Starmer-von der Leyen, a Londra l'incontro che riavvicina

Giovedì 24 aprile la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha fatto visita al primo ministro Keir Starmer a Downing Street. Lo ha fatto dopo una fallimentare, ennesima riunione dei “volenterosi” per l’Ucraina con una delegazione degli Stati Uniti orfana del segretario di stato Marco Rubio e dell’inviato speciale Steve Witkoff, e alla vigilia dei funerali di Papa Francesco in Vaticano. Un appuntamento, quest’ultimo, caratterizzato dalla presenza di molti leader mondiali, tra cui il presidente americano Donald Trump e quello ucraino Volodymir Zelensky. Proprio a causa dell’instabilità generata dall’amministrazione Trump, Regno Unito e Unione europea sono tornati a parlare la stessa lingua. Sanzioni a Mosca fino al cessate il fuoco “Tra due settimane presenteremo una tabella di marcia con misure concrete per eliminare gradualmente tutte le importazioni di combustibili fossili russi. In modo da non dover più dipendere da una potenza ostile per il nostro fabbisogno energetico". L’annuncio di Ursula von der Leyen arriva al summit sulla sicurezza energetica a Londra: l’indipendenza energetica è in cima alle priorità per rendere l’Europa tutta più sicura. Un concetto che trova il premier britannico Keir Starmer in piena sintonia: “La Russia usa l'energia come un’arma”, ha dichiarato annunciando la creazione di un nuovo fondo, sostenuto da un finanziamento iniziale di 300 milioni di sterline per l'energia eolica offshore nell'ambito dell'attività svolta dall'azienda statale Great British Energy, al fine di attrarre "miliardi" di investimenti privati soprattutto dall'estero. Le sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina, in particolare quelle sull'energia, devono restare in vigore almeno fino a quando Mosca non accetterà un cessate il fuoco incondizionato, ha poi aggiunto. Strada aperta Starmer e Von der Leyen hanno quindi avuto il loro bilaterale a Downing street, all’indomani di una riunione dei volenterosi depotenziata – i ministri degli esteri hanno all’ultimo fatto un passo indietro di fronte a una situazione di stallo – e bollata da molti come un fallimento. Il clima di grande instabilità politica alimentato dal presidente americano Donald trump sta avendo anche l’effetto di accorciare, e di molto, le due sponde del canale della Manica. Von der Leyen ha suggerito che i colloqui con Sir Keir Starmer potrebbero “aprire la strada” all'adesione del Regno Unito a SAFE, Security Action for Europe, un programma di sicurezza europeo. Musica per le orecchie di un leader britannico che cerca di percorrere ogni strada possibile per resettare le relazioni con la Ue. La Difesa è una carta che Starmer ha iniziato a giocare dal primo momento. Altro tema che avvicina è quello della lotta all’immigrazione clandestina. “Condividiamo lo stesso obiettivo – ha commentato Von der Leyen -siamo noi europei a decidere chi arriva in Europa e in quali circostanze e non i trafficanti”. Tra i temi affrontati dai due leader, anche la mobilità degli under 30 europei. La fronda dei parlamentari laburisti favorevoli a un’apertura in questo senso non fa che aumentare col passare del tempo. I giovani Più di 60 parlamentari firmano una lettera che chiede visti limiati nel tempo per i giovani tra i 18 e i 30 anni per viaggiare liberamente La cancelliera, Rachel Reeves, ha reso noto che le discussioni su un potenziale programma sono in corso, e questo è il più chiaro indizio che il governo si sta preparando a concludere un accordo. Un programma di mobilità giovanile che consentirebbe ai giovani britannici ed europei tra i 18 e i 30 anni di viaggiare liberamente è stato considerato una richiesta europea fondamentale per raggiungere un accordo economico con il Regno Unito. Secondo alcune fonti, l'UE sarebbe ora disposta a fissare una quota e un limite di tempo per questi visti, aprendo così la porta a un accordo.

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