India, viaggio tra i Dalit, gli intoccabili: una casta da 200 milioni di elettori

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Jacopo Arbarello

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Sono ancora tante le discriminazioni di cui soffrono le caste inferiori, nonostante da decenni i governi abbiano messo in atto politiche di affermative action a loro favore. Nelle città le cose vanno meglio ma, soprattutto nelle campagne, le categorie mentali vecchie di millenni sono difficili da cambiare

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In India, le caste esistono ancora, anche se non si vedono ad occhio nudo. L'indipendenza e la repubblica hanno portato alla loro abolizione formale e a tante politiche a favore dei più deboli, come gli intoccabili, i dalit, ma il vecchio sistema di segregazione per classe sociale si annida ancora nelle pieghe della società, soprattutto di quella rurale, si nasconde ad esempio nei cognomi, dai quali ogni indiano può dedurre a quale casta appartenga l'interlocutore. 

 

Foto di Jacopo Arbarello

Le donne Dalit vivono 14 anni meno delle altre

"C'è un report dell'Onu secondo cui una donna Dalit (la casta più bassa) vive in media 14 anni di meno di una delle caste superiori. E ancora oggi in India nelle campagne si può essere lapidati o uccisi per un matrimonio misto, tra caste diverse" ci racconta Meena Kotval, una giornalista con un passato alla Bbc che ha aperto un suo canale youtube, il primo in assoluto destinato alle classi più basse, agli ultimi, si chiama Mooknayak,. letteralmente la voce dei senzavoce. Meena ha aperto un suo canale youtube, il primo in assoluto destinato alle classi più basse, agli ultimi, si chiama Mooknayak, letteralmente la voce dei senzavoce. È anche lei una Dalit, una intoccabile.  

Meena Kotval, fondatrice di Mooknayak

I Dalit sono 200 milioni, un bel boccone elettorale

La incontriamo negli uffici da cui trasmette il suo canale, alla periferia di Delhi, per far luce sulle tante  discriminazioni non raccontate dai media che ancora colpiscono i Dalit, che sono circa 200 milioni, il 15 per cento della popolazione indiana. 

L'architettura delle caste è complessa. Il sistema, dall'alto in basso prevede macrocategorie come i brahamini, cioè i sacerdoti, i guerrieri, i commercianti e poi le caste inferiori, i dalit, cui erano destinati i lavori più umili. Ognuna di queste macro categorie è poi divisa in decine e centinaia di sotto caste legate al mestiere o alle attività specifiche di ogni gruppo sociale.

Foto di Jacopo Arbarello

Ancora tante vessazioni per i Dalit

Meena ci spiega le tante, assurde vessazioni, che ancora i dalit devono subire in India, nonostante gli enormi passi avanti fatti in ogni campo, a partire dalla politica, dove i membri delle caste più basse hanno ricoperto le piu alte cariche dello stato.

"In Uttar Pradesh una donna Dalit è stata stuprata da un gruppo di 4 rajput (una casta superiore), cui non è successo niente, perché anche il governatore era rajput, cosi come i giudici della corte distrettuale, tutti hanno coperto lo stupro".

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Tra i Dalit di Jaipur, tutti insieme per evitare discriminazioni

Per dare corpo alle parole di Meena, che ci racconta come in Rajastan un bambino Dalit sia stato colpito a morte perché ha toccato l'acqua del suo maestro, andiamo in Rajastan, alla periferia di Jaipur, a conoscere una comunità dove i membri delle caste inferiori si sono radunati, tutti insieme. Il quartiere è un susseguirsi di vicoletti e case costruite a mano le une sulle altre. Mancano fogne, bagni e acqua corrente. Il motivo per venire ad abitare qui è un altro, ci spiega un residente:  "Qui in comunità siamo felici e ci sentiamo fratelli.  Li fuori è diverso, non ci sentiamo rispettati come dovremmo, c'è ancora discriminazione".

A sentire i racconti dei soprusi che i dalit devono ancora sopportare sembra di fare un volo indietro nel tempo: "Un esempio è la rimozione dei cadaveri dei cani in strada spetta al comune, ma non lo fanno, dicono che spetta a noi. Per i lavori sporchi le caste superiori vogliono le mani pulite, pensano che solo noi Dalit dobbiamo farli".

 

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I Dalit esistono nella mente delle persone

Ascoltare queste storie e vedere questi quartieri ghetto dà la misura di come ovunque le categorie mentali siano difficili e lunghe da modificare.  Da decenni la legge indiana assicura la parità dei diritti a tutti i cittadini ma evidentemente per cambiare la mentalità non basta una legge. Nonostante il progresso, e gli indubbi passi in avanti fatti in tanti campi, gli intoccabili esistono ancora nella mente delle persone. Per difendersi, avere pace e rispetto i Dalit decidono così molto spesso di vivere tra di loro, come sono abituati a fare da millenni.

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