In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Israele-Hamas, media: "Netanyahu si appresta a licenziare Gallant"

©Getty

Secondo la tivù pubblica Kan, al suo posto sarebbe nominato il leader di Nuova Speranza, Gideon Saar. I ribelli dello Yemen minacciano "attacchi più massicci". Hamas afferma che il suo leader Sinwar invierà presto un messaggio ai palestinesi e al mondo. L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che sei persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che ieri sera ha colpito una casa di quartiere di Zeitoun, nel sudest della città di Gaza

Condividi:

LIVE

Gallant: "Sta svanendo possibile accordo con Hezbollah"

''Sta svanendo'' la possibilità di un accordo tra Israele e il movimento libanese sciita di Hezbollah per evitare una nuova escalation del conflitto in Medio Oriente. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, al Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, secondo quanto riporta il quotidiano israeliano Haaretz. Gallant ha quindi  sottolineato l'ostacolo rappresentato dai legami tra Hezbollah e Hamas, così come l'intensificarsi dei combattimenti nelle ultime settimane. "La possibilità di un accordo al nord sta scomparendo. Hezbollah continua a legarsi a Hamas. La direzione è chiara", ha detto Gallant

Necessario, ha aggiunto, porre fine alla minaccia rappresentata da Hezbollah nel Libano meridionale e permettere il ritorno degli sfollati alle loro case nel nord di Israele.


Libano, raid aereo israeliano su Wazzani, feriti due contadini

Due contadini siriani sono rimasti feriti in un raid aereo israeliano nella località di Wazzani, lungo la linea di demarcazione tra Libano e Israele. Lo riferisce l'agenzia governativa di notizie libanese Nna. Proprio l'area di Wazzani, contesa tra i due paesi, era stata teatro ieri di un lancio di volantini da parte dell'esercito israeliano che invitava i residenti a evacuare la zona. Poche ore dopo, lo stesso esercito israeliano aveva affermato che il lancio di volantini non era stato approvato dagli ordini superiori dell'esercito. L'attacco odierno, precisa la Nna, è avvenuto con un ordigno lanciato da un drone israeliano. 

Israele fornisce armi a squadre sicurezza al confine con Libano

Il Ministero della Difesa israeliano ha riferito che sono state distribuite nuove attrezzature e armi a 97 squadre di sicurezza nelle comunità del nord di Israele, vicine al confine con il Libano. Alle comunità, tra cui Kiryat Shmona e Nahariya nel nord di Israele, sono stati forniti kit che comprendono equipaggiamento da combattimento, medico, e protettivo. Il ministero ha inoltre informato che nelle prossime settimane anche le comunità sulle alture settentrionali del Golan in Israele saranno riequipaggiate, portando il numero totale delle squadre di sicurezza a 120. Il ministero ha aggiunto che acquisterà circa 9.000 fucili tipo Arad per le squadre di sicurezza nelle comunità nelle regioni di confine di Israele, al costo di circa 13,4 milioni di dollari. Ciò si aggiunge ai circa 5.000 fucili acquistati dal ministero della Difesa all'inizio della guerra. 

Houthi, abbattuto drone Usa in Yemen

I miliziani sciiti Houthi hanno rivendicato di aver abbattuto un drone americano Mq-9 nella provincia di Dhamar, in Yemen, utilizzando un missile terra-aria. Lo ha dichiarato il portavoce del gruppo Yahya Saree spiegando che il drone americano stava conducendo ''azioni ostili''.

Gallant a Austin: "Tempo per accordo con Hezbollah sta per scadere"

In una conversazione telefonica durante la notte, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto al segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin che il momento per una soluzione diplomatica per gli scontri con Hezbollah al confine settentrionale del Paese sta per scadere. Lo rende noto l'ufficio del ministro. "La possibilità di un accordo nel nord sta passando. Hezbollah continua a legarsi a Hamas: la direzione è chiara", riferisce l'ufficio di Gallant. Oltre al dovere di Israele di consentire ai suoi residenti di tornare sani e salvi alle loro case nel nord del Paese, Austin e Gallant hanno discusso anche degli sforzi per riportare a casa gli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza.

Bombardamenti di artiglieria israeliani nel sud del Libano

L'artiglieria israeliana ha bombardato poco fa il sud del Libano, colpendo la cittadina di Kfar Kila, nel settore centrale della linea di demarcazione tra i due paesi. Lo riferisce l'agenzia governativa di notizie libanese Nna, citando il corrispondente locale nell'area.

Hezbollah elogiano il 'coraggio' degli Houthi per il missile

Gli Hezbollah libanesi in una nota si sono congratulati con gli Houthi yemeniti per il lancio del missile caduto ieri su Israele da 2.000 km di distanza, elogiandone il "coraggio". "La decisione coraggiosa della leadership yemenita è un'autentica espressione della volontà unitaria dell'Asse della Resistenza di continuare su tutti i fronti a sostenere il popolo palestinese e a fermare il genocidio a Gaza", dice la nota, citata dal sito israeliano Ynet.

Katz: "Israele è con Trump, grati per quanto ha fatto per nostra sicurezza"

''Il popolo di Israele invia i suoi migliori auguri al 45esimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in seguito al deplorevole secondo tentativo di assassinio alla sua vita''. Lo ha scritto su 'X' il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz affermando che ''Israele è profondamente grato per il contributo del presidente Trump alla sicurezza e alla prosperità della nostra nazione, preghiamo per la sua salute e il suo benessere''. Katz ha aggiunto che ''dobbiamo condannare fermamente qualsiasi tentativo di imporre opinioni politiche attraverso minacce e violenza: la violenza politica non deve mai minare il diritto del popolo americano a scegliere liberamente e democraticamente la propria strada.

Hamas, "Sinwar manderà presto messaggio al mondo"

Il leader di Hamas Yahya ''Sinwar manderà presto un messaggio al mondo''. Lo ha dichiarato l'alto esponente di Hamas Osama Hamdan nel corso di una intervista ad Al-Jazeera. ''Sinwar invierà presto un messaggio diretto al popolo palestinese e al mondo'', ha spiegato, dicendo che ''il leader dell'ufficio politico del movimento, Yahya Sinwar, così come altri nella leadership di Hamas, sono pronti a essere martirizzati mille volte in Palestina''. Quello che è certo, ha spiegato, è che ''Sinwar non abbandonerà la Palestina. Tutto ciò che fa è per la liberazione della Palestina, la liberazione della terra e del popolo. La capacità della resistenza di continuare è alta e continuerà''.


Netanyahu e Gallant ai ferri corti su offensiva in Libano

E' scontro sempre più aperto tra Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant che si oppone a una grande operazione militare contro il Libano. Mentre un comandante in posizione di rilievo all'interno dell'IDF spinge per un'offensiva contro Hezbollah, il primo ministro sembra, seconda quanto riporta il Times of Israel, sostenere la richiesta di un'operazione di terra e persino minacciare ancora una volta di licenziare il suo ministro della Difesa.


Netanyahu "scioccato" da nuovo tentato assassinio di Trump

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si dice "scioccato dal secondo tentativo di assassinio contro" l'ex presidente americano Donald Trump e "sollevato nello scoprire che anche questo è fallito". "Ma non dovremmo affidarci alla fortuna", sottolinea Netanyahu in un post pubblicato sull'account X ufficiale del Primo ministro di Israele. Mia moglie "Sara ed io inviamo i nostri migliori auguri a Donald e Melania, auspicando che vengano prese tutte le misure necessarie per sventare in anticipo attacchi così mortali contro un candidato alla presidenza degli Stati Uniti", aggiunge il premier israeliano.

Hamas, presto un messaggio di Sinwar ai palestinesi e al mondo

Il leader politico di Hamas, Yahya Sinwar, invierà "presto" un "messaggio diretto al popolo palestinese e al mondo". Lo ha affermato ieri sera un alto funzionario del movimento islamista al potere nella Striscia di Gaza, Osama Hamdan.

Media, "Gallant contrario a vasta operazione in Libano"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant si starebbe opponendo all'avvio di grande operazione militare contro il Libano in questo momento, con alcuni vertici delle Forze di difesa israeliane (Idf) che invece spingerebbero per un'offensiva di terra e il premier Benjamin Netanyahu che minaccerebbe ancora una volta di licenziare Gallant: lo riportano alcuni media dello Stato ebraico. L'emittente pubblica Kan e il notiziario Channel 13 riportano entrambi che il capo del Comando settentrionale delle Idf, Gordin, sta facendo pressioni per lanciare un attacco su larga scala, mentre Gallant e il capo di stato maggiore Herzi Halevi sono molto più cauti. Il ministro della Difesa riterrebbe che questo non sia il momento giusto e vorrebbe dare una possibilità agli sforzi per raggiungere una soluzione diplomatica nel nord e nell'accordo di cessate il fuoco per la Striscia di Gaza. 

Raid israeliani su Gaza, sei morti nel quartiere di Zeitoun

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che sei persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che ieri sera ha colpito una casa di quartiere di Zeitoun, nel sudest della città di Gaza. Il bilancio delle vittime nella Striscia dal 7 ottobre scorso è di almeno 41.206 morti e 95.337 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas.

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. LEGGI

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO

Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO