
Il Giappone continua a bruciare dallo scorso giovedì. Gli incendi boschivi da record si sono verificati in una regione abbastanza arida dove lo scorso anno si è registrata l'estate più calda di sempre. I danni sono ancora in fase di valutazione
Giovedì scorso un incendio è divampato sulla zona nord del Giappone causando enormi danni all’ecosistema circostante. Sono stati mobilitati circa 1.700 vigili del fuoco a causa degli incendi boschivi da record, che hanno costretto all’evacuazione 4.600 residenti, secondo quanto riferito oggi dalle autorità. Una persona è addirittura morta la scorsa settimana, durante l'incendio della regione di Iwate, dove le precipitazioni sono particolarmente scarse e dove l'anno scorso il Giappone ha vissuto l'estate più calda mai registrata.
I soccorsi
I vigili del fuoco di 14 contee del Giappone sono stati mobilitati nel tentativo di spegnere l'incendio, che ha già bruciato circa 2.100 ettari da giovedì, secondo l'Agenzia per la gestione degli incendi e dei disastri. Sedici elicotteri, tra cui quelli appartenenti alle forze di autodifesa, hanno fatto avanti e indietro per versare acqua sulle fiamme. L'incendio domenica ha danneggiato 84 edifici ma, secondo l’agenzia, i danni sono ancora in fase di valutazione. Secondo le autorità giapponesi circa 2.000 persone sono fuggite dalle aree intorno alla città di Ofunato, nella regione boscosa di Iwate. Alcune di loro si sono rifugiate da amici o parenti e più di 1.200 persone sono state portate in rifugi, hanno aggiunto.
