Francia, assalto a furgone della polizia: almeno 2 agenti uccisi, evaso in fuga

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È successo questa mattina nel nord del Paese, al casello autostradale di Incarville, fra Rouen ed Evreux, in Normandia. A bordo del mezzo c'era un detenuto che gli agenti stavano trasferendo: era in viaggio verso l'ufficio del giudice istruttore di Rouen, per essere interrogato in merito a un tentato omicidio di cui è accusato. È riuscito a evadere ed è in fuga con i complici

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Almeno due agenti della polizia penitenziaria francese sono rimasti uccisi dopo che il furgone su cui viaggiavano è stato assaltato per liberare un detenuto che era a bordo e che ora è in fuga. È successo questa mattina nel nord della Francia, al casello autostradale di Incarville, sull'autostrada A154, tra Rouen ed Evreux, in Normandia. Ci sono anche tre feriti in modo grave, ha precisato il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti: "La prognosi vitale di due agenti penitenziari è riservata". Il detenuto, 30 anni, era sul furgone in trasferimento dal carcere di Evreux all'ufficio del giudice istruttore di Rouen per essere interrogato in merito a un tentato omicidio di cui è accusato. Ad aiutarlo nell'assalto ci sarebbero stati quattro uomini armati.

Un frame dell'assalto ripreso da un passeggero di un bus - da Twitter

Cosa sappiamo

In Normandia è subito scattato il piano "sparviero", con dispiegamento "di diverse centinaia di agenti" sul territorio, ha annunciato il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin. Secondo fonti della polizia, gli agenti morti "sono rimasti vittime del fuoco di fucili a pompa" nell'attacco condotto da "un'auto-ariete". Il detenuto è riuscito ad evadere ed è attualmente in fuga con i suoi complici che lo hanno liberato. Sulle loro tracce, le teste di cuoio della GIGN. Le indagini sono affidate alla Giurisdizione nazionale per la lotta contro la criminalità organizzata (Junalco). I reati ipotizzati sono: omicidio e tentato omicidio in banda organizzata, evasione in banda organizzata, acquisizione e detenzione di armi da guerra e associazione a delinquere finalizzata alla commissione di un crimine.

L'uomo in fuga

L'uomo che si è dato alla fuga - identificato come Mohammed Amra e soprannominato "La Mouche" (La Mosca) - è stato condannato lo scorso 10 maggio per furto con effrazione dal tribunale di Evraux. Le Parisien aggiunge che è anche sotto inchiesta per "tentato omicidio in banda organizzata" a Saint-Étienne-du-Rouvray ed è indagato "per rapimento e sequestro di persona con esito mortale" da parte della JIRS di Marsiglia. Viene inoltre "descritto come a capo di una rete di stupefacenti". L'evaso - a differenza di quanto comunicato dalla Procura in un primo momento - non era "particolarmente sorvegliato" ma classificato di tipo "Escorte 3", livello di sorveglianza elevato che però non prevede l'obbligo di presenza di poliziotti o gendarmi durante uno spostamento. Sempre Le Parisien riferisce, citando una fonte del carcere in cui era detenuto, che due giorni fa Mohamed Amra aveva tentato di segare le sbarre della sua cella ed era stato trasferito in una zona del carcere diversa per motivi disciplinari.

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Macron: "Saremo inflessibili"

L'attacco "è uno shock per tutti noi" ha scritto il presidente francese Emmanuel Macron su X, aggiungendo che "si sta facendo tutto il possibile per individuare gli autori di questo crimine affinché sia fatta giustizia in nome del popolo francese. Saremo inflessibili".

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