Fino alla sua morte, è stata la più anziana campionessa olimpica vivente. Vinse dieci medaglie tra cui l'oro a Helsinki nel 1952, dopo essere sopravvisuta all'Olocausto, e altri quattro a Melbourne nel 1956
Agnese Keleti è morta all’età di 103 anni. Era la campionessa olimpica di ginnastica ungherese sopravvissuta all'Olocausto. Keleti vinse l'oro a Helsinki nel 1952 e altri quattro a Melbourne nel 1956. Nel 2017 ha ricevuto il Premio Israele, considerato il più alto riconoscimento culturale del Paese, oltre alla nomina "Atleta della Nazione" dell'Ungheria nel 2004. Ha continuato a eseguire spaccate complete sulle gambe fino ai 90 anni. Fino alla sua morte, è stata la più anziana campionessa olimpica vivente.
Chi era
Nacque con il nome di Agnes Klein a Budapest, da una famiglia ebrea. La sua ambiziosa carriera di ginnasta finì inizialmente a causa delle leggi discriminatorie contro gli ebrei in Ungheria, che all'epoca era alleata con la Germania nazista. Dopo essere sopravvissuta all'Olocausto usando dei documenti falsi, riprese gli allenamenti, pronta a competere alle Olimpiadi di Londra del 1948, ma un infortunio all'ultimo minuto alla caviglia infranse le sue speranze. Quattro anni dopo, fece il suo debutto ai Giochi di Helsinki del 1952 e a 31 anni vinse una medaglia d'oro, un argento e due bronzi negli esercizi a corpo libero. Anche i giochi olimpici in Australia, a Melbourne, si svolsero subito dopo la sanguinosa repressione da parte delle truppe sovietiche della rivoluzione anticomunista ungherese. Ma questo non fermò Keleti che arrivò al successo australiano nonostante avesse 35 anni, un'età insolitamente alta per una ginnasta di alto livello. Dopo queste ultime conquiste, decise di non tornare in Ungheria e si stabilì in Australia. Dopo l’avvento della democrazia, quindi dal 1989, visitò spesso l'Ungheria e, negli ultimi anni della sua vita, si stabilì finalmente di nuovo a Budapest.