alla ripresa del tennis. Inoltre, sempre facendo seguito agli incontri che l'Unità di Crisi sta avendo con tutte le categorie, e che proseguiranno anche la prossima settimana "in merito al commercio da asporto, si ribadisce che la responsabilità del titolare dell'esercizio riguarda solo i dipendenti dei locali e addetti al trasporto, ma non può riguardare eventuali assembramenti sulla strada, fuori dai negozi, la cui vigilanza spetta alle forze dell'ordine".

13:12 – In Campania inizia lo screening sierologico

In riferimento alla situazione epidemiologica di Ariano Irpino (Avellino) - località con maggior numero di positivi in Campania nelle ultime ore - dove "è stato completato un intervento mirato e massiccio di tamponi, dalla prossima settimana prenderà avvio un piano generale nella regione Campania di screening sierologici, che, com'è noto, serviranno a individuare cittadini che hanno avuto in tempi recenti o più lontani, comunque un contagio da Covid". "La Regione Campania - ha dichiarato il presidente Vincenzo De Luca - assumerà l'area di Ariano Irpino come 'area pilota' per lo sviluppo di questa indagine, puntando a sottoporre allo screening sierologico tutti gli oltre ventimila cittadini, per arrivare a normalizzare definitivamente l'intera area. Questo consentirà anche di programmare misure straordinarie per il rilancio della zona".

13:11 – Zinzi: “Servono interventi per balneari e comparto turismo”

Un fondo di crisi per il turismo a tutela delle attività del settore e un controllo continuo dello stato delle acque di balneazione. Sono alcune delle proposte che il consigliere regionale Gianpiero Zinzi ha elencato in una missiva indirizzata al Presidente Vincenzo De Luca per tutelare il comparto turistico - balneare che inevitabilmente subirà delle pesanti conseguenze economiche. Tra le altre misure proposte figurano: l'erogazione di finanziamenti a fondo perduto, anche ad aziende in stato di sofferenza da eventi pregiudizievoli; la cancellazione dei tributi, delle tasse locali e regionali di riferimento per il 2020, con l'ipotesi di una riduzione del 50% per l'anno 2021; la sospensione del canone demaniale per le concessioni turistiche ricettive per il 2020; la sospensione dell'addizionale regionale sui canoni demaniali marittimi, con ipotesi di riduzione del 10% delle quote a partire dall'anno 2021; l'estensione delle concessioni demaniali al 31 dicembre 2033; abolizione dell'IVA per il 2020 ed equiparazione alle aliquote degli alberghi a partire dall'anno 2021; facoltà di chiusura delle attività turistico-balneari per il 2020; sostegno all'occupazione con esonero dai contributi per almeno tre anni; estensione dei contributi a fondo perduto a guide ed accompagnatori turistici; agevolazione della formazione, per la crescita di piattaforme per investimenti turistici di sistema; istituzione di un bonus vacanza "Viaggia in Campania", fino ad un massimo di 250 euro a persona; realizzazione di una campagna pubblicitaria tesa alla valorizzazione della vocazione turistica della Campania. "Il turismo - spiega Zinzi - è uno dei settori trainanti dell'economia campana, oggi però è in grande difficoltà sia a causa dell'incertezza sulla ripresa piena dell'attività sia per le inevitabili misure di sicurezza che dovranno essere adottate. E' necessario predisporre interventi mirati per sostenere il comparto turistico-balneare e rilanciarlo".

12:30 - Il governatore De Luca al prefetto di Napoli: "Rigore su mascherine"

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha avuto questa mattina un colloquio con il prefetto di Napoli, Marco Valentini, al quale ha chiesto di sensibilizzare tutte le forze dell'ordine e le Polizie municipali "per la messa in atto di controlli rigorosi nei luoghi di maggiore assembramento della città e della provincia di Napoli, così come richiesto in tutta la regione". Il prefetto - riferiscono alla Regione - ha confermato che "esistono piani coordinati di controllo del territorio in un quadro di impegni estremamente vasto". De Luca ha chiesto di essere costantemente informato. La Regione ribadisce che il rispetto dell'ordinanza "è un obbligo per tutti, non un optional. Sono giorni decisivi. Le amministrazioni comunali che non si impegnano a far rispettare l'obbligo dell'uso delle mascherine si assumono responsabilità per una possibile ripresa del contagio". 

11:51 – Pesca sportiva e passeggiate in spiaggia al via da domani nel Napoletano

La pesca sportiva e le passeggiate lungo la battigia degli arenili, sempre con l'obbligo di indossare correttamente la mascherina, saranno possibili da domani, lunedì, a Pozzuoli (Napoli). Lo ha deciso con propria ordinanza il sindaco, Vincenzo Figliolia, che nel dispositivo prevede anche che sulla battigia sarà possibile fare la corsa dalle ore 6 alle ore 8,30, purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri. Consentita la pesca sportiva in mare, con la limitazione di due persone sulla stessa barca. Rimane il divieto di sostare sulle spiagge per prendere il sole o per svolgere attività ludiche o ricreative. Prorogato, infine, fino al 17 maggio prossimo la limitazione dell'accesso agli uffici comunali, aperti solo per gli adempimenti di nascita e morte e per le attività della polizia municipale e della protezione civile. Per gli altri servizi, e solo per comprovate urgenze, l'accesso alla casa comunale sarà permesso previa prenotazione telefonica o telematica.

11:24 – Napoli, l'allarme degli artigiani del presepe

La straordinaria tradizione artigianale del presepe napoletano rischia di essere soffocata dagli effetti della crisi generata dal coronavirus. Il grido d'allarme è stato lanciato da una delegazione di rappresentanti degli operatori di San Gregorio Armeno, la strada di Napoli famosa in tutto il mondo per i presepi, in un incontro con il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, alla presenza del vice sindaco Enrico Panini e dell'assessore alle Attività Produttive, Rosaria Galiero. San Gregorio Armeno è diventata fin dal '700 il punto di riferimento per la laicizzazione del presepe con tale abilità da farla diventare un'arte ineguagliabile: ora però rischia seriamente di dover cessare la produzione come effetto delle misure resesi necessarie per fronteggiare la pandemia da Covid-19. In una via deserta da settimane, evidenziano i maestri artigiani, le singole attività rischiano di essere schiacciate dal pagamento di fitti molto alti, e da costi per un'attività che non possono esercitare. Una situazione "gravissima" descritta nel documento. De Magistris ha rassicurato tutti "con fermezza sul fatto che non esiste la benchè minima possibilità che San Gregorio Armeno chiuda, o che riapra in parte, o che venga offesa nella sua unicità da attività estranee all'arte del presepe". Il sindaco di Napoli ha confermato il proprio impegno e quello dell'intera giunta nei confronti della Regione e del Governo "affinchè ognuno, per la sua parte, contribuisca fattivamente per ridare fiato e reale certezza ad un'attività che ha reso nota Napoli e l'Italia nel mondo. Il Comune, per quanto riguarda la propria parte, non lascerà nulla di intentato". A rappresentare i maestri presepiali c'erano Vincenzo Capuano, Daniele Gambardella, Pasquale Maddaloni, Marco d'Auria e Gabriele Casillo.

10:53 – De Magistris: “Non tutto bene,controlli insufficienti

"In questa prima settimana di fase 2 ho girato per le strade. Tantissimi napoletani indossano le mascherine e rispettano il distanziamento fisico, però non tutto va bene: si sono viste persone senza mascherine e numerosi assembramenti. I controlli, da me richiesti nelle sedi competenti, non sono sufficienti. Ho chiesto di concentrarli soprattutto sugli assembramenti di persone, invece che sui controlli individuali, ai motorini, alle autovetture, oppure alle attività produttive", scrive su Facebook il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. "Faccio l'ennesimo appello ai napoletani per non gettare all'aria i risultati raggiunti sinora con condotte esemplari. Ci vuole un attimo per ripiombare nella fase 1, ed allora davvero la ripresa sarà impresa ardua: usciamo, camminiamo, corriamo, andiamo a trovare i prossimi congiunti, ma non facciamo errori che potremmo pagare caro ed amaro! Anche perché sinora ce l'abbiamo fatta nonostante coloro i quali hanno smantellato la sanità pubblica nella nostra città", aggiunge il sindaco. "Concittadine e concittadini - dice ancora de Magistris - la ripresa sarà una guerra economica e sociale, senza precedenti. La salute fisica e psichica è in pericolo, posti di lavoro persi ed in bilico, attività economiche distrutte, oppure sull'orlo del fallimento, fame diffusa, assenza di liquidità, la criminalità in agguato, il Governo colpevolmente latitante. Il Comune ormai è senza più un euro". "Guardiamoci negli occhi, possiamo farlo anche con le mascherine e a distanza. La situazione può precipitare da un momento all'altro. Senza denari, lo sappiamo, non si cantano messe, e non si può nemmeno amministrare una città e garantire i servizi essenziali, dai rifiuti, ai trasporti fino alla luce pubblica. Siamo stanchi di propaganda e promesse. La nostra città farà la sua parte fino in fondo perché ha tutte le caratteristiche per farlo, ma ci vogliono fratellanza ed unità. Saremo noi napoletani a scrivere la storia della riscossa, con coraggio, visione, passione e amore. Penso che ce la faremo, nonostante tutto, ma è la sfida più difficile. Non sappiamo il prezzo che pagheremo, potremmo anche lasciare a terra troppi morti e feriti (per la salute, per il sociale, per il lavoro, per l'economia). Il risultato finale non è facile, noi però vogliamo vincere, con il popolo unito", conclude de Magistris.

10.37 – Sindacato di polizia penitenziaria: “Test a calciatori ma non ad agenti”

Test sierologici e tamponi ai giocatori del Napoli ma non ai rappresentanti delle forze dell'ordine, come la polizia penitenziaria: è quanto denuncia l'Unione dei Sindacati della Polizia Penitenziaria che rivolge al governatore della Campania Vincenzo De Luca e ai direttori dell'Asl un appello affinché anche in questo comparto della Giustizia si "affronti in sicurezza questa fase 2". "Chiediamo un protocollo sanitario ad hoc, - prosegue la nota dell'Uspp - sia per la polizia penitenziaria, sia per gli altri operatori penitenziari nonché degli uffici giudiziari. Ad oggi, dopo qualche vano proclama, nulla più è stato fatto sapere per sottoporre il citato personale a screening sierologici ed eventuali tamponi successivi. Ci risulta, invece, che in altre regioni hanno già attivato il monitoraggio diagnostico. Non adottare tali misure preventive significa sottovalutare un grave rischio sia per gli operatori che per l'intera collettività". "Lo segnaliamo - continua la nota - mentre assistiamo in questi giorni inermi e con enorme rammarico al palcoscenico dei calciatori del Napoli e delle al squadre di serie A che, per riprendere gli allenamenti, sono stati sottoposti sia ai test sierologici che ai relativi tamponi" che il sindacato definisce "una grave discriminazione dal momento che tale attività non riguarda una categoria di lavoratori essenziali a differenza dei poliziotti che sin dall'inizio dell'emergenza Covid continuano ad operare in prima linea sebbene, insieme ai sanitari, siano tra le categorie maggiormente esposte a rischio contagio".

09:34 - Itinerari Vesuviani, la 32esima edizione sarà su Facebook

Torna l'appuntamento con gli Itinerari Vesuviani, la kermesse culturale che fa tappa in alcuni dei luoghi più famosi delle ville settecentesche e del Miglio d'Oro, in provincia di Napoli. A causa dell'emergenza sanitaria coronavirus, l'edizione di quest'anno, la 32esima, 'sbarca' su Facebook e a partire da oggi e ogni domenica dà appuntamento agli appassionati d'arte e a quanti vogliano riscoprire le ricchezze del territorio vicino a Napoli. Itinerari Vesuviani è promossa dall'associazione Amici delle Ville e dei Siti Vesuviani presieduta dall'architetto Celeste Fidora e si svolge insieme alla Fondazione Ente per le Ville Vesuviane che ha sede in Villa Campolieto a Ercolano (Napoli). Il tema scelto quest'anno è 'Le Ville e l'Europa - Intrecci, rapporti politici e scambi culturali della corte borbonica e le grandi dinastie europee'. Si parte questa mattina con 'Carlo di Borbone da Napoli a Madrid' a cura di Celeste Fidora e José Vicente. Domenica 17 maggio ci si sposterà virtualmente a Dresda con Maria Amalia di Sassonia dal castello di Zwinger alla Reggia di Caserta. Quindi, domenica 24 maggio a Vienna con Maria Carolina d'Austria tra Schonbrunn e la Favorita di Ercolano. Domenica 31 maggio l'appuntamento è a Parigi con Giuseppe Napoleone e Gioacchino Murat: la Reggia di Portici e lo stile Impero. Il 2 giugno si va a Londra con sir William Hamilton: studi dal Vesuvio alla Royal Society. Infine il 7 giugno, si vola a San Pietroburgo con Canova e la Fonderia Righetti. ''Le nostre visite guidate ora, a causa dell'emergenza Covid-19, si trasformano e diventano contributi da leggere e condividere'', dice Celeste Fidora. ''Diffondiamo la bellezza nell'attesa di ritornare nelle nostre Ville e nei nostri giardini''. 

8:20 – In Campania 12 nuovi casi, fatti oltre 4mila tamponi

Sono 12 le persone risultate positive ieri in Campania al Coronavirus sulle 4008 sottoposte a tampone. Il totale dei positivi in regione sale così a 4.588 mentre i tamponi eseguiti in Campania sono in tutto 114.819. Sono i dati diffusi dall'Unità di Crisi della Regione Campania. Nel dettaglio all'Asl di Caserta, presidi di Aversa-Marcianise, sono stati esaminati 370 tamponi di cui 1 risultato positivo; all'ospedale Moscati di Avellino sono stati esaminati 271 tamponi di cui 4 risultati positivi; all'ospedale San Paolo di Napoli 208 tamponi di cui 3 risultati positivi; infine al Laboratorio Biogem sono stati esaminati 356 tamponi di cui 4 risultati positivi.

8:13 – Napoli, sbarchi nelle isole del Golfo: ecco le regole

Gli spostamenti verso le isole del Golfo di Napoli sono al centro dell'ordinanza numero 46 emessa in serata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. In particolare su ingressi e spostamenti verso le isole l'ordinanza prevede per gli spostamenti da altre regioni italiane e dall'estero: - divieto di raggiungere le isole con mezzi privati da diporto, tenuto conto dell'esigenza di controllare gli sbarchi; - obbligo per i viaggiatori di imbarcarsi unicamente con traghetti di linea e dalle sole stazioni di Napoli Porto di Massa e Pozzuoli; - obbligo della prenotazione online; - obbligo di presentarsi all'imbarco almeno un'ora prima della partenza, per consentire i controlli; - obbligo per tutti i viaggiatori di sottoporsi alla rilevazione della temperatura corporea ed al test rapido Covid-19; - divieto di imbarco per i viaggiatori che presentano una temperatura corporea pari o superiore a 37,5°C; - divieto temporaneo di imbarco per i viaggiatori che risultano positivi al test rapido Covid-19, con disposizione della sorveglianza fiduciaria, in attesa dell'esito del tampone molecolare nasofaringeo. Le stesse regole valgono per chi vuole raggiungere le isole dall'interno della regione che potrà imbarcarsi unicamente con traghetti e aliscafi di linea dalle stazioni di Napoli Porto di Massa, Napoli Beverello, Pozzuoli, Castellamare di Stabia e Sorrento. Confermato, infine su tutto il territorio regionale l'obbligo di utilizzo delle mascherine nelle aree pubbliche e aperte al pubblico del territorio regionale. Non sono soggetti all'obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilita' non compatibili con l'uso continuativo della mascherina.