Usa Weekly News, dal Presidential Center di Obama e ai fondi raccolti (ancora) da Trump
È ufficiale: quest’anno iniziano i lavori per la realizzazione del Presidential Center di Barack Obama. A Chicago, la Windy City, tutti sperano che il progetto migliori il South Side. A Washington, D.C. proseguono gli omaggi a Kamala Harris e si continua a parlare di Donald Trump: secondo il New York Times, dopo la sconfitta alle elezioni, il Tycoon ha continuato a ricevere donazioni dai suoi sostenitori. Mentre il suo ex vice Pence ha già un altro lavoro... “Usa Weekly News” è ideata e curata da Valentina Clemente
Un ritratto per Kamala Harris, che ha “infranto tutte le barriere”. Di Madam Vice President si parla da tempo: non solo per il ruolo che occupa ora, ma soprattutto per la sua lunga carriera, costellata da successi ed importanti obiettivi che ha ottenuto grazie allo studio e al duro lavoro. Per rendere omaggio a questa donna straordinaria, capace di superare ogni limite, BBH, agenzia di New York, ha fatto realizzare, insieme al National Women’s History Museum, un ritratto in omaggio di Kamala Harris, visibile e a Washington, D.C.
Una pièce realizzata da Simon Berger, artista che vive in Svizzera ed è specializzato in arte del vetro. Usando una foto di Harris scattata da Celeste Sloman come linea guida, Berger ha modellato una lastra di vetro per ricreare il volto di Madam VP. Il ritratto, dal titolo Glass Ceiling Breaker, di circa due metri, è stato esposto fino a ieri sera al Lincoln Memorial: anche il marito di Harris, Doug Emhoff, è passato a vederlo. Oggi l'opera tornerà a New York, in attesa di capire dove e quando potrà essere di nuovo visibile
Obama Presidential Center? Yes, we can - L’annuncio è arrivato via Twitter il 3 febbraio: Barack e Michelle Obama quest’anno danno ufficialmente il via ai lavori per la costruzione dell’Obama Presidential Center. Dove sarà? Ovviamente a Chicago, nel South Side della città, dove Barack ha conosciuto Michelle e poco lontano da dove la First Lady è cresciuta. Ma è anche il luogo che ha visto nascere le due figlie della coppia, Sasha e Malia, dove il giovane Barack si è formato prima come Community Organizer e poi ha vinto la sua prima elezione.
“Questa nuova realtà darà una nuova vita al South Side di Chicago, sarà un’opportunità per tutti” ha detto in un video emozionale Barack Obama. Ancora una volta, il suo motto “Yes we can” ha avuto una forte eco: in questa occasione, però, è stato rivolto ai cittadini della sua amatissima Windy City. Avere una Presidential Library (o Presidential Center) è un privilegio che spetta a tutti gli ex Presidenti: al termine del loro mandato possono crearne una. Il progetto, nato con Franklin D. Roosevelt, include, ad oggi, 13 spazi presidenziali.
“Per fortuna non devo fare molta strada” Nella sua carriera politica, Joe Biden è sempre stato pendolare: da Wilmington, Delaware, prendeva il treno per Washington, D.C. E per scherzare su questo aspetto, lunedì ha pubblicato una foto con la didascalia “Grateful for the short commute on days like these” (grato di fare poca strada in giornate come queste). Il riferimento è alla neve, caduta copiosamente a D.C. Visto che ora Joe Biden vive e lavora alla Casa Bianca, pochissima distanza lo separa dall’ufficio alla sua stanza...Un motivo in più per essere grati.
Life after presidency: a podcast – No, non è il titolo di un nuovo romanzo, bensì il riassunto di ciò che farà Mike Pence. L'ex vicepresidente lancerà un podcast per la Young America’s Foundation, organizzazione di giovani conservatori. Pence si unirà a YAF come primo Ronald Reagan Presidential Scholar e terrà anche alcune conferenze. A 61 anni, però, non si lancia in un’avventura completamente nuova: l’ex VP, dieci anni prima della sua elezione al Congresso, è stato una personalità radiofonica conservatrice molto importante nel Midwest.
Donald Trump non ha più l’eliporto personale a Mar-a-Lago - Il Tycoon ha perso un altro dei suoi privilegi da Commander-in-chief: l'elisuperficie. L'area era stata costruita all'inizio del 2017 per il Presidente Trump: per farlo, la comunità di Palm Beach aveva dato un’approvazione ad hoc. Avere a disposizione l'helipad, per Trump significava volare a bordo del Marine One dall'aeroporto di Palm Beach (dove atterrava l'Air Force One) al suo resort, evitando il traffico stradale. Il costo per i lavori di rimozione? Circa 15 mila dollari.
Quanti soldi ha raccolto Donald Trump dopo le elezioni? Nelle 8 settimane successive al voto del 3/11, il Tycoon e il GOP hanno raccolto 255,4 milioni di dollari. Secondo il New York Times, che ha pubblicato la notizia, nonostante la sconfitta, i Trump donors hanno continuato a sostenerlo economicamente. Il flusso di denaro si è fermato il 6 gennaio, giorno dell’attacco al Congresso. Le cifre sono state rese pubbliche in una relazione presentata da WinRed, piattaforma digitale utilizzata dai Repubblicani per le donazioni online.
Le dimissioni di Donald Trump dallo Screen Actors Guild - Vi ricordate Andrea di Beverly Hills 90210? Ora è la presidente del più importante sindacato d’America, lo Screen Actors Guild, che tutela migliaia di attori nel Paese. Qualche giorno fa ha ricevuto una lettera da Donald Trump: l’ex Presidente, dopo aver scritto un sonoro “Who cares!” (chi se ne importa) all’idea che l’organizzazione stesse valutando di espellerlo dopo l’attacco a Capitol Hill, ha annunciato di chiudere definitivamente la porta al sindacato, rassegnando dimissioni immediate dal SAG.
Nella sua missiva, scritta su carta intestata dell’ufficio dell’ex Presidente, Trump rivendica di aver avuto dei ruoli in film importanti e di aver creato uno degli show di maggior successo, ovvero The Apprentice. Ma, nonostante ciò, ha deciso di non essere più associato all’organizzazione presieduta da Gabrielle Carteris. Chissà cosa avrà pensato lei, dopo aver letto le parole di The Donald.
Da Hollywood a Hollyboob, in poche (e per poche) ore - Modificare una delle scritte più famose al mondo, sulle colline di Los Angeles? Sì, si può. Ma si rischia il carcere. Anche se il motivo del gesto è positivo ed utile. Sei persone sono state arrestate lunedì dopo aver scalato il terreno ripido attorno all’iconica insegna di Hollywood e averla strategicamente modificata per diffondere quello che, secondo gli autori, aveva come obiettivo la sensibilizzazione della campagna contro il cancro al seno.
Dopo aver raggiunto l’area, non accessibile al pubblico e gestita da Hollywood Sign Trust, le sei persone (tra cui due noti influencer) hanno leggermente trasformato Hollywood in HollyBoob (Boob significa seno). Mentre facevano questo, però, venivano osservati dalla Polizia che, al termine del loro gesto, li ha aspettati su Mulholland Highway, giù dalla collina. Non è la prima volta che la famosa scritta viene leggermente trasformata: il 1 gennaio 2017 Hollywood, per poco tempo, diventò Hollyweed (weed significa marijuana, erba)