Acquisti online, Commissione Ue apre indagine su Shein e Temu

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Nel 2024 l’Unione ha importato 4,6 miliardi di articoli di basso valore, quasi il doppio rispetto ai 2,4 miliardi del 2023 e più del triplo rispetto al 2022. In media, ogni giorno entrano in Europa 12 milioni di oggetti low cost, evidenziando una crescita esponenziale che preoccupa Bruxelles

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Nel giorno in cui è entrata in vigore la nuova politica dei dazi statunitensi si è registrato anche un temporaneo blocco delle consegne postali dalla Cina agli Stati Uniti. Sul tema è intervenuta anche la Commissione europea, che, nella comunicazione "A comprehensive Eu toolbox for safe and sustainable e-commerce" inviata il 5 febbraio a Parlamento, Consiglio, Comitato economico e sociale europeo (EESC) e Comitato delle Regioni, ha sollecitato l’eliminazione dell’esenzione per i beni di valore inferiore a 150 euro. L’UE ha inoltre lanciato un allarme sull’impennata delle importazioni di prodotti a basso costo acquistati direttamente dai consumatori tramite e-commerce. I dati sono impressionanti: nel 2024, l’Unione ha importato 4,6 miliardi di articoli di basso valore, quasi il doppio rispetto ai 2,4 miliardi del 2023 e più del triplo rispetto agli 1,4 miliardi del 2022. In media, ogni giorno entrano in Europa 12 milioni di oggetti low cost, evidenziando una crescita esponenziale che preoccupa Bruxelles.

I dati

Nel 2024, il 91% delle spedizioni e-commerce sotto i 150 euro dirette nell’UE proveniva dalla Cina, più del doppio rispetto al 2023. La Commissione europea ha evidenziato come la crescita esplosiva di marketplace come Temu e Shein, con oltre 75 milioni di utenti nell’UE in pochi mesi, stia sollevando serie preoccupazioni. Le due piattaforme sono già nel mirino delle autorità per la scarsa trasparenza delle loro attività. La Commissione ha chiesto chiarimenti a entrambe in base al Digital Services Act, mentre Shein è stata criticata per la possibile presenza di cotone proveniente dallo Xinjiang nei suoi capi, una zona soggetta a divieti per lo sfruttamento della manodopera uigura. Inoltre, in Italia, l’Antitrust ha aperto un’indagine contro la società per presunte pratiche ingannevoli sulla sostenibilità.

I rischi per i consumatori

Oltre all’aspetto fiscale, la Commissione UE ha sottolineato i rischi legati alla sicurezza e alla salute dei consumatori: circa la metà dei prodotti contraffatti sequestrati alle frontiere europee proviene dall’e-commerce, spesso non rispettando gli standard comunitari. Shein ha annunciato di aver eseguito oltre due milioni di test sui suoi prodotti nel 2024 e di voler investire 15 milioni di dollari per rafforzare la conformità. Bruxelles punta ora a una riforma doganale che preveda l’eliminazione dell’esenzione dai dazi per gli acquisti sotto i 150 euro, imponendo ai fornitori l’obbligo di fornire in anticipo informazioni sui prodotti importati. La proposta, accolta positivamente dalle aziende europee del settore, mira a garantire una concorrenza più equa e una maggiore protezione per i consumatori.

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