Ryanair ha vietato a una violinista di imbarcarsi: ecco perché

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La musicista professionista Esther Abrami ha denunciato la sua esperienza sui social. "Incidente inaccettabile", ha detto "mi sono sentita umiliata"

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“Mi è stato impedito di imbarcarmi col mio violino antico di 200 anni, oggi”, ha raccontato una violinista professionista in procinto di salire su un volo Ryanair. Il suo strumento è “un pezzo d’arte – secondo la protagonista dell’episodio, Esther Abrami. “È come se viaggiassi con un quadro di Picasso” ha detto al Washington Post. La compagnia aerea, però, non ha voluto saperne di imbarcarlo con lei sul volo. “I violinisti che viaggiano con Ryanair devono rispettare le stesse regole di tutti gli altri – ha dichiarato in una mail al Post - se va bene, può essere imbarcato, altrimenti va in stiva”.

Un manufatto prezioso

Abrami partiva da Marsiglia ed era diretta a Berlino, dove avrebbe registrato il suo terzo album in studio per Sony Classical. Lo strumento che portava con sé non era un violino qualsiasi, ma un Vuillaume del XIX secolo di valore inestimabile. Come ha raccontato sul suo account Instagram, però, quando si è presentata per imbarcarsi, gli addetti al gate non hanno voluto sentire ragioni: le hanno detto che era troppo grande per essere trasportato, e che sarebbe dovuto andare in stiva.

Migliaia di euro di danni

Abrami è stata quindi costretta a prenotare un volo all'ultimo minuto con una compagnia che avesse cura del suo prezioso manufatto. Il rischio per i musicisti professionisti che si spostano in aereo, infatti, è che i loro strumenti non ricevano le giuste attenzioni una volta sistemati in stiva. Come sottolinea il Washington Post, nel 2013 un violoncellista tedesco aveva raccontato di aver subito un danno da 20mila dollari; nel 2015 un musicista del Tennessee ha detto che il suo violoncello da 45mila dollari e antico di 75 anni era stato schiacciato da un set di mazze da golf che ne avevano spezzato il collo.

"Umiliazione pubblica"

“È la prima volta che subisco pubblicamente tale umiliazione”, ha detto in un post su Instagram. “Ho spiegato il prezzo e la fragilità del violino – ha detto. - Li ho supplicati, spiegando che stavo registrando quello stesso giorno per il mio album, dicendo che avevo volato un numero incredibile di volte con questa compagnia e non avevo mai vissuto una cosa del genere”. Il suo violino misura 56 cm, il limite per il bagaglio a mano era di 55 cm, ha scritto Abrami nel Post.  

"Incidente inaccettabile"

La violinista si è detta fortunata di aver potuto prenotare il biglietto last-minute con un’altra compagnia, ma “non tutti i musicisti hanno questa opportunità”, ha chiarito. “Perdere un volo spesso significa perdere un’opportunità di lavoro fondamentale, che si tratti di un concerto, di una sessione di registrazione o di un incontro importante – ha scritto su Instagram -. In un settore in cui ogni opportunità conta, un incidente del genere può avere un effetto a catena, incidendo sulla reputazione e sulle prospettive future. Ciò è semplicemente inaccettabile”.

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