La coppia di ultraottantenni che ha venduto l'oggetto ha sostenuto che si è verificato di un "errore di autenticazione" e che l'acquirente, un rigattiere di una piccola città del sud del Paese, sapeva quanto valeva davvero la maschera quando l'ha acquistata nel 2021
È diventata un caso diplomatico tanto da “scomodare” anche il presidente francese Emanuelle Macron. Protagonista della singolare vicenda è una vecchia maschera lignea africana ritrovata in soffitta da una coppia di anziani coniugi che l’hanno venduta a un rigattiere per 150 euro per scoprire poi che il commerciante ha ricavato dall’oggetto 26mila volte tanto: 4 milioni di euro (pagati da un anonimo acquirente durante un’asta all’Hotel des ventes de Montpellier). Immediata la reazione dei due che, convinti di essere stati truffati, hanno fatto causa al negoziante accusandolo di averli indotti in errore e hanno rivendicato per via giudiziaria una parte della somma. Il giudice però ha respinto l’istanza, sottolineando “la negligenza e noncuranza” dei due anziani. “Quando hai a casa un oggetto del genere, dovresti essere un po' più curioso prima di rinunciarci" ha detto: la coppia non aveva esercitato la dovuta diligenza nella valutazione del patrimonio "storico e artistico" dell'oggetto.
I fatti
La maschera in questione è una "Ngil", un raro esemplare di manufatto (se ne contano una decina in tutto il mondo) del popolo Fang del Gabon, risalente al XIX secolo, probabilmente acquistata "in circostanze sconosciute” da René-Victor Edward Maurice Fournier, governatore coloniale francese e nonno del querelante. Scolpita in legno tropicale di fuma, a forma di volto allungato, dipinta con argilla bianca e decorata con una barba di rafia, la maschera è al centro di una controversia diplomatica. Due avvocati del governo di transizione del Gabon, infatti, hanno presentato una mozione per "ottenere il successivo annullamento della vendita di questa maschera, il suo rimpatrio e la consegna dei fondi" definendo l’oggetto un "guadagno coloniale illecito" e sostenendo che è stato prelevato illegalmente durante il dominio coloniale francese. Ma i giudici hanno respinto anche questa argomentazione: quando l’oggetto venne acquistato (e non “rubato”) nel 1917, il paese dell’Africa occidentale era infatti una colonia francese. Di parere diverso il presidente francese Emanuelle Macron che ha chiesto la restituzione della maschera al Gabon: "Non posso accettare - ha affermato - che gran parte del patrimonio culturale di diversi paesi africani si trovi in Francia”.