Incendio ad Avellino, stato di emergenza: gli inquirenti non escludono la pista dolosa

Campania
Foto dell'incendio (ANSA)

Paura per la nube tossica, dopo il violento rogo divampato in un'azienda che produce contenitori in plastica per batterie automobilistiche. Aperta un’inchiesta per disastro ambientale

È stato spento il rogo, ma resta la paura per la nube tossica ad Avellino e dintorni, dopo il violento incendio (FOTO) divampato alla Ics (Industria Componentistica Stampati), un'azienda nel Nucleo industriale in località Pianodardine, che produce contenitori in plastica per batterie automobilistiche. 

Le indagini

Disastro ambientale, è questa l'ipotesi di reato sulla quale indaga la Procura. A riferirlo è il pm, Cecilia Annecchini, al termine del sopralluogo che ha preceduto il sequestro dell'azienda disposto dal capo degli inquirenti, Rosario Cantelmo. Presso la Prefettura di Avellino, il Centro coordinamento soccorsi, presieduto dal prefetto Maria Tirone, si è riunito per valutare i monitoraggi effettuati da Arpac sulle polveri sottili rilasciate durante l'incendio nella zona e nei comuni confinanti. Il risultato del monitoraggio sul rilascio delle diossine verrà reso noto domani. Per i proprietari della Ics, imprenditori originari di Caserta presenti durante le operazioni di sequestro, sarebbe da escludere l'ipotesi di autocombustione.

Stato d'emergenza

Il Prefetto di Avellino ha dichiarato lo stato di emergenza e ha anche invitato i residenti in 18 comuni limitrofi a non uscire di casa se non per ragioni urgenti e indifferibili. Nel tardo pomeriggio di ieri gli effetti della nube tossica avevano interessato la città di Avellino che appariva semi deserta. Il sindaco, Gianluca Festa, ha disposto la chiusura delle scuole per la giornata di oggi, sabato 14 settembre. Analoghe ordinanze sono state diramate dai sindaci di Montefredane e Grottolella, i cui centri abitati sono distanti pochi chilometri dal luogo dell'incendio. Chiusi anche i mercati all'aperto e lo stir, l'impianto di trattamento rifiuti, di Pianodardine.

I risultati sulla presenza di inquinanti nell'aria

Nessun superamento dei valori limite di legge per varie sostanze inquinanti nell'aria: è quanto comunica l'Arpac, agenzia regionale per l'ambiente. I dati sono relativi a idrogeno solforato, ossidi di azoto, monossido di carbonio, ozono e toluene. Le stazioni fisse di monitoraggio, normalmente operanti nel capoluogo irpino, non hanno registrato finora superamenti dei valori limite per le concentrazioni di polveri sottili. Domani, domenica 15 settembre, si conosceranno i risultati del monitoraggio effettuato dall'Arpac sulla presenza di diossina. Secondo fonti dell'Agenzia regionale per l'ambiente, nello spaventoso rogo sarebbero stati bruciati soltanto plastica e pallet.

La vicenda

Le fiamme si sono sviluppate poco dopo le 13 di ieri, venerdì 13 settembre, nel piazzale esterno all'azienda dove erano state stoccate le produzioni. Non ci sono stati feriti o intossicati. Ancora non sono state chiarite le cause che hanno provocato il rogo dal quale si è sviluppata una nube tossica che continua a stazionare sulla zona. Intanto, la procura di Avellino ha aperto un'inchiesta.

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