In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Ucraina, Mosca: conquistata altra città nella regione di Zaporizhzhia

Si tratta di Zagirne, nella regione di Zaporizhzhia. "Zelensky dovrebbe pensare all'offerta di pace di Putin perché la situazione militare a Kiev è peggiorata". Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. I terroristi che questa mattina avevano preso in ostaggio, armati di coltello, due guardie carcerarie nella prigione di Rostov, nel sud della Russia, sono stati neutralizzati. Illesi gli ostaggi. Comunicato finale del summit di pace in Svizzera approvato non da tutti i partecipanti

Condividi:

Torna il Pride a Kiev, 500 persone al primo 'corteo' dall'invasione russa

Primo Pride a Kiev dall'inizio del conflitto, con l'invasione russa cominciata il 24 febbraio di due anni fa. Circa 500 persone si sono radunate nella capitale ucraina, tra imponenti misure di sicurezza. Hanno chiesto siano legalizzate le unioni civili e pene severe per le discriminazioni sulla base di orientamento sessuale e identità di genere.

Il primo Pride risale al 2013. Poi la manifestazione si è tenuta regolarmente tra il 2015 e il 2021. Per motivi di sicurezza la marcia dei diritti ha potuto percorrere solo poche decine di metri. Dopo pochi minuti i manifestanti sono stati fatti convergere verso la metropolitana. All'iniziativa, riferisce l'agenzia Dpa, hanno partecipato soldati ucraini e diplomatici di ambasciate occidentali.

Media locali hanno riferito di centinaia di sostenitori di organizzazioni dell'estrema destra che in contemporanea hanno sfilato nel centro di Kiev, cercando di impedire la manifestazione. La polizia avrebbe separato i cortei.

Kuleba: "Riad chiede compromessi? Rispettiamo posizioni"

"Due settimana fa si scriveva che l'Arabia Saudita aveva declinato l'invito al summit e noi sapevamo che non era vero. Il fatto che sia qui dimostra che è impegnata nel processo di pace: Riad è nella partita". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di alcuni Paesi del Sud Globale. Riad aveva parlato della necessità di "compromessi difficili". "Noi rispettiamo le posizioni degli altri Paesi. La nostra posizione è chiara: i principi fondamentali del diritto internazionale e della carta dell'Onu devono essere al centro del processo di pace, sul resto possiamo parlare". 

Kuleba: "Compiuti passi avanti enormi verso la pace"

"I Paesi che non sono venuti al vertice vedono quello che sta accadendo: l'Ucraina sta costruendo consenso intorno alla formula di pace e questo ci permette di compiere enormi passi avanti verso una pace giusta, non a tutti i costi". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba parlando ai giornalisti. "Il prossimo summit dovrebbe portare alla fine della guerra e abbiamo bisogno che l'altra parte sia al tavolo: il nostro compito è portare l'Ucraina a quel tavolo il più forte possibile", ha detto precisando che "il processo di finalizzazione del comunicato è nella sua fase finale". 

Media: uccisi i sei detenuti Isis, ostaggi illesi

Sono stati uccisi i sei detenuti dell'Isis che hanno preso in ostaggio due guardie carcerarie nel centro di custodia cautelare nella regione di Rostov, in Russia. Lo scrivono le agenzie russe. Gli ostaggi sono illesi. 

Spari vicino al carcere di Rostov

Una raffica di spari è stata udita vicino al centro di custodia cautelare a Rostov sul Don, in Russia, dove sei detenuti dell'Isis armati di coltello hanno preso in ostaggio due guardie carcerarie. Lo scrive Ria Novosti. Sul posto sono giunte le ambulanze.

Ostaggi in mano a 6 detenuti Isis con coltello

Sono armati di coltelli i detenuti dell'Isis che hanno preso in ostaggio due guardie del centro di custodia cautelare nella regione di Rostov. Lo scrive l'agenzia Interfax la quale precisa che i detenuti hanno chiesto di avere un'auto e di poter uscire liberamente dal carcere. "Un gruppo di sei prigionieri che ha preso in ostaggio due dipendenti ha chiesto di fornire loro un'auto e di uscire liberamente dal centro di detenzione preventiva. In risposta, hanno promesso di rilasciare gli ostaggi. Le trattative sono in corso", hanno dichiarato i servizi di emergenza. 

Ucciso in un attacco di droni un giornalista russo

Un giornalista russo e' stato ucciso in un attacco di droni nell'Ucraina orientale, dove stava preparando un reportage: Lo hanno denunciato i media russi tre giorni dopo la morte di un altro corrispondente russo vicino al fronte. "Nikita Tsitsagi è stato ucciso in un attacco da parte dei droni dell'esercito ucraino", ha riferito News.Ru su Telegram. L'attacco sarebbe avvenuto nella zona del monastero di Saint-Nicolas, vicino a Vougledar, una cittadina dove da mesi si combattono aspri combattimenti. Giovedì, un giornalista della televisione di stato russa era stato ucciso e un altro ferito in un attacco di droni ucraini a Golmivsky, un villaggio controllato dai russi vicino al fronte nella regione orientale di Donetsk. Il ministero degli Esteri russo ha accusato l'Ucraina di aver deliberatamente "preso di mira" i giornalisti. Il presidente Vladimir Putin ha dichiarato all'inizio di giugno che "almeno trenta" giornalisti russi erano morti dall'inizio del conflitto in Ucraina. 

Russia: 2 guardie carcerarie in ostaggio di detenuti Isis

Due guardie carcerarie sono state prese in ostaggio da alcuni membri dell'Isis in un centro di detenzione nella regione di Rostov, nel sud della Russia. "I detenuti in una delle celle del centro numero 1 (...) della regione di Rostov hanno preso in ostaggio due agenti della polizia penitenziaria", si legge in un comunicato. Sono in corso trattative per liberarli. 

Meloni attesa alle 11.30 a conferenza pace in Svizzera

La premier Giorgia Meloni è attesa alle 11.30 al resort di Burgenstock, in Svizzera, dove è in corso la conferenza di pace sull’Ucraina iniziata ieri. Lo fa sapere Palazzo Chigi. Presente alla conferenza anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Zelensky al summit in Svizzera

©Ansa

Zelensky e gli altri leader dopo la foto di gruppo durante il Summit per la pace in Ucraina a Stansstad, vicino Lucerna, Svizzera

G7, la dichiarazione finale: dall’Ucraina a Gaza fino alla tregua olimpica, cosa contiene

Mentre il vertice del G7 in Puglia sta volgendo al termine, i leader del gruppo hanno rilasciato la dichiarazione finale dell’incontro. È assente nell’ultima bozza il termine aborto. Ci sono, invece, i diritti Lgbtqia+, la lotta al traffico di essere umani e la richiesta di un cessate al fuoco a Gaza. Nel documento trovano spazio anche il Piano Mattei per l’Africa e l’approccio condiviso dei Paesi nei confronti dell’intelligenza artificiale, fino alla richiesta di rispettare la tregua olimpica. LEGGI QUI

Media Kiev: comunicato Svizzera è bozza, manca accordo

I media di Kiev sottolineano che il comunicato congiunto del Vertice di pace in Svizzera diffuso stanotte da organi di stampa internazionali è una bozza datata 13 giugno su cui non è stato ancora raggiunto un accordo ufficiale tra i partecipanti al summit. Esiste un possibile scenario in cui il documento potrebbe essere adottato senza il consenso di tutti i partecipanti, con controversie sorte su parole specifiche del comunicato. Tuttavia il capo dell'ufficio della presidenza ucraina Andriy Yermak ha dichiarato che esiste un chiaro consenso tra i partecipanti riguardo al comunicato congiunto.

Cile, contribuiremo alle operazioni di sminamento in Ucraina

Il Cile condanna l'aggressione della Russia contro l'Ucraina e intende unirsi agli sforzi umanitari di sminamento dopo la fine della guerra, ha affermato il presidente Gabriel Boric al Vertice di pace in corso in Svizzera. Lo riportano i media di Kiev. Boric ha sottolineato l'impegno del Cile nei confronti della sovranità e dell'integrità territoriale e ha chiesto il rispetto di questi principi, dei diritti umani e del diritto internazionale come base per una pace sostenibile. "Ci opponiamo fermamente all'uso della forza e alla minaccia di farne uso, ritenendo che la diplomazia e il diritto siano gli unici strumenti legittimi per risolvere le controversie", ha affermato il presidente cileno aggiungendo di considerato fondamentale anche la protezione delle centrali nucleari ucraine e sottolineando la necessità di eliminare la possibilità dell'uso di armi atomiche. "Dobbiamo essere in grado di far sedere la Russia al tavolo delle trattative", ha dichiarato Boric. 

Summit Svizzera: per pace servono tutte le parti

"Il raggiungimento della pace richiede il coinvolgimento e il dialogo tra tutte le parti", si legge in un comunicato congiunto rilasciato al termine della prima giornata del Vertice per la pace in Ucraina in corso in Svizzera e citato dai media internazionali. 

Turchia: risultati da vertice pace se Russia al tavolo

Il vertice svizzero sulla pace in Ucraina sarebbe "più orientato ai risultati" se la Russia avesse partecipato ai colloqui, ha affermato ieri il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan durante la sessione plenaria del summit. Lo riportano i media di Kiev. Fidan ha definito i colloqui di Lucerna "un barlume di speranza per cominciare", ma ha sottolineato che "avrebbero potuto essere più orientati ai risultati" se vi avesse preso parte anche Mosca. "Crediamo che ci sia una crescente necessità di una strategia globale e inclusiva che utilizzi la diplomazia e i negoziati per garantire l'attuazione delle misure già adottate", ha affermato il ministro turco citando i negoziati di Ankara sul grano come esempio di soluzione diplomatica in tempo di guerra. 

Trump: "Zelensky venditore, ogni volta lascia Usa con miliardi"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è "il maggior venditore della storia. Ogni volta che viene in questo Paese va avia con 60 miliardi di dollari. Poi quando torna a casa ne ha bisogno di altri". Lo afferma Donald Trump, ribadendo che se ci fosse stato lui alla Casa Bianca la guerra in Ucraina non ci sarebbe mai stata. 

Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti

Le  armi nucleari tattiche hanno un potenziale e una gittata  inferiori   rispetto a quelle strategiche, in modo da colpire obiettivi  specifici   sul campo, e sono trasportabili in modo più facile. Stando ad  alcune   stime, la Russia ne avrebbe circa 1.900. Per capirne l’impatto,   abbiamo  simulato un lancio sul Colosseo a Roma LE GRAFICHE

Ucraina, quali sono i Paesi europei che hanno donato più armi a Kiev?

Secondo indiscrezioni, gli Usa e diversi Alleati sarebbero  favorevoli a   concedere che il materiale militare da loro inviato a Kiev  sia usato   colpire il territorio russo. Le Nazioni che hanno investito di  più in   armamenti destinati all’Ucraina - in rapporto al loro Pil - sono    Estonia, Danimarca e Lituania, mentre l’Italia si trova all’estremo   opposto insieme a Spagna e Grecia I DATI