Bimbo ucciso a Cardito, si indaga su mancate segnalazioni della scuola

Campania
Foto di archivio (ANSA)

Gli inquirenti stanno cercando di scoprire eventuali responsabilità della scuola frequentata dal piccolo. Dalle indagini sarebbe emerso che quest’ultimo si era presentato in classe con dei lividi

Il bambino era andato a scuola con dei lividi, ma nessuno avrebbe segnalato la situazione alle autorità. È l’ipotesi su cui sta indagando la Procura di Napoli in merito alla vicenda del bimbo di sette anni ucciso a Cardito, in provincia di Napoli, dal patrigno Tony Essoubti Badre, in carcere per l'omicidio e per il ferimento della sorellina di otto anni. Gli inquirenti stanno cercando di scoprire eventuali responsabilità della scuola frequentata dal piccolo. Dalle indagini sarebbe emerso che quest’ultimo si era presentato in classe con dei lividi.

Continuano gli accertamenti sul ruolo della madre

Proseguono le indagini anche sulle presunte responsabilità della madre del bimbo. Attualmente la donna non è indagata, ma continuano gli accertamenti per chiarire quale sia stato il suo ruolo il giorno dell’omicidio. La donna ha spiegato che quel giorno sarebbe rimasta paralizzata di fronte alle violenze del compagno, tanto da essere incapace di muoversi.

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