Il New York Times cita tre funzionari iraniani a conoscenza dell'ordine. Il leader islamista era a Teheran per l'insediamento del Presidente Pezeshkian. Abu Mazen parla di "atto vigliacco" e invita i palestinesi a "resistere all'occupazione israeliana".. "Il regime sionista affronterà una dura punizione", ha affermato la guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei. Gallant dichiara: "Non vogliamo guerra ma pronti a ogni possibilità". Blinken conferma: "Gli Usa non informati né coinvolti su Haniyeh"
Turk (Onu): La storia dimostra che si può porre fine a guerra"
La storia dimostra che porre fine alla guerra è possibile". Lo afferma il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite Volker Turk che lancia un appello. "Dobbiamo lavorare - dice -per riassumere la responsabilità collettiva e rafforzare la cooperazione globale, investire nei diritti umani come massima priorità e proteggere invece di disumanizzare". "Una pace sostenibile fondata sui diritti umani va a beneficio di tutti" conclude Turk
Pakistan, preoccupati dal crescente avventurismo israeliano
Il Pakistan ha condannato l'assassinio di Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas a Teheran. "Esprimiamo le nostre condoglianze alla sua famiglia e al popolo palestinese", si legge in una dichiarazione del Foreign Office, in cui si aggiunge: "Il Pakistan condanna il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni, comprese le uccisioni extragiudiziali ed extraterritoriali, indipendentemente dai motivi". Nella nota si sottolinea che il Pakistan è profondamente scioccato dalla tempistica di questo atto sconsiderato, che coincide con l'insediamento del presidente dell'Iran, un evento a cui hanno partecipato diversi dignitari stranieri, tra cui il vice primo ministro del Pakistan. "Il Pakistan guarda con seria preoccupazione al crescente avventurismo israeliano nella sua regione", si legge nella dichiarazione e si aggiunge che gli ultimi atti costituiscono una pericolosa escalation in una regione già instabile e compromettono gli sforzi per la pace
Blinken, su morte Haniyeh né informati né coinvolti
Gli Stati Uniti "non sono stati informati" né sono stati "coinvolti" nell'uccisione a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Lo ha affermato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.
Abu Mazen annuncia una giornata di lutto per Haniyeh
Il presidente dell'Autorità Palestinese Abu Mazen ha annunciato una giornata di lutto nazionale per la morte del leader di Hamas Ismail Haniyeh e ha disposto che le bandiere palestinesi sventolino mezz'asta in Cisgiordania. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale palestinese
Cairo, Israele non ha volonà politica di de-escalation
L'escalation israeliana indica la mancanza di volontà politica per una de-escalation da parte dello Stato ebraico. Lo ha affermato l'Egitto dopo l'uccisione a
Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. In una dichiarazione, il ministero degli Esteri del Cairo ha affermato che questa escalation, insieme alla mancanza di progressi nei colloqui di cessate il fuoco a Gaza, sta complicando la situazione.
Vicepresidente Iran: "Teheran non vuole inasprire il conflitto"
'Iran non ha intenzione di inasprire il conflitto in Medio Oriente:lo ha affermato il suo primo vicepresidente Mohammad Reza Aref in una dichiarazione rilasciata dopo l'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, secondo quanto riportato mercoledì dai media statali iraniani, ripresa dal Guardian. Il commento è in netto contrasto con le parole del leader supremo iraniano Ayatollah Ali Khamenei che ha affermato che vendicare l'assassinio di Haniyeh è "dovere di Teheran
Tajani: "Seguiamo situazione missioni contingenti italiani"
"Col ministro Crosetto seguiamo anche la situazione" delle missioni che coinvolgono contingenti italiani. Lo ha detto il ministro degli Esteri Tajani a margine della visita al carcere di Paliano. Il ministro ha ricordato che "sono due i contingenti italiani, uno Unifil tra il Libano meridionale e Israele e un altro contingente è a Beirut" e ha anche sottolineato come Crosetto nei giorni scorsi ha richiesto alle Nazioni Unite "di verificare la situazione anche nel cambio delle regole d'ingaggio".
Segretario di Stato Usa Blinken: "Ora il cessate il fuoco a Gaza è imperativo'"
Il Antony Blinken ha affermato che il cessate il fuoco a Gaza è "imperativo" dopo l'uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh
L'Ue eroga prima tranche di aiuti a Autorità palestinese
L'Unione europea ha erogato la prima tranche di sostegno finanziario di emergenza a breve termine all’Autorità nazionale palestinese. Si tratta di 150 milioni di euro che fanno parte di un sostegno finanziario totale di 400 milioni di euro. "Un'Autorità nazionale palestinese forte e riformata e' fondamentale per il nostro obiettivo comune di una soluzione a due stati. Questo è l'unico modo per portare una pace sostenibile sia per gli israeliani che per i palestinesi. L'Ue è pienamente impegnata a sostenere l’Autorità nazionale palestinese in questi tempi difficili. La nostra assistenza di emergenza da 400 milioni di euro sostiene un programma di riforme sostanziale e apre la strada alla ripresa e alla ricostruzione di Gaza", ha commentato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Come annunciato il 19 luglio, l'assistenza dell'Ue aiuta a soddisfare le esigenze finanziarie piu' urgenti dell'Anp e sostiene il suo programma di riforme sostanziale e credibile. L'erogazione segue la firma di una lettera di intenti da parte della Commissione europea e dell'Anp, che definisce una strategia per affrontare la situazione critica di bilancio e fiscale dell’Autorità nazionale palestinese. Nel dettaglio, nei 150 milioni di euro sono compresi 58 milioni in sovvenzioni tramite il meccanismo Pegase per pagare stipendi e pensioni dei dipendenti pubblici in Cisgiordania e sostenere le famiglie vulnerabili. La Banca europea per gli investimenti fornisce inoltre 92 milioni di euro tramite una linea di credito all’Autorità monetaria palestinese. I prossimi pagamenti di questo sostegno finanziario di emergenza a breve termine dovrebbero seguire ad agosto e settembre, subordinatamente ai progressi nell'attuazione del programma di riforme dell’Autorità palestinese
Berlino, logica rappresaglie è la strada sbagliata
La "logica delle rappresaglie" in Medio Oriente è la "strada sbagliata" da seguire. Lo ha affermato la Germania, alla luce degli attacchi che si sono usseguiti negli ultimi giorni, con l'uccisione di dodici bambini drusi nel Golan per un razzo di Hezbollah, l'assassinio di un alto comandante del gruppo sciita a Beirut da parte di Israele e l'omicidio a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh.
Iraq, uccisione Haniyeh minaccia a stabilità regione
L'Iraq ha condannato l'uccisione a Teheran del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh, avvertendo che sara' una minaccia per la stabilità della regione. Il ministero degli Esteri iracheno in una dichiarazione ha descritto l'uccisione come una "flagrante violazione del diritto internazionale e una minaccia alla sicurezza e alla stabilità nella regione".
A Istanbul marcia per commemorare il leader di Hamas Haniyeh
-È in programma questa sera a Istanbul una marcia per commemorare il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ucciso a Teheran nella notte. La dimostrazione è stata organizzata da IHH, un'organizzazione non governativa turca, di orientamento islamista, che si occupa di aiuti umanitari ma è ritenuta vicina al terrorismo da alcuni partiti politici nei Paesi occidentali mentre secondo Israele, che la ritiene un'organizzazione terroristica, IHH agirebbe come uno dei principali centri di raccolta di fondi per Hamas. "Ci incontreremo questa sera alla moschea di Fatih per Ismail Haniyeh e tutti i martiri della Palestina", si legge in un comunicato dell'organizzazione riguardo all'iniziativa di oggi
La scrittrice Paola Cariddi: " Raid pugno su tavoli negoziali"
Nel raid aereo della notte a Teheran non è stato solo ucciso il leader di Hamas, ma è stato sferrato un pugno violento su molteplici tavoli negoziali che ora rischiano di saltare: da quello sulla liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza a quello sul nucleare iraniano. Ne è convinta Paola Caridi, esperta del movimento islamico e autrice per Feltrinelli del volume 'Hamas - dalla resistenza al regime'. L'eliminazione di Ismail Haniyeh, dice Caridi all'Agi, non è un problema per Hamas quanto per la regione: "per dove è avvenuta e per quando è stata compiuta: all'indomani dell'insediamento di Masoud Pezeshkian, un presidente iraniano riformista pronto a riaprire il dialogo con l'Occidente e il negoziato sul nucleare". Da non sottovalutare, mette in evidenza la studiosa di relazioni internazionali, il valore simbolico che ha per la cultura orientale l'uccisione di un ospite in un Paese che si era fatto garante della sua sicurezza. "Teheran non può non rispondere" dice Caridi, "questo è stato un durissimo colpo all'immagine di un presidente appena insediato. Non e' come l'attacco sul consolato iraniano a Damasco al quale il regime rispose con una rappresaglia moderata cui seguì una controrisposta altrettanto moderata di Israele. Qui siamo di fronte a un chiaro tentativo da parte di Netanyahu di gettare la regione nel caso. Di certo ora non sentiremo più parlare delle torture dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane né della prospettiva dell'apertura di un fronte nord con Hezbollah e con il Libano".
Guardie della Rivoluzione: "Ci sarà risposta dura e dolorosa"
"Il regime sionista dovrà senza dubbio affrontare una risposta dura e dolorosa da parte del potente e vasto fronte della resistenza, in particolare dell'Iran": lo hanno dichiarato le Guardie Rivoluzionarie in un nuovo comunicato, in reazione all'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh. "Questo crimine indica che la banda criminale, assassina e terrorista dei sionisti non ha alcun rispetto per le norme internazionali e non esita a commettere qualsiasi atto criminale, al fine di coprire il suo umiliante fallimento nella guerra di Gaza", ha aggiunto la dichiarazione, citata dall'Irna.
: Hamas, sepoltura Haniyeh a Doha dopo funerale a Teheran
Il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, verrà sepolto a Doha venerdì, all'indomani della cerimonia funebre che si terrà a Teheran. Lo ha affermato Hamas, precisando che una cerimonia "ufficiale e pubblica" si terrà nella capitale iraniana domani prima che il corpo del "leader martire del movimento" venga trasportato a Doha per la sepoltura venerdì
L eader Jihad Islamica in stesso edificio di Haniyeh ma illeso
Il segretario generale della Jihad islamica palestinese Ziad Nakhaleh alloggiava nello stesso edificio del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran al momento della sua uccisione ma su un piano diverso, ed è rimasto illeso. E' quanto riferisce l'emittente israeliana Channel 12, sottolineando che Nakhaleh non era un obiettivo dell'attacco e non è stato ucciso
Gallant: "Non vogliamo guerra ma ci prepariamo a tutto"
"Non vogliamo una guerra ma ci prepariamo a tutte le possibilità": lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant dopo l'uccisione a Teheran del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh.
Brigate al-Qassam su uccisione Haniyeh: "Scontro a nuovi livelli, nemico pagherà"
L'uccisione "nel cuore di Teheran" di Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, è un "evento significativo e pericoloso" che "spinge la battaglia" a "nuove dimensioni". Così le Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, che accusano il "nemico" di aver "sbagliato ad allargare il cerchio delle ostilità, a uccidere i leader della resistenza in vari luoghi e a violare la sovranità dei Paesi della regione". "Il nemico pagherà il prezzo della sua aggressione con il suo sangue a Gaza, in Cisgiordania e all'interno" di Israele "e in ogni luogo raggiungibile dai mujahiddin del nostro popolo", prosegue un comunicato rilanciato dalla tv satellitare al-Jazeera.
Morte Haniyeh, governo Iran annuncia 3 giorni di lutto
Tre giorni di lutto nazionale sono stati annunciati dal governo iraniano a seguito dell'uccisione a Teheran, in un raid attribuito a Israele, del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Lo riferiscono i media ufficiali della Repubblica islamica.