I settori dell'economia americana che impiegano più stranieri

Durante la campagna elettorale e i suoi primi due mesi di governo, Donald Trump ha dichiarato guerra agli oltre 11 milioni di stranieri irregolari residenti negli Stati Uniti, minacciando di deportarne un milione all’anno. L’amministrazione repubblicana ha più volte dichiarato di voler espellere anche chi è arrivato negli Stati Uniti legalmente durante l’amministrazione Biden e, pochi giorni dopo il suo insediamento, Trump ha dato il potere alla polizia di frontiera di colpire anche questa categoria di immigrati, qualora chi ne fa parte si macchiasse di reati penali. Oltre alle questioni etiche e legali relative alle deportazioni di massa, una delle maggiori preoccupazioni di esperti e critici di Trump riguarda i danni che queste potrebbero causare all’economia americana. Secondo un’analisi del sito di informazione USA Facts, infatti, nel 2023 la forza lavoro statunitense è composta per quasi un quinto – il 18,5% – da persone di origine straniera: si tratta di quasi 30 milioni di stranieri su un totale di poco più di 160 milioni di lavoratori. Una percentuale che nel giro di meno di quindici anni è aumentata di quasi tre punti percentuali rispetto al 15,6% del 2010. I settori che impiegano più stranieri I lavoratori di origine straniera sono concentrati per lo più nel settore dei servizi per l’istruzione e la sanità e in quello dei servizi professionali e commerciali. Il primo ne impiega 5,5 milioni – ovvero il 18,4% di tutti i lavoratori stranieri – il secondo, invece, 4,7 milioni – il 15,8%. A questi due settori segue quello delle costruzioni con 3,3 milioni di stranieri, l’industria manifatturiera con 3,2, il commercio al dettaglio e l’hospitality, entrambi con 3, i trasporti e i servizi di pubblica utilità con 2,1 e le attività finanziarie con 1,6. L'industria mineraria è il settore che nel 2023 impiegava il numero più basso di persone nate all'estero: circa 74.000 – o lo 0,2% degli immigrati occupati. I settori con la più alta percentuale di stranieri Se il settore dei servizi per l’istruzione e la sanità è quello che impiega più stranieri, al contempo vi lavora anche la fetta più ampia di lavoratori nati negli Stati Uniti: circa 31,4 milioni di persone, ovvero un quarto della forza lavoro “nativa”. Al suo interno, dunque, gli stranieri rappresentano il 14,8% degli impiegati, piazzando i servizi per l’istruzione e la sanità al nono posto tra i settori in cui lavora la più alta percentuale di immigrati. Quello con la proporzione più alta è il settore delle costruzioni, nel quale il 28,6% degli impiegati è straniero. Segue il settore dei servizi professionali e commerciali con il 22,9%, i trasporti e i servizi di pubblica utilità con il 21,4%, l’hospitality con 21%, l’industria manifatturiera con il 20,2%, l’agricoltura, la silvicoltura, la pesca e la caccia con 19,8% e il commercio al dettaglio con il 15,6%. I settori con la più alta crescita di impiegati stranieri Tra il 2010 e il 2023, la percentuale di impiegati stranieri è aumentata in tutti i settori tranne due, quello dell’agricoltura, la silvicoltura, la pesca e la caccia e quello dell’hospitality, in cui è scesa rispettivamente di 1,4 e 0,4 punti percentuali . La crescita più consistente si è registrata nei settori delle costruzioni , dei servizi professionali e commerciali e dei trasporti e dei servizi di pubblica utilità .

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