Buone notizie per Donald Trump, in questi giorni a Milwaukee per la convention repubblicana che lo incoronerà candidato presidente per il voto del 5 novembre. Gli ultimi sondaggi mostrano il tycoon in netto vantaggio negli Stati chiave, una decisa inversione di marcia rispetto a quattro anni fa quando a essere davanti era l’attuale presidente Joe Biden. Ma quanto sono affidabili queste rilevazioni? È stato questo uno dei temi della puntata del 17 luglio di "Numeri", approfondimento di Sky TG24
- Dopo l'attentato di Butler, i sondaggi danno Donald Trump avanti negli Stati decisivi, ponendo così una seria ipoteca sulle elezioni americane di novembre. Le prossime settimane saranno cruciali: il tycoon sente la vittoria vicina e a confermarlo c'è la nomina di J.D. Vance come candidato vice presidente alla convention di Milwaukee. L'affidabilità dei sondaggi, la situazione negli Swing States e i fondi a disposizione dei candidati sono stati alcuni dei temi trattati nella puntata del 17 luglio di Numeri, approfondimento di SkyTG24
- Gli ultimi sondaggi mostrano come Trump stia aumentando la sua forbice di vantaggio nei confronti del presidente Biden negli Stati chiave, come Wisconsin, Michigan, Minnesota, Pennsylvania, North Carolina, Georgia e Arizona
- Quanto sta succedendo in Wisconsin, dove ora si sta tenendo la convention repubblicana, è esemplificativo: i sondaggi degli ultimi 3 mesi mostrano un sostanziale pareggio di Biden circa 3 settimane fa poi, dopo il dibattito, il consenso a favore del candidato democratico è andato via via a scendere
- La differenza rispetto al 2020 è evidente: se quattro anni fa Biden era avanti del +2,9% negli Stati-chiave, adesso Trump guida con un vantaggio di oltre 4 punti percentuali
- A questo proposito il New York Times ha cercato di capire meglio la portata di un possibile errore nei sondaggi: applicando il margine più grande nella storia degli Swing States, tre restano comunque in mano a Trump (Georgia, Arizona, Nevada), mentre gli altri quattro diventano contendibili per Biden
- Com’è noto, le campagne elettorali americane sono molto costose. La situazione fino al 31 marzo 2024 vedeva in grande vantaggio Biden, che aveva a disposizione oltre 100 miliardi in più rispetto a Trump (192 a 86)
- La situazione si è però rovesciata il 30 giugno 2024: adesso è il tycoon a guidare, con oltre 285 miliardi, contro i 240 a disposizione dell’attuale presidente