Papa: "Si sono combattute guerre in nome di Dio, anche cristiani responsabili"

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Così Papa Leone XIV nella Lettera apostolica in "Unitate Fidei", diffusa oggi. Prima dell'Angelus, concludendo la messa presieduta in piazza San Pietro, ha poi espresso immenso dolore per i rapimenti in Nigeria e Camerun. Per la recita dell'Angelus sono circa 60.000 le persone presenti in piazza. Il pontefice ha salutato i fedeli ucraini accorsi

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"Oggi per molti, Dio e la questione di Dio non hanno quasi più significato nella vita", scrive il Papa nella Lettera apostolica in "Unitate Fidei", diffusa oggi. "Il Concilio Vaticano II ha rimarcato che i cristiani sono almeno in parte responsabili di questa situazione, perché non testimoniano la vera fede e nascondono il vero volto di Dio con stili di vita e azioni lontane dal Vangelo. Si sono combattute guerre, si è ucciso, perseguitato e discriminato in nome di Dio. Invece di annunciare un Dio misericordioso, si è parlato di un Dio vendicatore che incute terrore e punisce. Il Credo di Nicea ci invita allora a un esame di coscienza". 

Dolore per i rapimenti in Africa

Papa Prevost prima dell'Angelus ha poi concluso la messa presieduta in piazza San Pietro con un pensiero ai rapimenti avvenuti in Nigeria e Camerun. "Ho appreso con immensa tristezza le notizie dei rapimenti di sacerdoti, fedeli e studenti nella Nigeria e nel Camerun, sento forte il dolore soprattutto per i tanti ragazzi e ragazze  sequestrati e per le loro famiglie angosciate".  "Rivolgo un accorato appello affinché vengano subito liberati gli ostaggi - ha aggiunto Leone XIV - ed esorto le autorità competenti a prendere decisioni adeguate e tempestive per assicurarne il rilascio. Preghiamo perché chiese e scuole sempre ovunque - ha aggiunto - restino lunghi di sicurezza e speranza". 

Abbraccio all'Ucraina

Poi Leone ha salutato i fedeli ucraini accorsi in piazzza, dove la sala stampa ha comunicato 60mila presenze: "Portate in patria l'abbraccio e la preghiera di questa piazza", ha detto il pontefice rivolto ai fedeli provenienti da alcune diocesi dell'Ucraina.

Festa del Cristo Re

"Oggi nelle diocesi di tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale della gioventù. Benedico e abbraccio spiritualmente quanti prendono parte alle diverse celebrazioni e iniziative", ha detto Leone XIV prima dell'Angelus. "Nella Festa di Cristo Re prego perché ogni giovane scopra la bellezza e la gioia di seguire Lui, il Signore e di dedicarsi al suo Regno di amore, di giustizia e di pace", ha sottolineato il Pontefice.

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