Nel pomeriggio di martedì 7 maggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato all'ospedale Santobono di Napoli dove si trova ricoverata la piccola Noemi
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato all'ospedale pediatrico Santobono di Napoli dove è ricoverata in gravi condizioni la piccola Noemi, la bimba di 4 anni ferita nel corso di una sparatoria venerdì in Piazza Nazionale.
Le parole di De Magistris
''Con il Presidente Mattarella c'è stato un saluto veloce durante il quale ha portato il suo pensiero per quanto accaduto venerdì: è rimasto colpito dalla reazione della città facendo riferimento all'iniziativa che si è svolta domenica in Piazza Nazionale. Il Presidente è sempre molto attento alla città, sensibile, puntuale e presente''. Ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, lasciando Palazzo Reale dove si è svolto il pranzo che ha seguito il trilaterale Italia, Spagna, Portogallo. Il primo cittadino ha sottolineato che con il Capo dello Stato c'è stato ''solo uno scambio di battute perché non c'era il tempo per un'analisi complessiva''.
"Adesso ci auguriamo soprattutto che Noemi possa stare meglio nelle prossime ore e che venga preso subito il responsabile", ha poi aggiunto de Magistris. E ancora: "Non c'è un'emergenza. Quanto accaduto è un fatto grave, inaudito e inaccettabile perché quando si colpisce una bambina si colpisce il sentimento di tutta la gente perbene che è la stragrande maggioranza dei napoletani. Ora - ha proseguito - bisogna stare attenti a non declinare una realtà che non esiste perché Napoli ha scelto il riscatto, l'orgoglio e la partecipazione. E per questo chiediamo allo Stato di intervenire maggiormente contro questi fenomeni e contrastarli con maggiore tenacia e forza".
Le condizioni di Noemi
La bimba, riferiscono i medici, "è stabile, ma persistono le condizioni di criticità", riporta il bollettino medico diramato dall'ospedale Santobono, dove la piccola è ricoverata. "Si sta prestando la massima attenzione alle condizioni del polmone sinistro - quello più compromesso dal proiettile - per verificarne la vascolarizzazione. Le sue condizioni cliniche continuano a essere gravi e la prognosi rimane riservata".