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Israele-Hamas, media: "Netanyahu si appresta a licenziare Gallant"

©Getty

Secondo la tivù pubblica Kan, al suo posto sarebbe nominato il leader di Nuova Speranza, Gideon Saar. I ribelli dello Yemen minacciano "attacchi più massicci". Hamas afferma che il suo leader Sinwar invierà presto un messaggio ai palestinesi e al mondo. L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che sei persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che ieri sera ha colpito una casa di quartiere di Zeitoun, nel sudest della città di Gaza

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Idf: Hezbollah ha lanciato diversi razzi sull'Alta Galilea

Diversi razzi sono stati lanciati dal Libano verso l'Alta Galilea, facendo suonare le sirene d'allarme nelle comunità di Snir e She'ar Yashuv. Secondo l'esercito israeliano (Idf) , alcuni razzi sono stati intercettati, mentre altri hanno colpito zone aperte, non ci sono stati feriti. L'Idf, ha risposto colpendo gli edifici utilizzati da Hezbollah a Houla, nel Libano meridionale.

Napoli, bufera su 'Life For Gaza': ritirata Cecilia Parodi ma polemiche continuano

Un concerto per la pace che si trasforma in una bufera social. È quanto sta accadendo a Napoli, dove il 28 settembre è previsto l'evento ‘Life For Gaza - Say Freedom’ all'Ex base Nato, con la partecipazione di tanti artisti tra cui Max Gazzè, Daniele Silvestri e Valerio Mastandrea. Ad accendere le polemiche è stata la presenza, inizialmente prevista, della scrittrice Cecilia Parodi, indagata a Milano per "istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa" e per diffamazione aggravata dall'odio razziale, a seguito di un video in cui pronunciava frasi violente contro il popolo ebraico.

Nonostante Parodi sia stata rimossa dalla locandina aggiornata, la bufera non si placa. Sui social si moltiplicano i commenti di sdegno: "Antisemitismo feroce mascherato d'aiuto umanitario", "Che vergogna, le persone sembrano insensibili all’antisemitismo", "Nessuno si è dissociato". Gli organizzatori si difendono: "Credo che la Parodi abbia impegni per quella data, questo ci è stato detto", spiega Alessandro Di Rienzo dell'Associazione Kosmopolis, interpellato dall’Adnkronos, aggiungendo di non conoscere la scrittrice. Una giustificazione che non convince gli utenti, che ironizzano: "Artisti scelti a caso, consultando le pagine gialle". Resta da vedere se la bufera mediatica avrà ripercussioni sulla realizzazione dell'evento e se gli artisti coinvolti prenderanno posizione sulla vicenda.

Media, da Usa ancora nessuna nuova proposta a Israele

Israele non ha ancora ricevuto dagli Stati Uniti una nuova proposta per un accordo sugli ostaggi. Lo dice un funzionario israeliano al quotidiano The Times of Israel. Il capo del Mossad David Barnea, scrive il giornale, è stato in Qatar la scorsa settimana per cercare un modo per far progredire i colloqui, ma al momento non ci sono squadre negoziali a Doha o al Cairo. Gli Usa sono cauti e cercano di evitare di presentare una proposta che probabilmente verrà respinta, afferma il funzionario israeliano. La fonte aggiunge che, per quanto riguarda il corridoio di Filadelfia, Israele è disposto a mostrare una certa flessibilita' sullo spiegamento e sul numero di truppe al confine tra Gaza e l'Egitto, ma non si ritirerà completamente.


Mo: primo ambasciatore palestinese in Spagna presenta credenziali al re

Il primo ambasciatore palestinese in Spagna - il cui governo a maggio ha riconosciuto formalmente la Palestina - ha presentato le sue credenziali a re Felipe VI. Secondo le immagini pubblicate sull'account X del palazzo reale, il monarca ha accolto Housni Abdel Wahed per la cerimonia consueta che si tiene per le nomine dei nuovi ambasciatori stranieri.

Wahed, che dal 2022 è a capo della missione diplomatica palestinese a Madrid, è ufficialmente salito di rango dopo che la Spagna, insieme a Irlanda e Norvegia, hanno formalmente riconosciuto lo Stato palestinese composto dalla Striscia di Gaza e dalla Cisgiordania. Israele ha condannato la decisione, affermando che rafforza Hamas, la fazione palestinese che ha guidato l'attacco del 7 ottobre, a seguito del quale lo Stato ebraico ha scatenato la guerra nella Striscia di Gaza. Il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, tra le voci più critiche in Europa dell'offensiva israeliana a Gaza, ha annunciato all'inizio di questo mese che prima di fine anno si terrà un vertice bilaterale tra Spagna e Palestina.

Famiglie ostaggi contro nomina Sàar: 'rapiti moriranno a Gaza'

Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha dichiarato in una nota che terrà una manifestazione di protesta davanti all'abitazione del politico di destra Gideon Sàar, in seguito alle notizie secondo cui il primo ministro  israeliano Benyamin Netanyahu si sta preparando a licenziare il ministro della Difesa Yoav Gallant e a far entrare nell'esecutivo Sa'ar al suo posto. Secondo il Forum, "la nomina di Sa'ar, che si oppone a tutti gli schemi proposti per un potenziale accordo sugli ostaggi,] compreso il quadro suggerito dallo stesso premier, significa una cosa sola... una condanna a morte per gli ostaggi, abbandonandoli in prigionia".

Beirut, 'un morto in raid Idf in Libano'

Almeno una persona è stata uccisa negli attacchi israeliani contro le aree situate al confine con il Libano. Lo ha riferito il ministero della Sanità libanese, aggiungendo che due persone sono rimaste ferite in un raid dell'Idf sul villaggio di Houla, nel sud del Paese.

L'esercito israeliano ha affermato di aver attaccato "infrastrutture terroristiche" nella zona di Houla. Gli attacchi sono avvenuti dopo che una serie di razzi sono stati lanciati dal Libano nel nord di Israele e sono stati intercettati. Non sono stati segnalati feriti sul lato israeliano del confine.

Meloni: "Evitare escalation. Serve soluzione politica"

"Non è più possibile rinviare un accordo complessivo" nell'area del medio Oriente che preveda il rilascio degli ostaggi israeliani, la fine del conflitto e anche un cambio di passo all'assistenza sanitaria a Gaza, "occorre evitare un'ulteriore escalation, serve una soluzione politica alla crisi". Così la premier Giorgia Meloni, in un punto stampa con il primo ministro del Regno Unito Starmer, lanciando un nuovo "appello" affinché si raggiunga un'intesa che metta fine al conflitto. 

In Libano un morto e due feriti in raid israeliano nel sud

Il ministero della salute libanese ha annunciato poco fa l'uccisione di una persona e il ferimento di altre due in un attacco israeliano nel sud del Libano, nella cittadina di Hula, nel settore centrale della linea di demarcazione tra i due paesi.

Paniccia (Asce): 'Attacchi Houthi quasi impuniti, mirano a Egitto ma dietro c'è l'Iran'

"Fin dall'inizio, la sensazione è che il vero obiettivo degli Houthi sia quello di colpire i traffici del canale di Suez per mettere sotto pressione l'Egitto e spingerlo così ad abbandonare il tentativo di porsi come Paese mediatore nel conflitto in Medio Oriente". Lo dice all'Adnkronos del professor Arduino Paniccia, docente di studi strategici e presidente dell'Asce, la scuola di competizione economica internazionale di Venezia, all'indomani dei lanci missilistici yemeniti verso Israele.  Verso la milizia yemenita "c'è una sensazione quasi di impunità: le coalizioni anglo-americane e europee avrebbero dovuto attaccare più duramente. La percezione è che, per la milizia armata, i costi da pagare siano meno pesanti delle eventuali risposte. Mi lascia perplesso - prosegue Paniccia - come una milizia che sta bloccando il traffico marittimo internazionale rimanga quasi impunita".  

Secondo l'esperto "un'analisi più militare sconsiglierebbe ad Israele di affrontare nemici lontani e pericolosi come gli Houthi, che si sono rivelati più resilienti del previsto". Gli strateghi dietro gli attacchi degli Houthi, secondo Paniccia, sono iraniani: "Mandando al massacro Hamas e le altre milizie, dopo averle foraggiate per diverso tempo, Teheran si sta riprendendo tutto con gli interessi". Anche perché, conclude, "l'occidente sta lasciando troppo spazio ad attori a sud dell'Europa e fuori dal perimetro della Nato come l'Iran". 


Khamenei, sostenere la Palestina è un dovere del mondo islamico

"Oggi, sostenere il popolo oppresso e innocente in Palestina è uno dei maggiori doveri del mondo islamico e se qualcuno disobbedisce a questo dovere sarà sicuramente interrogato da Dio onnipotente". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, come riferisce Mehr, durante un incontro a Teheran con un gruppo di predicatori sunniti, il cui orientamento religioso rappresenta una minoranza nell'Iran sciita. Durante il colloquio, Khamenei ha sottolineato l'importanza della "Ummah" (comunità) islamica, invitando tutti i musulmani a riconoscere la loro identità islamica a prescindere dall'orientamento sunnita o sciita o dalla provenienza geografica.

Idf: Hezbollah ha lanciato diversi razzi sull'Alta Galilea

Diversi razzi sono stati lanciati dal Libano verso l'Alta Galilea, facendo suonare le sirene d'allarme nelle comunità di Snir e She'ar Yashuv. Secondo l'esercito israeliano (Idf) , alcuni razzi sono stati intercettati, mentre altri hanno colpito zone aperte, non ci sono stati feriti. L'Idf, ha risposto colpendo gli edifici utilizzati da Hezbollah a Houla, nel Libano meridionale.

Media: 'Coloni attaccano palestinesi e attivisti in Cisgiordania'

Coloni israeliani hanno attaccato palestinesi e attivisti di sinistra in una scuola nel villaggio di Mu'arrajat, in Cisgiordania, di fronte agli studenti. Lo riferisce Haaretz. I residenti del villaggio hanno informato gli attivisti di sinistra dell'incidente, che sono poi arrivati ;;nel luogo dove si stava svolgendo l'attacco, e a loro volta sono stati aggrediti dai coloni.

'Falso il piano su fuga di Sinwar', bufera sul Jewish Chronicle

Fuggi fuggi di commentatori dal Jewish Chronicle (JC), magazine con sede a Londra e storica voce di una parte del mondo ebraico britannico e internazionale coinvolto negli ultimi anni in un serie di controversie: per ultima l'accusa della diffusione di fake news sul conflitto fra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza palestinese. A far esplodere la bufera è stata in questi giorni la decisione della direzione di cancellare tutti gli articoli recenti del collaboratore Elon Perry, veterano delle forze speciali israeliane, riconosciuti come inattendibili rispetto "agli standard giornalistici" richiesti: inclusa la storia - ripresa da alcuni media israeliani e ripostata da un figlio del premier Benyamin Netanyahu - secondo cui Yahya Sinwar, leader di Hamas, avrebbe pianificato di usare il cosiddetto Corridoio Filadelfia, tra Gaza e l'Egitto, per fuggire in Iran portando con sé ostaggi che userebbe come scudi umani. Piano attribuito a "un documento" ritrovato dall'intelligence, di cui in realtà lo stesso esercito israeliano - nota la Bbc - non ha poi confermato l'esistenza. L'ammissione di JC, non è stata peraltro accompagnata da scuse convincenti o dettagli, secondo i collaboratori - gli ultimi d'impostazione più o meno liberal in forza al magazine - dimissionari: nomi noti del giornalismo come Jonathan Freedland, Hadley Freeman o David Aaronovitch (editorialisti rispettivamente del Guardian, del Sunday Times e del Times), nonché lo sceneggiatore, regista e comico David Baddiel, titolare di una rubrica. Fondata nel 1841 come la più antica pubblicazione della comunità ebraica britannica, JC ha abbracciato la causa del sionismo fin dalle origini. Negli ultimi decenni, sotto la direzione di Stephen Pollard, giornalista e commentatore di destra, sostenitore entusiasta della guerra in Iraq e simpatizzante dell'attuale governo israeliano, ha assunto posizioni bollate da più parti come ultra-ideologiche, oltre a cavalcare polemiche accese contro l'ala sinistra del Labour britannico o la comunità musulmana. Finita sull'orlo del fallimento, è stata salvata nel 2020 da una cordata i cui principali finanziatori - americani secondo indiscrezioni - hanno finora rifiutato di svelare la loro identità, come ricordano i fuoriusciti: fatto più unico che raro nel business della proprietà dei media anglosassoni.

'Netanyahu vuole cacciare Gallant per membro Likud nel governo'

Una fonte dell'ufficio di Benyamin Netanyahu ha riferito all'emittente pubblica Kan che il premier israeliano si sta preparando a licenziare il ministro della Difesa Yoav Galant a breve, mentre sono in corso trattative con Gideon Sa'ar, del Likud (stesso partito del primo ministro) per entrare nel governo. Nonostante la guerra in corso. Sull'argomento, l'ufficio del primo ministro ha dichiarato che "le notizie riguardanti i negoziati con Gideon Sa'ar non sono vere".

Israele, un drone lanciato da Hezbollah colpisce l'Alta Galilea

Un drone lanciato dal Libano ha colpito un'area aperta nell'Alta Galilea provocando un incendio, riferisce l'esercito israeliano (Idf) chiarendo che non ci sono feriti.

Papa: riceve le credenziali dell'ambasciatore d'Israele

Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, Papa Francesco ha ricevuto in Udienza S.E. il Signor Yaron Sideman, Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali. S.E. il Signor Yaron Sideman,Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, e' nato in Israele il 30 agosto 1967. E' sposato e ha due figli.


Mo: Hezbollah loda missile Houthi contro Israele, 'attacco coraggioso'

Il movimento libanese di Hezbollah si è congratulato con i miliziani yemeniti Houthi per il missile lanciato verso Israele. Un attacco che ''ha messo a nudo la debolezza e la fragilità'' dell’esercito israeliano ''a tutti i livelli'', affermando i miliziani libanesi.

"La coraggiosa decisione presa dall'onorevole leadership nel caro Yemen di rispondere all'aggressione è una vera espressione della posizione generale e unitaria dell'asse della resistenza su tutti i fronti per continuare a sostenere e ad appoggiare il popolo palestinese oppresso e la sua onorevole e coraggiosa resistenza", ha aggiunto Hezbollah.

Wafa, 10 palestinesi uccisi in raid israeliano a Nuseirat

Wafa riferisce che 10 palestinesi sono rimasti uccisi in un attacco israeliano al campo profughi di Nuseirat. Tra le vittime diversi bambini e donne. La casa bombardata, scrive Wafa, apparteneva alla famiglia al-Qassas. 

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180  partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum  è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende,  dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime  condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire  assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere:  "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente". LEGGI L'ARTICOLO

Inviato di Biden in Israele, incontri con Netanyahu e Herzog

L'inviato del presidente Usa Joe Biden per il Medio Oriente Amos Hochstein è arrivato in Israele dove dovrebbe incontrare il premier Benyamin Netanyahu, il presidente Isaac Herzog e il ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo riferiscono i media israeliani. I colloqui riguardano gli sforzi per raggiungere una soluzione diplomatica che eviti l'escalation tra Hezbollah e Israele. Hochstein si recherà anche in Libano.