Il Dipartimento di Giustizia e i procuratori generali di 16 Stati americani accusano Apple di aver bloccato gli sviluppatori di software e le società di videogiochi dall'offrire opzioni migliori per l'iPhone, causando prezzi più alti per i consumatori. "Ci difenderemo", dice l'azienda precisando che la causa rappresenta un "precedente pericoloso"
Il Dipartimento di Giustizia americano ha avviato un'azione legale contro Apple per aver infranto le regole antitrust.
"Negli ultimi 12 anni Apple è diventata una delle società che vale di più al mondo" e molto è dovuto al successo dell'iPhone: Apple "ha mantenuto il monopolio nel settore degli smartphone violando le leggi antitrust", dice il ministro della Giustizia americano Merrick Garland.
L'accusa
Il Dipartimento di Giustizia e i procuratori generali di 16 stati americani accusano Apple di aver bloccato gli sviluppatori di software e le società di videogiochi dall'offrire opzioni migliori per l'iPhone, causando prezzi più alti per i consumatori. Avrebbe quindi creato barriere per rendere difficile agli sviluppatori e ai consumatori di allontanarsi dall'ecosistema Apple. Di fatto, secondo l'accusa, ha sfruttato il suo potere per limitare la concorrenza e la scelta per i consumatori.
La replica di Apple
"Riteniamo l'azione sbagliata" sulla base dei fatti e della legge e "ci difenderemo", replica Apple. Secondo la società se la causa avrà successo metterà "in pericolo la nostra capacità di creare la tecnologia che la gente si attende da Apple. Potrebbe essere un precedente pericoloso concedendo al governo il potere di esercitare un ruolo pesante nella progettazione della tecnologia per le persone", conclude la nota di Apple.