Bocciata vignetta su Bezos e Trump, si dimette disegnatrice WP

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Ann Telnaes, storica vignettista della testata e vincitrice del premio Pulitzer, si è dimessa dopo che il giornale si è rifiutato di pubblicare un disegno satirico che colpiva anche lo stesso proprietario del giornale, raffigurato insieme ad altri magnati inginocchiati  mentre danno sacchi di denaro a una statua del presidente eletto

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Nuova bufera sul prestigioso Washington Post, dopo che il proprietario Jeff Bezos ha stoppato prima delle elezioni l'endorsement del quotidiano a Kamala Harris, facendo perdere 250 mila abbonati. Ann Telnaes, storica vignettista della testata e vincitrice del premio Pulitzer, si è dimessa dopo che il giornale si è rifiutato di pubblicare una vignetta satirica  che colpiva anche lo stesso Bezos, raffigurato insieme ad altri magnati inginocchiati  mentre danno sacchi di denaro a una statua del presidente eletto Donald Trump. Si tratta del fondatore di Meta, Mark Zuckerberg, e Sam Altman di OpenAI. Ma c'è anche Topolino: un riferimento al fatto che Abc News, di proprietà della Disney,  il mese scorso ha accettato di pagare 15 milioni di dollari per risolvere una causa per diffamazione intentata da Trump.  "In tutto questo tempo non ho mai visto una vignetta uccisa a causa di chi o  cosa ho scelto di colpire con la penna. Fino ad ora", ha scritto Telnaes in un post su Substack. "La vignetta che è stata eliminata critica i dirigenti miliardari della tecnologia e dei media che hanno fatto del loro meglio per ingraziarsi il presidente eletto Trump", ha aggiunto, spiegando la satira contro "questi uomini con lucrosi contratti governativi e un interesse nell'eliminare le normative". Il rifiuto del Washington Post di pubblicare la vignetta, ha detto, è un "punto di svolta", a suo avviso "pericoloso per una stampa libera". David Shipley, il redattore della pagina editoriale del giornale, ha spiegato di aver deciso di non pubblicare la vignetta per evitare ripetizioni, non perché prendesse in giro il proprietario del giornale. "Rispetto Ann Telnaes e tutto ciò che ha dato al Post. Ma devo dissentire dalla sua interpretazione degli eventi. Non ogni giudizio editoriale è il riflesso di una forza maligna", ha osservato. "La mia decisione - ha aggiunto - è stata guidata dal fatto che avevamo appena pubblicato una rubrica sullo stesso argomento della vignetta e avevamo già programmato la pubblicazione di un'altra rubrica, questa volta una satira". 

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