Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra israeliano dopo lo stallo degli ultimi tempi: "Non lasceremo intentata alcuna possibilità per riportarli a casa". Il sistema di sicurezza israeliano ha diffuso nuovi dati sulla presenza dei terroristi di Hamas nell'Unrwa. Medici senza frontiere afferma che due familiari del proprio personale sono morti nei raid israeliani che ieri sera hanno provocato almeno 14 vittime tra Khan Yunis e Rafah
Ambasciatore di Israele: "Paese spaccato? Da noi c'è la democrazia"
"Israele è un Paese democratico, c'è un forte dibattito in corso, ci sono molte critiche al governo da diverse parti. Noi vogliamo liberare gli ostaggi: noi ci chiediamo, i combattimenti ci aiuteranno a liberarli o li metteranno a rischio? C'è questo dilemma. Sono decisioni molto difficili da prendere, quindi sarei sorpreso se in Israele ci fosse unanimità, perchè questo succede solo in Paesi non democratici. In un Paese democratico c'è la divisione e ci sono i dibattiti. E io sono felice che ci siano opinioni diverse". Lo ha affermato l'ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar alla trasmissione Ping Pong su Rai Radio1.
L'ambasciatore brasiliano in Israele torna in Brasile
L'ambasciatore brasiliano in Israele, Frederico Meyer, torna oggi in Brasile da Tel Aviv. Il diplomatico si recherà direttamente a Rio de Janeiro, dove è previsto un incontro con il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira, a margine della riunione dei ministri degli Esteri del G20. Meyer lunedì era stato richiamato a Brasilia per consultazioni, all'indomani della decisione del governo di Benjamin Netanyahu di dichiarare il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, 'persona non grata' per per paragonato le azioni delle forze armate israeliane in Palestina all'azione di Adolf Hitler e all'Olocausto.
Wfp lancia l'allarme, 'carestia inevitabile a Gaza se le cose non cambiano'
Una carestia sarà inevitabile se le cose a Gaza non cambieranno. E' l'allarme lanciato dal Programma alimentare mondiale (Wfp). “Non è necessario che accada una carestia. Ma se le cose non cambiano, accadrà”, ha detto il capo del Wfp Cindy McCain su X. Il Programma alimentare mondiale ha annunciato di "aver dovuto sospendere la fornitura di aiuti nel nord di Gaza a causa delle condizioni non sicure - si legge ancora nel post - C'è un incredibile livello di disperazione di fronte all'immenso bisogno di aiuto umanitario.
Lapid attacca Smotrich, faremo tutto per ritorno ostaggi
Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha ribadito "l'impegno nei confronti degli ostaggi", attaccando indirettamente il ministro delle Finanze e capo dell'estrema destra Bezalel Smotrich che ieri aveva definito la loro liberazione "non la cosa più importante". Per Lapid, invece, l'impegno per il loro ritorno è quello che "ci differenzia dal nemico. Ad Hamas non importa se la sua gente viene uccisa. Ma noi faremo praticamente qualsiasi cosa per garantire che i nostri figli e i nostri genitori tornino a casa".
Israele: pubblicato rapporto su violenze sessuali di Hamas
Un rapporto dettagliato sulle violenze sessuali compiute dai miliziani di Hamas il 7 ottobre sulle loro vittime in Israele (ed in seguito anche su parte degli ostaggi) è stato pubblicato oggi dall'Associazione israeliana di assistenza alle vittime di attacchi sessuali (Igud1202). Fondato su testimonianze dirette e interviste, il rapporto afferma che ''i terroristi di Hamas hanno fatto ricorso a pratiche sadiche con la finalità di accrescere le umiliazioni ed il terrore provocati dalle sevizie sessuali''. Nel presentare il rapporto i media locali consigliano di non esporre il contenuto a minorenni o a persone sensibili'.
Fonte Cairo, Sinwar non è scappato in Egitto
Una fonte egiziana ha smentito la notizia secondo cui il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, sarebbe fuggito in Egitto attraverso i tunnel di Rafah. "Tutto ciò che viene pubblicato a questo riguardo è infondato, perché non ci sono tunnel utilizzabili e il controllo egiziano sulla striscia di confine è stato rafforzato", ha affermato in un'intervista al quotidiano libanese Al-Akhbar, affiliato a Hezbollah. Si tratta, ha aggiunto, di "invenzioni di Israele per giustificare le sue azioni".
Hamas, bilancio a Gaza salito a 29.313 morti
Il bilancio nella Striscia di Gaza è salito a 29.313 morti dall'inizio della guerra. Lo ha riferito il ministero della Salute gestito da Hamas.
Iran: Teheran, "c'e' Israele dietro sabotaggio a gasdotti"
C'è Israele dietro il sabotaggio della rete di gasdotti che la settimana scorsa ha interrotto le forniture in almeno tre province iraniane. E' quanto ha denunciato il ministro del Petrolio Javad Owji, sostenendo che "il complotto e' stato sventato". Il 14 febbraio esplosioni hanno colpito i gasdotti nelle città di Safashahr, nella provincia meridionale di Fars, e di Borujen, nella provincia sudoccidentale di Chaharmahal e Bakhtiari. Non ci sono state vittime ma le forniture sono state interrotte nelle province del Nord Khorasan nel nord-est, del Lorestan a ovest e di Zanjan nel nord-ovest.
Tajani, 'Italia sta svolgendo azione discreta ma determinata mettere fine a carneficina'
"L'Italia sta lavorando in maniera discreta, con grande determinazione per avvicinare le posizioni in Israele e cercare di far sì che ci possa essere una interruzione dei combattimenti, una liberazione degli ostaggi israeliani e la possibilità di portare soccorsi e aiuti umanitari alla popolazione civile palestinese. Ne abbiamo parlato a lungo con i giordani, con i sauditi e con il Qatar. L'Italia sta svolgendo insieme ai paesi occidentali, ai paesi del G7, una azione discreta ma determinata per cercare di convincere sia Israele da una parte, sia i paesi arabi dall'altra, affinché si trovi una soluzione che metta fine a questa carneficina. Non è facile, però non dobbiamo demordere". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani ospite ieri sera di Tg2 Post.
'Progressi nei colloqui, Hamas ammorbidisce la posizione'
Secondo il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat che cita fonti diplomatiche, "ci sono progressi nei colloqui tra Egitto e Hamas sull'accordo per gli ostaggi. Hamas ha ammorbidito le sue posizioni e l'Egitto sta lavorando per ottenere una flessibilità simile anche con la delegazione israeliana che arriverà al Cairo nelle prossime ore".
Media, bilancio raid a Damasco salito a 3 morti e 8 feriti
Il bilancio dell'attacco israeliano a Damasco è salito a 3 morti e almeno 8 feriti. E' quanto riferisce il sito d'informazione Kol Habira, vicino all'opposizione siriana, citato da Yedioth Ahronoth. Il raid contro un palazzo residenziale nel quartiere di Kfar Sousa ha preso di mira un "esponente iraniano", ha riportato Sky News Arabia. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani le persone uccise nel bombardamento non sono di nazionalità siriana.
Ong, almeno due morti in attacco Israele a Damasco
Almeno due persone sono morte nell'attacco israeliano sferrato contro un palazzo residenziale nel quartiere di Kfar Sousa a Damasco. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Media, attesa delegazione Israele al Cairo
Una delegazione israeliana è attesa al Cairo nelle prossime ore dopo che "Hamas ha ammorbidito le sue posizioni" nei negoziati per un accordo su un cessate il fuoco temporaneo a Gaza e il rilascio degli ostaggi tenuti da Hamas. E' quanto riferito dal quotidiano saudita Asharq Al-Awsat, citato da Yedioth Ahronoth, secondo il quale "ci sono progressi nelle discussioni dell'Egitto con Hamas riguardo all'accordo. Hamas ha ammorbidito le sue posizioni e l'Egitto sta lavorando per ottenere una flessibilità simile anche dalla delegazione israeliana". Ieri nella capitale egiziana è arrivata una delegazione di Hamas guidata dal capo dell'ufficio politico Ismail Haniyeh.
Msf, 'medici e pazienti in trappola nell'ospedale Nasser, siamo indignati'
Medici senza frontiere (Msf) esprime indignazione per la situazione all'interno dell'ospedale Nasser a Khan Yunis, Gaza, dove personale medico e pazienti sono ancora intrappolati dopo l'attacco delle forze israeliane iniziato il 15 febbraio. Secondo le Nazioni Unite - ricorda Msf in una nota - circa 130 pazienti si trovano ancora nell'ospedale, senza elettricità né acqua corrente e con cibo limitato. L'organizzazione umanitaria si dice profondamente preoccupata per la loro salute e chiede che questi malati vengano evacuati in sicurezza. Le équipe mediche di Msf all'ospedale di Al-Aqsa e in quello indonesiano a Rafah sono pronte a curarli, se necessario.
Nelle prime ore del 15 febbraio - ricostruisce Msf - veniva colpito il reparto di ortopedia dell'ospedale Nasser, la struttura sanitaria più grande nel sud di Gaza, provocando il caos e uccidendo e ferendo un numero imprecisato di persone. Temendo per la propria vita, i membri dello staff dell'organizzazione sono dovuti fuggire dal complesso lasciando dietro di sé diversi pazienti in gravi condizioni. Tutto questo è avvenuto dopo settimane di pesanti combattimenti nei pressi della struttura, in cui il personale medico, i pazienti e gli sfollati si sono ritrovati intrappolati con un accesso molto limitato alle forniture essenziali. All'esterno, molte persone ferite a causa degli intensi bombardamenti a Khan Yunis non hanno potuto raggiungere l'ospedale per ricevere cure di emergenza. Ancora oggi Msf non ha ancora notizie di due membri del suo staff che si trovavano nel complesso medico di Nasser al momento dell'attacco. Uno è irreperibile e un altro è stato trattenuto a un posto di blocco delle forze israeliane mentre cercava di lasciare l'ospedale. Msf chiede alle autorità israeliane di condividere le informazioni sulla loro posizione e che venga garantita la loro sicurezza e protezione della loro dignità.
Cina, situazione Gaza più pericolosa dopo veto Usa all'Onu
La decisione degli Stati Uniti di porre il veto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sul cessate il fuoco immediato a Gaza ha spinto il conflitto in una situazione "ancora più pericolosa". E' quanto ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning, ricordando che Pechino "ha votato a favore del progetto di risoluzione". Mentre gli Stati Uniti, ancora una volta, hanno posto il veto da soli, spingendo la situazione a Gaza in una situazione ancora più pericolosa".
Ong, attacco israeliano a Damasco è assassinio mirato
L'attacco attribuito a Israele contro Damasco, nel quartiere di Kafr Suse, ha preso di mira una palazzina usata come sede operativa dai Pasdaran iraniani e dagli Hezbollah libanesi. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui l'attacco è stato un assassinio mirato nei confronti di una o più personalità iraniane o legate all'Iran.
Media siriani, attacco israeliano su quartiere di Damasco
Le forze israeliane hanno lanciato un attacco su un quartiere di Damasco: lo riferiscono i media siriani.
Gaza: avvocati tunisini denunciano lsraele per genocidio
Il presidente dell'Ordine nazionale degli avvocati tunisini, Hatem Meziou, ha reso noto di aver presentato una denuncia alla Corte penale internazionale (Cpi) contro lsraele "per il genocidio e i crimini di guerra commessi contro il popolo palestinese". "Il team legale dell'Ordine ha tenuto una sessione di lavoro dedicata a questo scopo con i rappresentanti dell'ufficio di assistenza alle vittime," ha detto Meziou, riportato dall'agenzia di stampa Tap. L'Ordine degli avvocati tunisino ha chiesto di sottoporre il caso ai tribunali, condannando il massacro in corso di palestinesi, il loro sfollamento forzato e l'assedio imposto a Gaza mentre viene bloccata la consegna degli aiuti umanitari. Secondo l'Ordine, Meziou si è recato, domenica scorsa all'Aja per presentare una denuncia alla Cpi contro "l'entità sionista" per crimini di guerra e genocidio contro il popolo palestinese, si legge in un comunicato.
Gaza, presidente Bolivia: 'Lula ha detto verità, è genocidio'
Il presidente boliviano Luis Arce ha espresso "solidarietà e sostegno" a Luiz Inacio Lula da Silva, affermando il presidente brasiliano "ha detto la verità" paragonando "il genocidio" di Israele nella Striscia di Gaza all'Olocausto nazista. "La storia non perdonerà coloro che sono indifferenti a questa barbarie", ha scritto ieri sera Arce sul suo account X postando una foto in cui abbraccia Lula. Poco prima anche il presidente colombiano Gustavo Petro aveva espresso "piena solidarietà" al suo omologo brasiliano affermando che Israele sta commettendo "un genocidio" contro i palestinesi.
Centcom, Houthi hanno attaccato nave carica di aiuti umanitari per popolo yemenita
I ribelli Houthi hanno attaccato un'imbarcazione carica di aiuti umanitari destinati al popolo yemenita. La denuncia arriva dal Comando centrale delle forze armate degli Stati Uniti, Centcom: la 'MV Sea Champion', battente bandiera greca e di proprietà statunitense, stava viaggiando verso Adén per consegnare grano 'a beneficio' degli yemeniti quando gli Houthi hanno lanciato due missili balistici antinave. Uno di essi è esploso vicino all'imbarcazione e ha causato lievi danni, sebbene la 'MV Sea Champion sia riuscita a proseguire il suo viaggio "verso la sua destinazione finale".
"L'aggressione degli Houthi nella regione ha esacerbato i già elevati livelli di carenze nello Yemen colpito dal conflitto, dove resta irrisolta una delle più grandi crisi umanitarie del mondo, con quasi l'80% dell'intera popolazione bisognosa di assistenza umanitaria", si legge in una dichiarazione che ricorda che la "MV Sea Champion" ha consegnato aiuti umanitari allo Yemen undici volte negli ultimi cinque anni.