Attentato alla sinagoga in Francia, il sospettato arrestato è un 33enne algerino

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L’uomo è stato preso ieri sera a Nimes dopo una breve fuga: è stato identificato grazie alle telecamere di videosorveglianza che lo hanno ripreso a volto scoperto mentre tentava di dare fuoco alla sinagoga. Il primo ministro Attal: un "attacco antisemita" che non ha causato vittime ma che avrebbe potuto trasformarsi in una "tragedia assoluta" 

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Sarebbe un 33enne originario dell’Algeria il presunto autore dell'attentato alla sinagoga di La Grande-Motte, nell'Herault, arrestato ieri sera a Nimes dopo una breve fuga. L’uomo, che stando alle prime informazioni si trovava in Francia in modo regolare, è stato identificato e preso nell’arco di 15 ore: a incastrarlo sono state le telecamere di videosorveglianza che lo hanno ripreso a volto scoperto mentre tentava di dare fuoco alla sinagoga intorno alle 8.30 di ieri, poco prima della funzione mattutina dello Shabbat. Un "attacco antisemita" che non ha causato vittime ma che avrebbe potuto trasformarsi in una "tragedia assoluta" se i fedeli fossero stati presenti, ha detto il primo ministro dimissionario Gabriel Attal, sul posto poche ore dopo i fatti.

Quattro gli arresti totali

Il presunto attentatore nelle immagini della videosorveglianza che lo hanno ripreso brandiva una bandiera palestinese e indossava una kefiah. Poco prima dell’inizio della funzione alla sinagoga ha dato fuoco a due automobili parcheggiate davanti al luogo di culto: una di queste, contenente una bombola di gas, è esplosa ferendo leggermente un agente della polizia municipale che era stato chiamato dai residenti. L’attentatore era riuscito a fuggire ma è stato poi individuato verso le 23:30 di ieri sera in un appartamento di Nimes. Sono intervenuti i reparti speciali di intervento del BRI-Nat e il servizio di élite del RAID. L'uomo è stato ferito a più riprese dai colpi sparati dai poliziotti che l'avevano localizzato all'ultimo piano di un palazzo ma non è in condizioni critiche. Altre tre persone sarebbero coinvolte nell’attacco alla sinagoga e sono state fermate dalla polizia: in totale quindi, finora quattro persone sospette sono agli arresti. 

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A municipal police officer speaks to bystanders outside of the synagogue which was set on fire and were an explosion of cars occured in La Grande-Motte, south of France, on August 24, 2024. At least two cars, one containing a gas bottle, were set alight on the morning of August 24, 2024, in front of the synagogue in La Grande-Motte, causing an explosion that injured a local policeman, the French gendarmerie and the town's mayor said. (Photo by Pascal GUYOT / AFP) (Photo by PASCAL GUYOT/AFP via Getty Images)
La sinagoga di La Grande-Motte, nell'Herault, sud della Francia - ©Getty

L'assalitore aveva un'ascia

Il ministro dell'Interno francese, Gerald Darmanin, ha affermato che il sospettato dell'attacco di sabato alla sinagoga di La Grande-Motte aveva aspettato con "un'ascia" l'uscita delle persone presenti nell'edificio religioso, ma ha successivamente deciso di fuggire a causa dell'intervento rapido delle forze dell'ordine. "Un dramma è stato evitato perchè il sospettato, dopo avere dato fuoco alla sinagoga, ha aspettato con un'ascia l'uscita delle persone", ha detto il ministro degli interni dimissionario su France 2. 

A woman kneels at a makeshift memorial of flowers and candles for the victims on August 24, 2024 close to the scene where at least three people were killed and several injured when a man attacked them with a knife on late August 23, 2024 in Solingen, western Germany, during a festival to mark the city's 650th anniversary. German police stepped up a major hunt for a man who stabbed three people to death and wounded eight others at the street festival, authorities said. Police closed off the centre of Solingen after the attack at the city's "Festival of Diversity". A police statement said five of the wounded were in "serious" condition. (Photo by Roberto Pfeil / AFP)

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