Il 13 aprile gli elettori democratici del Wyoming sono chiamati a esprimersi nelle primarie: Joe Biden è largamente favorito, ma attenzione anche a Marianne Williamson, Jason Palmer e all’opzione di voto uncommitted. Il voto rappresenta un viatico importante in vista del 5 novembre, quando il presidente affronterà Donald Trump: il confronto tra i due nel 2020 qui ha visto prevalere il secondo con il 70% delle preferenze
Mancano 207 giorni al 5 novembre, quando si saprà chi sarà eletto come nuovo presidente degli Stati Uniti. Sia i democratici che i repubblicani hanno già scelto il loro candidato: infatti il presidente Joe Biden e l’ex presidente Donald Trump hanno già ottenuto la matematica nomination per i rispettivi partiti, anche se l’investitura ufficiale avverrà nel corso delle convention che si terranno quest’estate. Nell’attesa dei rispettivi eventi, si continua a votare per le primarie in molti Stati: le preferenze degli elettori rappresentano indicazioni utili per i partiti e i candidati in vista del voto presidenziale. Domani, 13 aprile, gli elettori democratici del Wyoming si esprimeranno nei caucus dello Stato, anticipando quelli dei Repubblicani, che incoroneranno l’unico candidato rimasto, Donald Trump, il 20 di questo mese.
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I caucus democratici in Wyoming
La tappa del Wyoming è fondamentale per Joe Biden in vista del 5 novembre: nel 2020, infatti, a imporsi fu Donald Trump, che vinse le elezioni nello Stato con il 70% delle preferenze. Per questo già il voto di domani, dove saranno chiamati a esprimersi gli elettori democratici dello Stato ma potranno anche aggiungersi eventuali elettori non registrati, può essere importante per il presidente: un buon risultato rappresenterebbe un viatico importante in vista di novembre. Oltretutto, lo Stato presenta una sfida competitiva per il presidente: a fronteggiare Biden ci sono infatti Marianne Williamson, Jason Palmer e il voto uncommitted (non schierato), tra i pochi “avversari” che hanno dato fastidio all'inquilino della Casa Bianca in queste primarie. I 16 delegati dello Stato, assegnati con voto proporzionale a chi ottiene almeno il 15% delle preferenze, non sembrano essere in discussione per Biden che punta a vincere nuovamente nello Stato: l'ultimo democratico a riuscirci fu Lyndon Johnson nel 1964.