Quanto si fida il mondo di Trump? Poco, come di Xi

Nei mesi scorsi abbiamo già ampiamente parlato di come le politiche del governo Trump stiano causando una crisi di reputazione a livello globale per gli Stati Uniti. Una recente indagine del Pew Research Center, condotta tra gennaio e aprile 2025, mette a confronto le opinioni dei cittadini di 24 Paesi del mondo sugli Stati Uniti e sul loro principale avversario sul palcoscenico internazionale: la Cina. Anche in questo caso, emerge un quadro in forte mutamento, in cui lo storico vantaggio degli Stati Uniti in termini di influenza globale si sta progressivamente erodendo. Convergenza di opinioni Attualmente, una media del 49% degli intervistati ha un'opinione favorevole degli Stati Uniti, contro il 37% che guarda positivamente alla Cina. Tuttavia, questa differenza si è ridotta negli anni: un fenomeno che si nota in particolare in dieci Paesi del mondo ad alto reddito, sondati anche negli anni scorsi da Pew , dove in media, nel 2021, il 63% degli intervistati aveva un'idea positiva degli Stati Uniti e solo il 24% della Cina. Oggi, queste due percentuali sono quasi le stesse, ovvero 35% e 32%. Il divario rimane però netto in alcuni Paesi. In Israele, ad esempio, l'83% degli intervistati ha un’opinione positiva sugli USA, contro il 33% della Cina. Anche in alcuni Paesi dell’Asia come Corea del Sud, Giappone e India, prevale nettamente l’apprezzamento per gli Stati Uniti. In Messico, invece, il 56% degli intervistati ha una visione positiva della Cina e solo il 29% degli USA, e il gigante asiatico è preferito anche in altre economie emergenti come Sudafrica, Turchia, Kenya e Indonesia. In nove Paesi, molti dei quali europei, la visione delle due potenze è simile e spesso caratterizzata da giudizi negativi su entrambe le potenze più alti della media. L’Italia è uno di questi, anche se si differenzia dal resto del gruppo dei Paesi occidentali per percentuali di apprezzamento leggermente più elevate: il 45% degli italiani vede di buon occhio la Cina e il 47% gli Stati Uniti. Se non visualizzi correttamente il grafico clicca qui La fiducia nei leader La fiducia nei confronti dei leader di Cina e Stati Uniti è generalmente bassa nei Paesi sondati dal Pew Research Center. Donald Trump riceve valutazioni migliori di Xi Jinping in 11 Paesi su 24, con il margine più ampio ancora una volta in Israele . In Giappone, India, Polonia e Ungheria Trump gode di maggiore fiducia rispetto al presidente cinese di un margine che si aggira tra il 20 e i 30 punti percentuali. Al contrario, Xi è visto più positivamente di Trump in sei Paesi, tra cui Messico, Spagna e Germania. In sette Paesi – inclusa l’Italia – non ci sono differenze significative tra i due. Se non visualizzi correttamente il grafico, clicca qui Anche in questo caso, un confronto con i sondaggi passati mostra una recente convergenza di opinioni: rispetto al 2024, quando era in carica Joe Biden, la fiducia nel presidente USA è diminuita in 13 Paesi, mentre quella in Xi è aumentata in 16 Paesi . In Germania, ad esempio, la fiducia è passata dal 63% di Biden al 18% di Trump, mentre Xi è salito dal 17% al 25%. Tra i cittadini delle dieci democrazie ad alto reddito citate in precedenza si registra un crollo di opinioni favorevoli nei confronti del presidente americano: dal 75% del 2021 all’attuale 22%, mentre nello stesso periodo, Xi è passato dal 18 al 24%, addirittura superando Trump.

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