Adolescence, le ragioni della sua ideazione e del suo successo nel Regno Unito

La voce politica più autorevole a reagire al fulminante successo nel Regno Unito di Adolescence è stata quella di Keir Starmer. Il primo ministro ha visto la serie, disponibile sulla piattaforma Netflix, insieme ai suoi due figli e ha commentato che “andrebbe vista a scuola”. Già, la scuola. Insieme a quello familiare, l’ambiente più fertile per forgiare le menti dei più giovani, il terreno prediletto delle grandi opportunità ma anche dei fallimenti, delle rabbie e delle frustrazioni che possono nutrirsi di silenzi imperscrutabili, fino a trasformarsi in energia distruttiva e autodistruttiva. Adolescence ha avuto un successo immediato nel Paese in cui è stata ideata e girata. E non è un caso. La diffusione della misoginia tra i giovani britannici è diventata motivo di crescente preoccupazione. Studi recenti indicano che le scuole sono spesso teatro di atteggiamenti e comportamenti sessisti. Il Parlamento di Westminster ha adottato da poco misure per cercare di arginare il fenomeno, diffondendo nelle scuole linee guida che toccano i temi delle relazioni e della sfera affettiva e sessuale, cercando di incoraggiare così una cultura in cui sessismo, misoginia e stereotipi di genere non siano tollerati. Nonostante gli sforzi messi in campo, però, questi fenomeni appaiono sempre più difficili da arginare. Secondo un rapporto del 2024 dell’autorità garante , l’80% dei ragazzi tra i 13 e i 17 anni - circa 2 milioni di individui - sarebbe esposto, almeno una volta al mese, a materiale dannoso, con la misoginia tra i contenuti più comuni. Questi dati evidenziano come gli algoritmi di piattaforme come TikTok e YouTube tendano a indirizzare i giovani verso contenuti estremi, rafforzando stereotipi di genere nocivi e promuovendo una cultura tossica della mascolinità. In risposta a tutto questo, l’ultimo governo conservatore ha introdotto l'Online Safety Bill, che obbliga le piattaforme a rimuovere contenuti dannosi. Un’azione importante, ma quanto efficace ancora non è chiaro. Piattaforme come Snapchat e Instagram vengono utilizzate per organizzare atti di violenza e bullismo. Tra gli episodi più tragici verificatisi negli ultimi anni nel Regno Unito c’è, ad esempio, l’omicidio del 13enne Olly Stephens da parte di tre coetanei nel 2021 o della transgender Brianna Ghey nel 2023 . A causa della lingua in comune, i giovani inglesi sono maggiormente esposti, sui social network, ai messaggi deleteri di personaggi come Andrew Tate. Ex kickboxer e influencer noto per le sue posizioni contro le donne, ha acquisito una vasta popolarità, soprattutto tra gli adolescenti maschi. Con oltre 7,9 milioni di follower su X, promuove stereotipi di genere obsoleti e spesso violenti. Molti minorenni lo vedono come un modello da emulare, interiorizzando atteggiamenti e comportamenti dannosi. Un rapporto di Internet Matters ha rilevato che oltre la metà dei giovani papà con un’età inferiore ai 35 anni ha un'opinione favorevole di Tate, così come quasi un quarto dei ragazzi tra i 15 e i 16 anni. Elemento, questo, che dimostra una diffusione intergenerazionale delle sue ideologie. Everyone's Invited è una ong nata – non a caso – in un anno complesso come il 2020, segnato dalla pandemia e dall’isolamento forzato. La missione che si è posta la sua fondatrice, Soma Sara, è quella di esporre e sradicare la “cultura dello stupro”. Lo fa attraverso la sua piattaforma online che è diventata una sorta di “porto sicuro” per tutte le vittime, indipendentemente dal genere o dall'orientamento sessuale. Queste hanno la possibilità condividere le loro storie in modo completamente anonimo. L’attivista ha raccolto testimonianze di abusi sessuali e molestie in 1.664 scuole primarie del Regno Unito, evidenziando la necessità di un'educazione sessuale appropriata fin dalla tenera età. Tra i tanti meriti che può avere Adolescence, c’è anche il suo tentativo di provare a entrare in un mondo digitale spesso oscuro per gli adulti, fatto di un linguaggio, di simboli e di gesti, che solo gli adolescenti e preadolescenti conoscono. Nel Regno Unito la cosiddetta cultura incel - termine che dovrebbe far sorridere, data la giovane età dei soggetti - ha contribuito a radicalizzare alcuni giovani, portandoli a comportamenti violenti. Si tratta di una sottocultura online composta prevalentemente da uomini che si considerano incapaci di attrarre un partner per una relazione di carattere sessuale o sentimentale. Gli incel spesso attribuiscono questa condizione a fattori esterni o all’aspetto fisico e sviluppano un forte risentimento verso le donne e la società in generale. Negli Stati Uniti e in altri Paesi occidentali, il movimento si è intrecciato con altri fenomeni come l'alt-right, il suprematismo maschile e la cosiddetta manosfera, una rete di blog e forum incentrati sulla “crisi della mascolinità”. Nel Regno Unito, le forze di polizia e gli apparati di sicurezza hanno iniziato a trattare l’estremismo incel come una potenziale minaccia terroristica. Protocolli come il Prevent Programme, che mira a fermare l'estremismo, hanno cominciato a monitorare i forum incel, considerandoli possibili ambienti di radicalizzazione, al pari di quelli legati all’estremismo islamista o all’estrema destra. Uno dei casi più noti nel Regno Unito è quello di Jake Davison, responsabile della sparatoria di Plymouth nel 2021. Davison, un giovane con una storia di problemi mentali, aveva espresso opinioni incel online e aveva mostrato simpatia per la retorica di questo movimento. Ha ucciso cinque persone prima di togliersi la vita, rendendo questo episodio il peggior attacco con armi da fuoco nel Regno Unito in oltre un decennio. Grazie alla miniserie televisiva, un dibattito si è aperto su questo tema all’interno delle scuole inglesi. Adolescence esplora poi come avviene il passaggio, in un adolescente, dal pensiero all’azione violenta. Una violenza che, in un Paese come il Regno Unito dove le armi da fuoco, rispetto a realtà come quella statunitense, sono poco diffuse, si traduce frequentemente in episodi di ferimenti o omicidi all’arma bianca. L'accesso facile ai coltelli, spesso acquistati online senza adeguati controlli sull'età, ha ulteriormente aggravato il problema. Il Governo ha risposto vietando determinati tipi di armi da taglio, come gli zombie knives, e introducendo controlli più severi sulle vendite in rete. Per affrontare questa crisi, sono state intraprese anche diverse iniziative di sensibilizzazione. Tra gli esempi più importanti, la produzione da parte della tv di Stato britannica, la BBC, del documentario Our Knife Crime Crisis, presentato da un volto noto al grande pubblico e particolarmente apprezzato dai giovani neri: Idris Elba. L’attore esplora l'aumento della violenza giovanile legata ai coltelli attraverso testimonianze di vittime, autori di reati e familiari colpiti. Il documentario non si limita all’analisi, ma propone anche soluzioni pratiche, come iniziative per incentivare la consegna volontaria di armi e programmi di mentorship per giovani a rischio. In uno studio congiunto appena concluso, le Università di Hull e Bristol hanno tracciato una correlazione tra l’esclusione scolastica e il coinvolgimento in atti di violenza grave. Gli adolescenti espulsi permanentemente dalla scuola avrebbero il doppio delle probabilità di commettere entro un anno azioni di questo tipo, rispetto ai ragazzi sospesi solo temporaneamente. Esiste, poi, un fenomeno emergente: quello delle gang online composte da maschi adolescenti che condividono contenuti violenti e misogini. Il numero di questi gruppi, noti come reti Com, è aumentato di sei volte tra il 2022 e il 2024, evidenziando la crescente influenza delle piattaforme digitali nel plasmare i comportamenti giovanili. Un fenomeno che non lascia di certo indifferente la polizia britannica. Specialmente a Londra e nei principali grandi centri urbani del Paese , i crimini con coltello che coinvolgono adolescenti sono sempre più frequenti, al punto che il capo di Scotland Yard, Sir Mark Rowley, ha parlato di “normalizzazione” del fenomeno nella capitale, esprimendo tutta la sua preoccupazione. Nel periodo 2023-2024, l’83% delle vittime di omicidi avvenuti in Inghilterra e Galles e perpetrati da adolescenti è stato ucciso con un coltello. Si tratta della percentuale più alta dell'ultimo decennio. Organizzazioni come il Youth Endowment Fund hanno evidenziato che nel 2022/23, 99 giovani di età compresa tra 16 e 24 anni sono stati vittime di omicidio, rispetto agli 87 del 2012/13. Nello stesso anno, 467 bambini sono stati trattati in ospedale per ferite da coltello o oggetti appuntiti, un aumento del 47% rispetto ai 318 casi del 2012/13. I dati indicano anche che quasi la metà delle vittime e degli autori di reati all’arma bianca sono afrocaraibici, nonostante rappresentino una porzione minore della popolazione cittadina. Questo aspetto evidenzia la necessità di affrontare, specie nelle metropoli, le disparità razziali attraverso strategie mirate e inclusive. Inoltre, la chiusura di servizi giovanili e l'aumento della disoccupazione tra i giovani hanno lasciato molti senza supporto e opportunità, rendendoli più vulnerabili al coinvolgimento in attività criminali.

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