La presidente uscente filo Ue si conferma con pochi voti di scarto. "Dobbiamo preparare il Paese per le elezioni parlamentari della prossima estate", dice Maia Sandu che ha sconfitto il candidato Alexander Stoianoglo
"Dobbiamo preparare il Paese per le elezioni parlamentari della prossima estate, e preservare la democrazia nel Paese". A dirlo nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni politiche in Moldavia è Maia Sandu, presidente uscente filo Ue del Paese. La riconferma arriva però sul filo del rasoio: l'ex procuratore sostenuto dai socialisti filorussi Alexandr Stoianoglo è stato superato di pochissimi voti con una percentuale poco superiore al 50% nel ballottaggio. "Il mio obiettivo principale per i prossimi anni - ha sottolineato Sandu - sarà quello di essere presidente per tutti".
Il risultato del primo turno
Alla vigila del voto gli analisti avevano previsto una corsa serrata, tra i timori di un'ingerenza russa nonostante le ferme smentite del Cremlino. Al primo turno dello scorso 20 ottobre, Sandu aveva ottenuto il 42,5% dei voti, ben avanti rispetto al suo rivale di 57 anni, che aveva raccolto quasi il 26%. Ma il contendente filorusso sperava di incassare il sostegno di diversi piccoli candidati usciti di scena per il secondo turno, cosa che sembra essersi verificata. In queste due settimane, il campo presidenziale ha intensificato la sua campagna sui social e nei villaggi per cercare di contrastare la massiccia compravendita di voti che, secondo le autorità, ha inquinato i risultati del referendum vinto per un soffio dai sostenitori del 'sì' all'Ue, con il 50,46%.
Il ruolo della disinformazione
Prima del voto, la polizia ha denunciato significative operazioni di disinformazione attraverso l'invio di false email e minacce di morte: "Un attacco virulento" volto, secondo il premier Dorin Recean, a "seminare panico e paura". Nonostante questo la partecipazione al voto è stata maggiore rispetto al primo turno, sia in Moldavia che all'estero. Le forze dell'ordine hanno aperto un'inchiesta sulla presunta organizzazione da parte della Russia di "trasporti organizzati" con voli e bus per spingere i moldavi residenti sul suo territorio a votare in Bielorussia, Azerbaigian e Turchia. Dopo aver votato, Sandu ha invitato alla mobilitazione "contro i truffatori", riponendo la sua "fiducia" nei suoi concittadini "che hanno sempre fatto progredire il Paese e lo hanno protetto dal male". Dall'altra parte, Stoianoglo ha promesso di essere "il presidente di tutti", negando "di avere rapporti con il Cremlino" e qualsiasi coinvolgimento "in brogli elettorali". Senza tuttavia disdegnare l'uso di qualche termine russo da mescolare alla lingua ufficiale romena nei suoi discorsi.