Nel corso della campagna elettorale il neopresidente Usa ha impostato una comunicazione online rassicurante e moderata. Dal 20 gennaio si troverà a gestire diversi dossier tech, tra cui il futuro di TikTok
Sui social non era il più popolare tra i due sfidanti, né il più efficace né quello con i numeri migliori. Le strategie di Biden (LO SPECIALE SULL'INSEDIAMENTO) e Trump riflettono tutte le loro differenze, e confermano che spesso - online - vince chi urla più forte. La comunicazione del presidente neoeletto è stata sempre prevedibile, una volta impostata, rassicurante. L’appello al voto, la vicinanza a figure dem molto amate come gli Obama, l’impegno attivo della moglie Jil. Sui temi più distanti dalla visione del tycoon – in particolare gestione della pandemia, tra mascherine e vaccini – il team Biden ha scelto messaggi di netto contrasto, ma senza abbondare nella condanna della visione di Trump.
"Obiettivo simpatia" sui social
In tutto questo, evidente l’obiettivo di rendere il profilo del candidato dem “simpatico”: le foto con il gelato, il tentativo di rendere iconici i suoi occhiali da sole modello aviatore, i giochi di parole e i video natalizi dei cani Major e Champ. Anche su Twitter i messaggi dal tono istituzionale sono stati solo di rado interrotti da post sarcastici e più pungenti – come quello sul disinfettante anti-Covid – e di rado hanno scaldato il cuore degli utenti quanto quelli infiammati di Trump. Trump, che ora non compete più nella partita, dopo che Twitter ha bloccato il suo account personale @realdonaldtrump lasciando attivo solo quel @POTUS che azzererà ogni conteggio al passaggio di consegne.
La variante Kamala Harris
Non c’è da aspettarsi una virata di linguaggio dal 20 gennaio in poi. Qualche incognita potrebbe arrivare piuttosto dalla vice Kamala Harris, molto amata sui social e già diventata virale su TikTok, dove la nipote l’ha resa protagonista di diversi video. Proprio TikTok è un’incognita dell’amministrazione Biden, che si inserirà in corso nella trattativa avviata da Trump per rendere la piattaforma cinese più “sicura” attraverso l’acquisizione da parte di un’azienda americana. Da come Biden e la sua squadra si muoveranno, si capirà qualcosa sulla strategia che intendono portare avanti non soltanto nei confronti dei social, ma della Cina e dei giganti del tech.