Dopo che ieri la Camera dei rappresentanti ha approvato un disegno di legge che costringerebbe l'azienda a recidere i legami con il proprietario di Pechino o ad essere bandita negli Stati Uniti, il ceo Shou Zi Chew lancia un appello agli iscritti: "Supereremo questa situazione insieme. Proteggete i vostri diritti costituzionali"
"Fate sentire la vostra voce": il ceo di TikTok, Shou Zi Chew, ha invitato gli utenti americani alla mobilitazione a tutela della popolare piattaforma di condivisione dei video di proprietà della cinese ByteDance in nome dei diritti costituzionali. L'invito alla "protesta" arriva dopo che ieri la Camera dei rappresentanti ha approvato ieri un disegno di legge che costringerebbe l'azienda a recidere i legami con il proprietario di Pechino o ad essere bandita negli Stati Uniti. "Crediamo di poter superare questa situazione insieme. Proteggi i tuoi diritti costituzionali. Fai sentire la tua voce", ha detto Shou in un videomessaggio pubblicato su X.
Il testo passa al Senato
Approvato a larga maggioranza dalla Camera americana con una solida maggioranza bipartisan (352 voti a favore e 65 contrari), il disegno di legge passa adesso al vaglio del Senato dove il destino è incerto dato che alcuni temono una mossa drastica contro un'app popolare che ha 170 milioni di utenti negli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden ha fatto già sapere che firmerà la legge in forza del Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, se il testo arriverà sulla sua scrivania, secondo la Casa Bianca. Dopo il voto, il numero uno di TikTok, Shou Zi Chew, ha esortato gli utenti dell'app negli Stati Uniti a parlare apertamente e condividere le loro storie, anche con i loro senatori. "Continueremo a fare tutto il possibile, incluso l'esercizio dei nostri diritti legali per proteggere questa straordinaria piattaforma che abbiamo costruito con voi", ha affermato in un video pubblicato su X.
Cosa prevede la misura
La misura, che ha preso slancio negli ultimi giorni, impone alla società madre di TikTok, ByteDance, di vendere l'app entro 180 giorni o di vederla bandita dagli app store di Apple e Google negli Stati Uniti. Dà inoltre al presidente americano il potere di designare altre applicazioni come una minaccia alla sicurezza nazionale se sono sotto il controllo di un Paese considerato avversario degli Stati Uniti. La rinnovata campagna contro TikTok è arrivata all'improvviso, ha riferito il Wall Street Journal, con i dirigenti dell'azienda rassicurati quando Biden si è unito all'app a febbraio come parte della sua campagna elettorale per un secondo mandato. Rabbiosa la reazione cinese: la mossa "si ritorcerà inevitabilmente contro gli Stati Uniti", ha commentato mercoledì il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, accusando Washington di "bullismo". Malgrado gli Usa non abbiano mai trovato prove che TikTok sia una minaccia per la sicurezza nazionale, "gli Stati Uniti non hanno mai smesso di reprimere TikTok".