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Aspettando le elezioni europee, l’Ue e le breakfast directives. VIDEO | Sky TG24

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Ludovica Rossi

Ludovica Rossi

Uno stile di vita sano e sostenibile si realizza attraverso scelte informate. Nel caso dei prodotti alimentari un modo per riuscirci è rappresentato dall’etichettatura. A questo scopo rispondono le cosiddette “breakfast directives”, cioè le “direttive colazione”, una serie di norme europee così chiamate perché riguardanti i prodotti più comuni nel primo pasto della giornata

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Cosa sono le “breakfast directives”

Le “direttive colazione” sono un insieme di regole pensate dall’Unione europea per migliorare la trasparenza sulla composizione e la denominazione di una serie di alimenti, quali miele, succhi di frutta, confetture e latte disidratato. L’obiettivo è quello di promuovere regimi alimentari sani, aiutando i consumatori a compiere scelte più consapevoli, grazie ad una maggiore conoscenza dell’origine dei prodotti.

 

Come cambieranno gli alimenti

Per quanto riguarda il miele, dato lo stretto legame tra qualità e origine del prodotto, l’effetto delle nuove regole sarà visibile soprattutto nelle etichette, sulle quali dovranno essere specificati i Paesi di origine, in ordine decrescente in base al peso. Una definizione quindi più puntuale rispetto alla generica distinzione “originario dell’Ue” oppure “non originario dell’Ue”, come prevedeva la direttiva 2001/110/CE.

Sui succhi di frutta sarà possibile apporre una dicitura che dichiari l’eventuale contenuto di soli “zuccheri naturalmente presenti”. La specificazione mira a rendere chiara ai consumatori, sempre più attenti al contenuto di zucchero, la distinzione tra succhi di frutta, privi di zuccheri aggiunti, e nettari di frutta, che invece possono contenerli. Verranno poi distinte tre categorie di succhi di frutta – a tasso ridotto di zuccheri, da concentrato a tasso ridotto di zuccheri e concentrati a tasso ridotto di zuccheri – per descrivere i diversi prodotti in cui gli zuccheri naturalmente presenti sono stati diminuiti, preservando al tempo stesso le altre caratteristiche nutrizionali essenziali.

Per le confetture è previsto un aumento del contenuto minimo di frutta, che passerà da 350 a 450 grammi per kg, riducendo parallelamente la quantità di zucchero, mentre nel caso del latte sarà consentito l’uso di trattamenti per la produzione di prodotti a base di latte disidratato senza lattosio.

 

La strategia europea “dal produttore al consumatore”

Le nuove regole rispecchiano gli obiettivi prefissati dall’Unione attraverso la strategia “farm to fork”, cioè “dal produttore al consumatore”, che ambisce a creare sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell’ambiente. Nel concreto, l’intento si tradurrà in una riduzione del contenuto di zucchero da alcuni prodotti alimentari, in una indicazione più chiara e stringente circa la loro provenienza e in etichette uniformi in tutti gli Stati membri per agevolare la comprensione e la circolazione delle merci nel mercato interno.

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