Cina, mandato d’arresto per il monaco del Tempio Shaolin, culla del kung fu

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L’uomo, per 25 anni alla guida del tempio meta di milioni di visitatori, è sotto inchiesta per aver violato i precetti buddisti. Shi Yongxin è noto anche come “monaco Ceo” per aver trasformato il Tempio in un marchio, con tanto di attività commerciali

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Scandalo al Tempio Shaolin, in Cina. Shi Yongxin, monaco che per oltre due decenni ha guidato il luogo protagonista della storia ancia cinese e noto come la culla del kung fu, è stato messo sotto indagine dalla Procura di Xinxiang con le accuse di appropriazione indebita e corruzione. Le autorità del luogo, nella provincia centrale di Henan, hanno “autorizzato l'arresto di Shi Yongxin", come riferisce l'agenzia ufficiale cinese Xinhua, senza però fornire molti altri dettagli. 

Chi è Yongxin

Il monaco Shi Yongxin, 60 anni, ha guidato il tempio per 25 anni. Lo scorso luglio, però, era stato sostituito a causa dello scandalo scoppiato quando le autorità avevano fatto sapere che era sotto inchiesta. L’uomo è accusato di aver violato i precetti buddisti per aver avuto relazioni con diverse donne per molto tempo e almeno un figlio illegittimo. Negli anni Shi Yongxin si era conquistato il soprannome di "monaco Ceo" per aver trasformato il Tempio in un 'marchio', con tanto di attività commerciali: una trasformazione che non ha mancato di suscitare critiche. Dieci anni fa era stato accusato di aver avuto diversi figli e di appropriazione indebita. Era sparito per un po', poi erano cadute tutte le accuse contro di lui.

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