Le politiche di Trump sull'immigrazione sono già impopolari

Secondo una serie di sondaggi pubblicati negli ultimi giorni, Trump starebbe perdendo il favore dell’opinione pubblica su un tema che fino a qualche settimana fa era considerato uno dei suoi cavalli di battaglia: il contrasto all’immigrazione. Quest’ultimo, infatti, insieme all’inflazione, era una delle questioni che stava più a cuore agli americani, la maggioranza dei quali approvava la linea dura proposta da Trump durante la campagna elettorale. Ma gli sviluppi recenti, tra cui l’annuncio di voler iniziare a espellere anche cittadini americani che si siano macchiati di crimini e il rifiuto dell’amministrazione Trump a eseguire gli ordini dei tribunali sulle deportazioni illegali – incluso quello di riportare negli Stati Uniti Kilmar Abrego Garcia, cittadino statunitense deportato a El Salvador per errore su stessa ammissione del governo Trump – stanno provocando un chiaro contraccolpo tra l’opinione pubblica. Un recente sondaggio condotto da Ipsos per il Washington Post e ABC News mostra un tasso di disapprovazione al 53% nei confronti delle politiche sull’immigrazione di Trump, mentre solo il 46% le approva. Le stesse cifre sono riportate anche da un sondaggio di Associated Press/NORC Center for Public Affairs, mentre l'ultima rilevazione del New York Times/Siena College registra un tasso di disapprovazione del 51% e uno di approvazione del 47% per quanto riguarda l’immigrazione. Anche il più recente sondaggio commissionato da Fox News – emittente televisiva molto vicina ai Repubblicani – mostra un tasso di approvazione negativo, anche se in misura leggermente minore rispetto alle altre rilevazioni: il 47% degli intervistati approva le misure di Trump contro l’immigrazione, mentre il 48% le disapprova. In tutti i casi, si tratta di un peggioramento rispetto agli stessi sondaggi condotti solo qualche settimana fa. L'azione di Trump si è spinta troppo oltre Come mostra un altro sondaggio condotto tra inizio gennaio e fine febbraio e riportato sul blog dell’ex direttore di 538 George Elliott Morris, generalmente l’opinione pubblica americana è a favore delle deportazioni di immigrati irregolari che hanno commesso crimini violenti. Il tasso di approvazione netto di questa misura è di ben +81 punti percentuali, mentre è di +11 quello relativo a un ordine esecutivo che dichiari l'emergenza al confine tra Stati Uniti e Messico, con la promessa di dispiegare truppe, costruire ulteriori barriere al confine e attuare deportazioni di massa. Tutte le altre politiche prese in considerazione dal sondaggio, tuttavia, mostrano un tasso di approvazione negativo. Tra queste, le più impopolari sono: “espellere gli immigrati irregolari che vivono negli Stati Uniti da più di 10 anni” , “espellere gli immigrati irregolari che sono genitori di cittadini statunitensi per nascita , “deportare gli immigrati irregolari che non hanno infranto la legge, eccetto quelle sull'immigrazione” , “espellere gli immigrati che vivono illegalmente negli Stati Uniti anche se vivono qui da diversi anni, hanno un lavoro e non hanno precedenti penali , “deportare cittadini statunitensi condannati in prigioni straniere” . Insomma, gli americani sono a favore di una riduzione dell’immigrazione irregolare e della deportazione degli immigrati che hanno commesso crimini violenti, ma le azioni del governo Trump – che si sta spingendo ben oltre questo obiettivo – stanno causando un calo di popolarità nei confronti del suo approccio complessivo all’immigrazione.

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