Gerard Depardieu, il processo per violenza sessuale slitta a marzo 2025

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Convocato ieri in tribunale a Parigi per difendersi dalle nuove accuse di violenza sessuale, l'attore non si è presentato in aula per motivi di salute. "Gérard Depardieu è molto malato e purtroppo i medici gli vietano di presentarsi all'udienza'', ha detto il suo avvocato, Jérémie Assous. Il processo all'attore è stato quindi posticipato al 24 e 25 marzo 2025. In vista della nuova udienza, il presidente del tribunale ha ordinato una perizia medica, da effettuare a inizio marzo

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Il processo a Gérard Depardieu slitta al 2025. Convocato ieri in tribunale a Parigi per difendersi dalle nuove accuse di violenza sessuale, l'attore di 75 anni non si è presentato in aula per motivi di salute. Dopo aver assicurato inizialmente che Depardieu ''intendeva'' assistere all'udienza, il suo legale, l'avvocato Jérémie Assous, ha annunciato poi che avrebbe chiesto il rinvio a causa dello ''stato di salute'' del suo assistito. "Gérard Depardieu è molto malato e purtroppo i medici gli vietano di presentarsi all'udienza, motivo per cui chiederà un rinvio a data ulteriore affinché possa essere presente'' in aula, ha detto Assous. Il processo all'attore è stato quindi posticipato di cinque mesi: la nuova data è fissata al 24 e 25 marzo 2025. In vista della nuova udienza, il presidente del tribunale ha ordinato una perizia medica, da effettuare a inizio marzo, per valutare le capacità dell'attore di poter comparire o meno dinanzi ai giudici. 

Il processo a Gerard Depardieu

In occasione dell'udienza di ieri, un centinaio di persone si sono presentate davanti al tribunale di Parigi per esprimere il proprio sostegno alle vittime. ''Vittime vi crediamo, stupratori, vi vediamo'', è stato uno degli slogan scanditi in piazza. O ancora: "Depardieu, non sei l'orgoglio della Francia''. Un riferimento alle parole pronunciate lo scorso anno da Emmanuel Macron, quando denunciò una forma di ''caccia all'uomo'' contro l'attore, definito dal presidente francese un ''immenso attore'' che ''rende fiera la Francia''.

L'accusa di violenza sessuale

Gerard Depardieu dovrà rispondere in aula dell'accusa di violenza sessuale nei confronti di numerose vittime. Alcune delle denunce emesse contro di lui sono andate in prescrizione, mentre altre sono ancora valide. Ad agosto, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio di Depardieu per stupro e aggressione sessuale contro Charlotte Arnould, prima attrice a denunciarlo nel 2018. Il processo che si è aperto ieri, invece, riguarda la denuncia di due presunte vittime di abusi sul set del film “Les volets verts” di Jean Becker, nel 2021. Una delle due donne, scenografa, aveva querelato l'attore nel febbraio scorso per violenze sessuali, molestie e oltraggi sessisti. ''Mi attendo che la giustizia sia uguale per tutti e che il signor Depardieu non possa beneficiare di un trattamento di favore perché artista'', ha dichiarato la sua avvocata, Carine Durrieu-Diebolt.

Il legale di Depardieu: "Accuse menzognere"

In risposta a Durrieu-Diebolt, l'avvocato Assous ha dichiarato che l'attore è oggetto di "accuse menzognere'' con il preciso scopo di ''arricchirsi di 30.000 euro''. Secondo la presunta vittima, 55 anni, i fatti risalirebbero al settembre 2021, in una residenza privata del XVI arrondissement. A denunciare Depardieu nell'ambito di questo stesso processo anche un'altra donna, aiuto regista. ''Mai e poi mai ho abusato di una donna'', aveva detto l'attore in una lettera aperta pubblicata su Le Figaro nell'ottobre 2023.

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